Salus SpaceArchives

E’ un pomeriggio di aprile, di sole e aria fresca. Buona parte della comunità è al lavoro: in parte nell’orto, dove la motozappa donata dal Giardino dei folli è stata aggiustata e ha dato una mano a preparare il terreno, in parte si ritrova sulla scalinata per cominciare a immaginare, insieme ai Cantieri Meticci, che sono parte dell’Ats gestore di Salus, come creare una Tavola comunitaria.

I pannelli erano abbandonati in uno scantinato e ora tornano alla luce del sole per prendere forme diverse, per diventare relazione e immaginazione.

    

Nell’orto il lavoro avanza, e a giorni inizieranno gli scavi per un laghetto che sorgerà tra l’orto e il boschetto limitrofo, da utilizzare per l’irrigazione. A coordinare la progettazione c’è Aquaponic Design, parte dell’Ats, ma le braccia e le teste al lavoro sono molte: abitanti attuali e futuri, studenti e tirocinanti dell’Università di Bologna, cittadini che hanno seguito il corso del progetto europeo.

A nascere sarà un biolago di 50 metri quadri, un bacino per l’irrigazione per la raccolta dell’acqua piovana e del pozzo,

abitato da piante acquatiche e palustri e da pesci, non a scopo alimentare. A lato uno schizzo disegnato da Gian Marco Tamborra di Aquaponic Design, che lo ha progettato.
Vi daremo informazioni ulteriori alla partenza dei lavori!

L’acquaponica è arrivata a Salus Space. Dietro la rete, si intravedono dei contenitori di plastica e delle parti in legno, collocati per ora dietro la palazzina abitativa, nella zona degli orti. Ma cos’è l’acquaponica?

Impianto_acquaponico

Si tratta di un sistema che unisce l’acquacoltura e la coltivazione idroponica, cioè la coltivazione di piante in assenza di terreno, usando acqua arricchita di tutte le sostanze nutritive di cui i vegetali necessitano. Luca Settanni di Aquaponic Design, parte dell’Ats, ci descrive l’impianto acquaponico messo a punto a Salus Space: “I pesci producono degli scarti, inquinando l’acqua in cui vivono. Le piante assorbono questi scarti e purificano l’acqua per i pesci in un ciclo chiuso. Nella vasca più grande (a destra nella foto) verranno allevati i pesci, sui cassoni in alto, in legno, ci saranno le piante, nella parte bassa ci sarà una vermi compostiera e un mineralizzatore, un sistema che permette di produrre del concime liquido organico da scarti. Intorno al sistema c’è una bordatura in legno bassa, lì andiamo a creare delle aiuole fiorite per favorire una maggiore resilienza, attirare insetti utili e dare bellezza al tutto.”
Quando il sistema sarà ultimato, prima di riempirlo, si deciderà dove posizionarlo definitivamente.
Qui trovate un approfondimento sul funzionamento di un sistema acquaponico.

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