Salus SpaceArchives

Esempio_aquaponica

Sabato 22 maggio dalle ore 11.30 vi aspettiamo presso gli orti di Salus Space per realizzare e avviare insieme un impianto di acquaponica:
✅ modulare
✅ compatto
✅ produttivo
Un ecosistema che permette di coltivare tantissimi tipi di ortaggi in modo semplice e veloce. Durante la realizzazione verranno spiegati gli aspetti fondamentali per costruirlo autonomamente e renderlo subito produttivo.
Il laboratorio è completamente gratuito, per iscrizioni: info@aquaponicdesign.it

Appena prima, alle 10.30, cominceranno i laboratori per i bambini da 5 anni in su, che lo scorso sabato hanno avuto un bel successo, ma naturalmente sabato è il giorno del Mercato Contadino e dalle 8,30 alle 13 prodotti artigianali e alimentari saranno esposti lungo il viale d’accesso di via Malvezza 2/2 a Bologna.

Non vi resta che raggiungerci!

Da Villa Monti a Salus Space – cronache di una residenza storica bolognese” è il libro che insieme ai primi due numeri dei  “Quaderni di Villa Salus”, verrà presentato  venerdì 15 giugno alle ore 16.30 nella sala Tassinari di Palazzo d’Accursio. Queste pubblicazioni sono il primo frutto del progetto “l’Angolo della storia” ideato da Marilena Frati ed Emanuele Grieco, finalizzato alla conservazione della memoria del passato di Villa Monti-Malvezzi-Villa Salus.
Alla presentazione interverranno Dino Cocchinella, Direttore dell’istituzione per l’inclusione sociale e comunitaria “Don Paolo Serra Zanetti”, Sergio Vegetti curatore del video “Da Villa Monti a Salus Space-un racconto per immagini”  e gli agronomiBarbara Negroni e Vincenzo Blotta.
Il progetto che nasce dalla passione dei suoi ideatori, non è a scopo di lucro e tutte le pubblicazioni saranno distribuite in omaggio.
Abbiamo intervistato Emanuele Grieco, 

Come è nata l’idea di scrivere questo libro?
Emanuele Grieco: Abito dal 1957 al Villaggio Due Madonne, a poche centinaia di metri da Villa Salus, che ho visto per decenni affacciandomi alla finestra. Villa Salus è stata per me e per molte persone del Villaggio e del quartiere una parte del paesaggio e della vita quotidiana. Il giardino e il parco della Casa di cura, molto belli e ben curati, erano meta di visite di tante persone che vivevano nel territorio, anche se non avevano nulla a che fare con la clinica. Quando ho saputo che sarebbe stata interamente demolita ho creduto che potesse essere interessante ricostruire la sua storia, insieme a quella della Villa che l’ha preceduta, dal ‘700, cioè Villa Monti, Villa Bianchetti, Villa Malvezzi, le diverse denominazioni che ha avuto questa residenza. Con l’aiuto di diversi ex-dipendenti della clinica, inoltre, ho ritenuto utile recuperare una parte della memoria e dell’esperienza di una struttura sanitaria ortopedica che è stata all’avanguardia a Bologna e in Italia.

Si tratta di una ricostruzione storica o è una raccolta di testimonianze e racconti?
E.G:
 Vi è una parte di ricostruzione storica, attraverso documenti e mappe dell’Archivio di Stato e di altri archivi e una parte di racconti e testimonianze di persone che hanno vissuto nei poderi della Villa o hanno lavorato nella clinica.

Quanto è durato il lavoro di ricerca? È stato difficile reperire materiale e come lo ha reperito?
E.G:
Ho iniziato la ricerca nel marzo 2017. È durata fino a maggio 2018, quindi circa 15 mesi. Molte immagini e notizie le ho recuperate dai quotidiani, da Internet e da varie persone testimoni di quel periodo. Infine alcune carte importanti sono state fortunosamente trovate e salvate nel periodo dello sgombero della ex-clinica.

I Quaderni di Villa Salus che argomenti tratteranno? Saranno più specifici?
E.G:
 Mentre il libro “grosso”, “Da Villa Monti a Salus Space”, delinea la storia della Villa dal ‘700 a oggi, i “Quaderni” saranno centrati su temi monografici. Il primo è un “Dizionario biografico” di Villa Salus nell’epoca del professor Scaglietti (1950-1991): sono censite 500 persone che hanno lavorato come dipendenti, come liberi professionisti o che hanno collaborato in varie forme al successo della Casa di cura. Abbiamo in cantiere almeno una decina di altri numeri della collana, ad esempio uno sull’inaspettato ritrovamento a Villa Salus di una parte dell’archivio del Centro Ortopedico e Mutilati “V. Putti” istituito nella Seconda guerra mondiale per curare i militari feriti. Si trovava a Villa Salus perché il professor Scaglietti fu Direttore di quell’ospedale militare e quando nel 1951 il Centro “Putti”, allestito nei locali del Seminario Arcivescovile, vicino al Rizzoli, fu chiuso, egli, per varie ragioni, ritenne di portare una parte di quella documentazione a Villa Salus, che stava erigendo proprio in quel periodo. Gli Ecco alcuni dei temi che verranno trattati nei “Quaderni”: il personale di Villa Salus dopo Scaglietti (dal 1991 al 2000),  i dieci anni (1974-1983) in cui centinaia di cittadini libici vennero a curarsi a Villa Salus, la storia del patrimonio botanico della Villa, due platani secolari e gli altri alberi, le memorie del giardiniere di Villa Malvezzi, i “Conti di campagna” della Villa nell’Ottocento.
Nel 2019 verrà preparato un altro Quaderno specifico interamente dedicato a Villa Salus, con altri documenti e nuove ricerche.

Il secondo Quaderno di cosa tratta?
E.G:
 Si tratta di un piccolo e speciale “reportage fotografico” realizzato dal fotografo Sergio Vegetti, cittadino del territorio, il 7 luglio 2017. In quel momento dalle notizie di stampa era annunciata come imminente la totale demolizione della ex Villa Salus e abbiamo pensato così di “immortalare” quella che si profilava come “l’ultima estate” di Villa Salus, cogliendo i vari aspetti della struttura nelle sue ultime ore o giorni di vita. Volevamo ricordarla, imprimerla bene nella mente. Le foto sono accompagnate da brevi commenti per spiegare la storia della Villa e alcuni suoi piccoli “segreti”, come la chiesina con il soffitto ad arcate, rimasta intatta dal ‘700 fino al 2018. Inoltre abbiamo insistito parecchio sulla scalinata e va balaustra del ‘700 (sul retro della ex-clinica, che invece era il “davanti” della Villa antica). La demolizione della struttura ora è data per certa per fine luglio 2018. Quando non esisterà più, sfogliando quel libretto si potrà rievocare il suo aspetto, la sua imponenza, la sua bellezza e immaginare la secolare storia che vi era dietro.

di Chloy Vlamidis

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