Continuiamo la nostra carrellata di articoli dedicati alla raccolta dei rifiuti. Questa volta abbiamo raccolto il punto di vista di un altro dei nostri cittadini giornalisti: Benjamin Ojo. A lui abbiamo chiesto di raccontarci quello che accade nel suo paese di origine: la Nigeria.
Sentieri, strade, autostrade; ruscelli, fiumi, laghi; villaggi, paesi, città; piazze, campi, spiagge: in Nigeria nessun luogo viene risparmiato dall’abbandono indiscriminato dei rifiuti. E nessun tentativo di migliorare la situazione sembra destinato al successo. Almeno fino a quando non verranno introdotte valide alternative ai sistemi di smaltimento fai-da-te a cui devono ricorrere tanti nigeriani: i crepitanti falò (se c’è il sole), i lanci del pattume nei corsi d’acqua (se ha piovuto per qualche giorno) e le sortite notturne nei mercati deserti (se si vuole mimetizzare la propria immondizia con quella prodotta dagli ambulanti).
Manco dal mio Paese di origine da circa dieci anni, ma so che la situazione sta peggiorando. Del resto, basta leggere le statistiche per accorgersi che in Nigeria la produzione di spazzatura aumenta in progressione geometrica mentre la sua raccolta segue una semplice progressione aritmetica. Faccio un esempio: se alla periferia di Lagos vengono costruite cento case invece delle dieci previste, anche le forze messe in campo per la raccolta dovrebbero essere decuplicate. Ma ciò non accade quasi mai.
L’altra sera, mentre percorrevo via Murri a bordo di un autobus, mi è capitato di ripensare ai luoghi dove sono cresciuto. Mi sono tornati in mente tanti esempi di urbanizzazione incontrollata, di infrastrutture fatiscenti e di scarsa pianificazione. E mi sono intristito. Poi ho cominciato a contare i tanti cestini e cassonetti che vedevo fuori dai finestrini. E il mio umore è cambiato. Ma non per molto. Giusto il tempo di scendere alla mia fermata, perché anche a Bologna la raccolta dei rifiuti non è certo “roba da ridere”.
di Benjamin Ojo, con la collaborazione di Sergio Palladini
La foto è presa dal sito della National Public Radio, un’organizzazione indipendente no-profit che raccoglie oltre 900 stazioni radio statunitensi
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