La comunità di Salus Space si sta auto organizzando: sui turni di lavoro, sulla progettazione e realizzazione dell’orto comunitario, sulla costruzione di una tavola comunitaria, su quella di un emporio molto particolare, sulla gestione delle riunioni e anche su come comunicare tutto questo e tutto il resto di cui parleremo più avanti.
Nei primi giorni di aprile gli abitanti hanno firmato i patti di convivenza collaborativa, impegnandosi nei confronti del gestore (l’Ats) e degli altri abitanti, oltre che a versare con regolarità il contributo per le spese, a aderire ai valori della comunità e a partecipare alla gestione dei servizi collaborativi previsti. In più, per chi vuole usufruirne, c’è la possibilità di avere uno sconto non superiore al 30% del contributo in cambio di ore lavorate.
Una sfida nuova, un modo di vivere insieme facendo, tutto da sperimentare. Ad oggi gli abitanti sono 19 suddivisi in otto appartamenti, il più piccolo è nato nel 2018, quello con più esperienza di vita è del 1956. Arrivano da tutti i continenti, tranne l’Oceania, e sono single, famiglie, giovani coppie. Altri se ne aggiungeranno, ma vi terremo informati al loro arrivo.
Riunioni plenarie, a gruppi, su singoli temi si stanno susseguendo nei fine settimana o nelle ore serali, sempre nel rispetto dei protocolli di sicurezza.
Purtroppo la pandemia sta ritardando il momento in cui i cancelli di Salus Space, che già in realtà sono socchiusi per singoli curiosi alla scoperta dello spazio aperto, potranno davvero spalancarsi, offrendo un calendario di eventi, di occasioni formative, di postazioni di coworking e tante altre proposte che sveleremo un po’ alla volta. Un’apertura al territorio e alla città guidata dall’Ats in collaborazione con il Quartiere e il Comune.
Proprio per le restrizioni in atto l’area più frequentata è l’orto condiviso, 150 metri quadri di terreno alle spalle della palazzina abitativa che è stato dissodato da un bel po’ di braccia passate all’azione dopo la progettazione collettiva.
L’appuntamento di solito è il sabato pomeriggio, ma quando si ha tempo cose da fare ce ne sono sempre tante, come per esempio pulire per bene dai rifiuti che qua e là riemergono.
L’energia è tanta, così come le idee. Un passo alla volta la comunità dà loro forma, avendo alcuni punti di riferimento ben chiari: la sostenibilità economica e ambientale, la carta dei valori, la progettazione che sta alle spalle di Salus Space e quella che sta davanti e disegna scenari.
Foto di Francesco Quero e Teresa Vignoli