Le piantine dell’orto comunitario sinergico crescono. I lavori procedono nell’area agricola di Salus Space e nulla è lasciato al caso. La parola a Luca Settanni di Aquaponic Design. “Abbiamo piantato diversi ortaggi: cipolle, agli, scalogno, pomodoro, basilico, peperoni, melanzane, fagiolini, insalate diverse, salvia e rosmarino. L’orto segue i principi dell’agricoltura sinergica, un agricoltura che prevede la non coltivazione del suolo, o meglio la lavorazione solo nella fase iniziale, di installazione. Non sarà mai più ripetuta nel corso del tempo, poichè le radici delle piante e la sostanza organica che si decomporrà sull’orto contribuiranno a mantenere il suolo morbido nel tempo.
Nell’agricoltura sinergica si coltivano insieme diversi ortaggi, si parla di consociazione, e si vanno a prediligere piante che collaborano tra loro in termini di spazio (piante basse con piante alte, per esempio, perchè occupano lo spazio in diversa maniera), e in termini di nutrimento. Magari sono piante che si raccolgono in diversi periodi dell’anno oppure si aiutano reciprocamente a difendersi dai patogeni. Ad esempio il basilico e il pomodoro si aiutano contro gli insetti dannosi, le cipolle e gli agli aiutano contro altri tipi di organismi e infatti li abbiamo posizionati intorno ai bancali, come una sorta di scudo contro organismi dannosi.
Sopra il terreno c’è uno strato di paglia, aiuta a trattenere l’umidità del suolo e permette quindi di risparmiare acqua, riducendo l’irrigazione. Il suolo coperto sviluppa più facilmente un ecosistema microbiologico che aiuta le piante a crescere, un suolo nudo è un suolo che tende a morire dal punto di vista microbiologico”.