A Salus Space sta nascendo «L’Angolo della storia», su un’idea di Marilena Frati e Emanuele Grieco,sono loro stessi a spiegarci di che si tratta.
L’obiettivo dell’Angolo della storia è la conservazione e la valorizzazione della memoria delle istituzioni, realtà e persone esistite in passato a Villa Salus. È importante che la ricca e complessa storia di questo luogo non vada del tutto dispersa, ma continui almeno in parte a sopravvivere a Salus Space.
Quella che fu la Casa di cura “Villa Salus” (1950-2000) – e di cui resterà traccia, da un punto di vista fisico, nella palazzina che ospitava la camera iperbarica– era in origine Villa Monti, sorta nel ‘700. Famiglie nobili e personaggi illustri italiani ed europei vi hanno vissuto.
Dal 1835 fino al 1945 fu la residenza della famiglia Malvezzi (da cui prese il nome la strada, via Malvezza). Uno degli ultimi titolari e l’ultimo dei Malvezzi, fu il marchese Aldobrandino Malvezzi (1881-1961), docente universitario a Firenze, orientalista e appassionato di archeologia e di botanica.
Nel 1945 Villa Malvezzi fu venduta ad un’azienda di costruzioni: per la necessità di legname per la ricostruzione post-bellica si decise di smantellare il grande parco della Villa.
Nel 1950 la Villa e il terreno circostante fu acquistato dal professor Oscar Scaglietti col progetto di erigere una grande clinica ortopedica privata. Si decise di conservare come struttura portante la Villa antica che aveva due piani più una elevazione. L’attività della Casa di cura iniziò nel 1952, con un edificio di 4 piani.
Tra la fine degli anni ’50 e l’inizio del 1960, visto il grande successo della clinica, Scaglietti decise di ingrandire la struttura, portandola a 6 piani. Questa è l’immagine che ci siamo abituati a vedere per tanti anni, fino ad oggi. Per circa 40 anni, il protagonista assoluto di questa esperienza fu il professor Oscar Scaglietti (1906-1993), luminare dell’Ortopedia. A lui e alla sua clinica si rivolgevano persone ammalate da tutta Italia e anche dall’estero.
Nel 1991 Scaglietti, ormai anziano, e i familiari decisero di vendere Villa Salus. Fu acquisita dal dottor Gino Meletti che la guidò, con alterne vicende, fino al 31 dicembre 2000. Poi la clinica cessò l’attività. Nel 2003 fu adibita per sei mesi a “centro di accoglienza” per un centinaio di persone (molti stranieri e una italiana) rimasti senza dimora a causa del crollo di un edificio (“gli sfollati di via San Savino”). Dal marzo 2005 al giugno 2007 Villa Salus divenne la residenza di 46 famiglie Rom. Il Comune di Bologna acquistò (in permuta) dal proprietario privato l’immobile e l’area circostante, per risolvere il problema dell’occupazione abusiva dell’ex-Ferrhotel da parte di queste persone. Dal luglio 2007 fino all’avvio del progetto Salus Space, nel 2016, la struttura è stata abbandonata, ha subito saccheggi e varie occupazioni abusive che hanno comportato danni e un marcato degrado.
In sintesi sono stati ripercorsi circa 250 anni. Questa è per sommi capi la storia di questo luogo. Di questa lunga vicenda, intendiamo recuperare o ricostruire memorie e documenti. Sono in corso diverse ricerche che dovrebbero tradursi in pubblicazioni. All’interno dell’area di Salus Space, molto probabilmente nella palazzina che verrà adibita a sala convegni e sale studio, troverà ospitalità “L’angolo della storia”. Si prevede l’installazione di pannelli e manifesti con immagini antiche del luogo, l’esposizione di documenti e oggetti del passato e la realizzazione di alcune pubblicazioni, raccolte in una collana denominata “Quaderni di Villa Salus”. Noipromotori del progetto intendiamo autofinanziare le attività, compresa la stampa dei libri, che verranno dati in omaggio. Non è infatti un’iniziativa a scopo di lucro, si tratta solo di volontariato culturale.
Ora verrà costituito un Comitato per portare avanti il progetto, gestirlo e instaurare con il Comune e gli enti di Salus Space un rapporto proficuo. Molte persone che hanno lavorato a Villa Salus stanno fornendo, con entusiasmo, materiale, notizie, fotografie, ricordi, preziosi per la ricerca e le pubblicazioni, consapevoli che è in atto un tentativo di salvare memorie ed esperienze del passato. Avremmo voluto presentare pubblicamente i primi frutti delle nostre ricerche nella neonata Sala incontri a Salus Space, ma a giugno 2018, quando prevediam
o di essere pronti, non lo sarà ancora la Sala… Quindi ci incontreremo in un altro spazio pubblico.
Il costituendo comitato per la cura dell’«Angolo della storia» è aperto alla partecipazione di altre persone che vorranno collaborare, questa la mail per aderire o ricevere informazioni: emanuelegrieco@libero.it
di Marilena Frati e Emanuele Grieco