Il progetto

Salus SpaceIl progetto

IL PROGETTO

 

Il progetto S.A.L.U.S W SPACE ha vinto il primo bando europeo del Programma U.I.A. (Urban Innovative Actions), scelto con altri 17 tra i 378 proposti. I temi su cui è focalizzato il progetto sono: inclusione sociale di migranti e rifugiati, povertà urbana, transizione energetica, sviluppo di nuovi posti di lavoro.

Il Comune di Bologna (Istituzione per l’Inclusione sociale e comunitaria don Paolo Serra Zanetti, Ufficio Relazioni e Progetti internazionali, Edilizia e Patrimonio) è il coordinatore del progetto, ideato e realizzato insieme a 16 partner. Per la sua realizzazione la Commissione Europea ha destinato un finanziamento di 5.000.0000 di euro, che proviene dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale tramite l’iniziativa Azioni Urbane Innovative.

L’obiettivo generale del progetto, della durata di 3 anni, è l’inserimento nel contesto locale di un centro di ospitalità, lavoro, welfare interculturale e benessere in senso lato: Salus Space.

Ad essere coinvolti sono area e immobili dell’ex clinica privata denominata “Villa Salus”, che da molti anni versano in uno stato di abbandono e degrado.

L’intervento si caratterizza come cantiere per l’innovazione sociale, attraverso un processo di progettazione partecipata (co-design) ed una forte impronta di Welfare generativo e interculturale. A tal fine si recupera il toponimo originale “Salus” ovvero Salute, intendendolo come “stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto come assenza di malattia” (definizione dell’OMS), rivolgendosi in generale alla città ed in particolare ai diversi target di ospiti previsti per la residenzialità temporanea nella struttura.

L’intero processo viene valutato in itinere e sottoposto ad attività di monitoraggio/valutazione condivisa con tutti gli attori del processo, compresi i cittadini.

Il progetto, nella sua interezza, è accompagnato da una forte campagna di comunicazione rivolta alla città, una comunicazione partecipata, che vede coinvolti sia i partner del progetto che la comunità di abitanti del territorio.

Salus Space vuole definire un modello innovativo di accoglienza ed integrazione, replicabile in altri contesti europei. Saranno ospitate un numero massimo di circa 80 persone, tra le quali famiglie in transizione abitativa, rifugiati o richiedenti asilo. Saranno anche realizzati 12 posti  per una attività ricettiva.

La preparazione

In questa fase, le attività del progetto si svolgono in punti diversi del territorio, intrecciandosi alle altre attività partecipate organizzate nel Quartiere Savena.
Si sta consolidando la rete di collaborazione con le associazioni nel territorio, per condividere il percorso da fare con la partecipazione di tutti.
Queste le attività:
Corsi di formazione: sono stati avviati i corsi di formazione rivolti principalmente a migranti/rifugiati, per poter creare le competenze necessarie alla futura comunità di Salus Space. I corsi si concludono entro dicembre 2019 e prevedono la formazione di 118 persone. A queste si aggiungerà una formazione specifica per la creazione di impresa sociale, di cui beneficeranno altre 20 persone, nei primi mesi del 2020.
I corsi tenuti dai Cantieri meticci e quello per la manutenzione del verde saranno aperti anche ai cittadini, che potranno iscriversi gratuitamente all’indirizzo info@saluspace.eu fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Costruzione della comunità: grazie al confronto e all’elaborazione con i partner, ASP città di Bologna sta coordinando il percorso che porta alla definizione della futura comunità degli abitanti di Salus Space, secondo criteri di mix sociale, sostenibilità e motivazione.
A partire dall’evoluzione del bisogno abitativo nella città di Bologna, sempre più trasversale, la futura comunità sarà “mista” per età, origini e status sociale, composta da persone singole e nuclei familiari, studenti, lavoratori, rifugiati. Si chiederà un impegno a contribuire al progetto Salus Space, sia in termini economici, con locazioni a canone calmierato, che di motivazione a fare un’esperienza di vita di comunità, mettendo a disposizione energie, tempo, talenti e passioni.
Alla base della vita a Salus Space ci saranno una Carta dei Valori e un Regolamento di comunità, che saranno definiti con il coinvolgimento dei partner di progetto,  dei cittadini/e del Quartiere e dei possibili futuri abitanti di Salus Space, che saranno chiamati a confrontarsi sui temi del co-abitare e dei valori di comunità.
Redazione partecipata: la Redazione partecipata, formata da alcuni cittadini del Quartiere coordinati da un professionista della comunicazione, cura un blog (www.saluspace/blog) dedicato al progetto e al territorio, incontrandosi periodicamente. Il gruppo è aperto al contributo di persone che possano essere interessate (redazione@saluspace.eu).
Gruppo di Valutazione: si incontra periodicamente, è un gruppo formato da valutatori professionisti e cittadini che insieme accompagnano i partner del progetto per garantire il raggiungimento dei risultati previsti, la loro efficacia, qualità e sostenibilità nel tempo. Chi è interessato a partecipare può scrivere a: valutazione@saluspace.eu.
Think Tank: Il gruppo di lavoro avviato all’interno del progetto riflette sull’innovazione sociale e l’idea di comunità, ma cerca anche di costruire soluzioni possibili e innovative di accoglienza e di ospitalità basate sul modello di inclusione sociale attiva. Il Think Tank è gestito dall’Istituzione per l’Inclusione sociale e comunitaria del Comune di Bologna, in collaborazione con il DAMSLab – Dipartimento delle Arti della Università di Bologna.
Cantiere: Oltre alla sistemazione urbanistica dell’intera area (che comprende i marciapiedi, l’accesso, l’illuminazione, i parcheggi, etc.)  sono tre gli interventi maggiori: la ristrutturazione della palazzina storica (l’unica parte della vecchia clinica Villa Salus che non è stata demolita), la costruzione della palazzina residenziale e la realizzazione di 4 strutture temporanee che ospiteranno le attività dei laboratori, del bar e del teatro finché non sarà ultimato anche l’edificio polifunzionale.

 

 La sperimentazione – da maggio 2020

Il progetto vuole creare un modello replicabile ed esportabile in altre città italiane ed europee. Per questo deve affrontare la sfida della sostenibilità economica e della gestione pubblica-privata, con un ruolo attivo degli abitanti del territorio. In questa fase di sperimentazione verranno avviate le attività nella palazzina storica e all’interno dei fabbricati temporanei, progettati insieme ai partner per ospitare in modo funzionale ed integrato i nuovi servizi. In questa fase sarà costituito il primo nucleo di abitanti degli appartamenti disponibili nella nuova palazzina e saranno avviate iniziative sociali e culturali insieme ai cittadini per rendere Salus Space un luogo vivo e attrattivo.

L’obiettivo finale

L’obiettivo finale è creare un polo di servizi di prossimità, che avrà il suo culmine con l’inaugurazione dell’edificio polifunzionale in cui saranno ospitati il ristorante multietnico, i laboratori artistici e artigianali e il teatro. In questa fase saranno raccolti i risultati della sperimentazione e si avvierà la gestione vera e propria, che si realizzerà attraverso una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento di servizi. Rimarrà centrale il ruolo degli abitanti del territorio, attraverso forme di organizzazione che saranno oggetto di studio e di verifica, dall’associazione di promozione sociale all’impresa sociale di comunità.

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