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In piazza Lambrakis, nel cuore del Villaggio Due Madonne, è in arrivo sabato 6 aprile 2019 una festa di primavera. Cornice dell’evento è “Play: progetti di partecipazione e condivisione “, la serie di appuntamenti realizzati dall’associazione Senza il Banco che in questo anno ha organizzato in giro per il quartiere eventi e laboratori aperti a tutte e tutti. Per la festa di aprile il titolo scelto è Socializziamo: iniziative per condividere il buon vicinato.

All’ombra della statua di Costa Coulentianos dalle 15 sarà possibile partecipare a un torneo di calcio, a una gara di torte, al laboratorio di giardinaggio. Il tutto realizzato grazie alla collaborazione dei cittadini: “in questi anni di lavoro abbiamo notato che i cittadini della zona sono molto attenti a ciò che succede nel territorio e hanno voglia di partecipare ed essere protagonisti”, ha raccontato Sonia Bisci di Senza il banco alla Redazione Partecipata di Salus Space.
Per la festa di primavera gli abitanti sono impegnati nell’organizzazione della gara di torte, stanno aiutando l’associazione nella diffusione dell’evento e nella logistica. “Il pomeriggio in piazza sarà l’occasione per stare insieme, socializzare e riappropriarsi di uno spazio che spesso è dimenticato. Come dice il nome della nostra iniziativa, vogliamo creare relazioni di buon vicinato”.
Questa l’intervista completa a Sonia Bisci


Da aprile a giugno sono previsti molti altri eventi: un laboratorio di falegnameria in strada, un incontro sulla legalità organizzato con le scuole nel giardino “Peppino Impastato”, mentre nei parchi della zona partiranno i laboratori di giocoleria e di tessuti aerei. “Senza il banco di solito proponeva queste attività durante un unico evento: Abba Road. Ora invece abbiamo deciso di distribuire la nostra proposta durante tutto l’anno”, ha spiegato Sonia Bisci.
Continua anche la collaborazione con il Quartiere Savena che supporta l’associazione nelle sue attività, lavorando per creare una rete con le altre realtà che operano sul territorio. L’obiettivo è ridare vita al quartiere con attività che possano coinvolgere anche i più giovani. “Ci sono ragazzi e ragazze tra i 25 e i 35 anni che vogliono vivere il quartiere, partecipano a tutte le iniziative e si impegnano in prima persona. Come noi, vogliono creare opportunità per tutti. Questa è la strada che dobbiamo percorrere per creare una comunità che sia realmente coesa e inclusiva”.

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