E’ lo slogan di FoodE, acronimo di Food Systems in European Cities – Sistemi Alimentari nelle Città Europee, progetto europeo della durata di 4 anni (1 Febbraio 2020 – 31 Gennaio 2024) che intreccia Salus Space, destinando al Comune di Bologna 330 mila euro.
FoodE, coordinato dal Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari dell’Università di Bologna, rientra nel Programma di finanziamento Horizon 2020 per la ricerca e l’innovazione e riunisce in consorzio 24 partner (università, istituti di ricerca, piccole e medie imprese, organizzazioni non profit e municipalità da 8 diversi paesi europei).
Il progetto mira ad accelerare la crescita, in ambito europeo, di Sistemi Alimentari di Città e Regioni (City Region Food System – CRFS) per favorire lo sviluppo di processi agricoli resilienti e sostenibili all’interno dei centri urbani e delle aree rurali limitrofe. Coinvolgendo le comunità locali, gestite dai cittadini, FoodE individuerà delle storie di successo e le collegherà fra loro per uno scambio di conoscenze. Inoltre lancerà 15 progetti pilota, con altri partner locali in 12 città o regioni europee (Napoli, Bologna, Sabadell, Tenerife, Amsterdam, Lansingerland, Berlino, Oslo, Longyearbyen, Romainville, Iasi, Lubiana) e valuterà i loro risultati per una possibile replicabilità in altri contesti.
E proprio sull’individuazione di un progetto pilota, FoodE intreccia Salus Space: il Comune di Bologna (Area Nuove Cittadinanze e Quartieri e Ufficio Relazioni e Progetti Internazionali) lancia “Agricoltura urbana a Salus Space”, per favorire la ricerca di nuovi modelli di produzione di cibo in aree urbane attraverso la progettazione e realizzazione di un sistema di orti (produttivo, didattico e ricreativo) con il coinvolgimento diretto dei cittadini che hanno seguito il corso di orticoltura urbana finanziato dal progetto Salus Space.
La scelta specifica dell’ azione pilota verrà stabilita sulla base di un concorso di idee dell’Università di Bologna dal titolo “Urban Farm 2020”, aperto a squadre di studenti provenienti da tutto il mondo e di momenti di consultazione e coprogettazione con i cittadini e le associazioni del territorio.
Questa fase progettuale si svolgerà tra settembre e dicembre del 2020 e sarà seguita dalla realizzazione di un progetto esecutivo e dalla sua implementazione. Tra le possibilità, la realizzazione di un giardino pensile (Roof-top garden) sul terrazzo della palazzina storica (ex camera iperbarica), coltivazioni interne (indoor), orti verticali e non è esclusa la collaborazione con imprese nel settore dell’acquaponica, un tipo di tecnica agricola di coltivazione delle piante nell’acqua.