Il Bilancio partecipativo: i progetti per il Savena
I progetti di riqualificazione proposti dai cittadini e selezionati dal percorso del Bilancio partecipativo potranno essere votati dal 16 novembre al 5 dicembre.
I progetti di riqualificazione proposti dai cittadini e selezionati dal percorso del Bilancio partecipativo potranno essere votati dal 16 novembre al 5 dicembre.
I progetti di riqualificazione proposti dai cittadini e selezionati dal percorso del Bilancio partecipativo potranno essere votati dal 16 novembre al 5 dicembre (chi può votare e come).
Dal 15 ottobre 2020 i progetti si possono consultare sul sito partecipa.comune.bologna.it.
Questa edizione del Bilancio partecipativo presenta una novità rispetto a quelle precedenti: un raddoppio delle risorse messe a disposizione, per un totale di 2 milioni di euro, e la possibilità per ciascuno di esprimere due voti. I cittadini saranno chiamati infatti a votare sia per il proprio progetto di riqualificazione preferito (che può riguardare, ad esempio, piazze, parchi, giardini, aree giochi, ecc.) sia per la priorità del proprio quartiere sulla quale si ritiene più importante investire delle risorse (che può riguardare, ad esempio, educazione, cultura, ambiente, ecc.).
Dopo un percorso di ascolto iniziato ad aprile 2019 che aveva coinvolto più di mille persone tramite incontri con associazioni e cittadini, tra ottobre e novembre 2019 circa 600 persone avevano partecipato alle 6 assemblee pubbliche che si erano svolte in tutti i quartieri e che avevano fatto emergere 157 proposte per il Bilancio partecipativo. A questo numero si erano aggiunte le 268 proposte che erano state presentate online. Successivamente, tecnici del Comune e dei Quartieri avevano realizzato una prima analisi di fattibilità e selezione delle proposte e insieme ai cittadini proponenti le avevano approfondite e definite nel corso degli incontri di co-progettazione realizzati all’inizio del 2020, lavorando anche a distanza nell’ultima fase in cui, a causa delle misure di contenimento anti-Covid già in vigore, non era più possibile incontrarsi di persona.
Conclusa la fase di voto, il Comune di Bologna avvierà la realizzazione dei sei progetti di riqualificazione vincitori con 1 milione di euro mentre saranno i Quartieri stessi a finanziare con 1 milione di euro attività legate alle priorità più votate, attraverso bandi, patti di collaborazione o servizi dedicati.
Informazioni, approfondimenti, calendario degli incontri
Ma quali sono i progetti e le priorità selezionati per il Quartiere Savena?
Priorità
Ambiente, cura del territorio e mobilità sostenibile
Azioni per migliorare l’integrazione tra i sistemi di mobilità, favorendo e incentivando la mobilità sostenibile, l’educazione ambientale e la sicurezza pedonale. Valorizzare la sensibilizzazione ai temi relativi ai cambiamenti climatici, alla resilienza e alla biodiversità del torrente Savena con azioni di formazione, ricerca e informazione sul territorio
Aree e edifici dismessi
Valorizzare e rigenerare il patrimonio non utilizzato con servizi, cultura, eventi collaborativi per associazioni e cittadini (anche nelle aree limitrofe).
Condizione abitativa
Azioni per migliorare la condizione residenziale pubblica incentivando l’inclusione, riducendo le barriere architettoniche e promuovendo soluzioni per contrastare la solitudine (es. co-housing, condivisione di servizi ecc.) attraverso il lavoro di comunità.
Cultura, aggregazione, sport, inclusione
Rivitalizzare i luoghi di aggregazione e l’offerta di servizi culturali e ricreativi partendo dai centri sociali, sportivi, biblioteche, parrocchie e incrementare l’offerta culturale, valorizzando le realtà del territorio. Promuovere azioni per la salvaguardia di elementi culturali e caratteristici del territorio.
Economia locale, commercio, servizi di prossimità
Sostenere il commercio di prossimità, il suo recupero e rinnovamento immaginando nuovi servizi di prossimità per garantire il presidio sociale del territorio. Favorire azioni per l’implementazione di nuovi modelli di lavoro (es. smart working, co-working ecc..).
Migliorare la qualità della vita riducendo gli spostamenti, favorendo le relazioni e aumentando il benessere delle persone
Educazione e spazi di formazione
Incentivare scambi intergenerazionali e interculturali, iniziative di cultura partecipata, scuole aperte anche al pomeriggio, spazi di gioco e percorsi di crescita per le comunità. Creare una comunità educante diffusa sul quartiere.
Servizi socio – sanitari, cura della persona e sani stili di vita
Incentivare i presidi sul territorio e il welfare di prossimità favorendo l’inclusione sociale delle fasce più fragili, le relazioni di vicinato e formando cittadini attivi come promotori di questo processo. Diffondere e promuovere iniziative per l’adozione di sani stili di vita e modelli di invecchiamento attivo e in salute.
Valorizzazione di spazi e aree verdi
Valorizzare gli spazi verdi come luoghi di aggregazione, attivazione sociale e di educazione e formazione della comunità. Dare continuità ai sentieri del quartiere della collina e della pianura (combattendo i rischi idro-geologici e aumentando la sicurezza degli spazi), favorendo l’animazione territoriale da parte della comunità.
Progetti
Cinofilandia: parco inclusivo con cani liberi. Un luogo sicuro, riqualificato, fruibile e accogliente, di aggregazione, socialità e attività con i cani e non solo.
Dove: area verde tra viale Felsinea, Scuola Manfredi-Tanari, ferrovia Adriatica e caserma Stamoto.
Il progetto propone la riqualificazione di un’ampia area verde degradata e attualmente non fruibile, attraverso la realizzazione di un parco attrezzato per trascorrere del tempo di qualità con il cane, e per sviluppare attività di vario tipo in cui il rapporto tra cani e persone possa trovare nuove forme di espressione. Un’area pensata per il benessere dei cani, ma anche per svolgere attività di educazione sportiva e comportamentale, terapeutiche e di aiuto, e che possa costituire un luogo di aggregazione e socialità.
L’area identificata, di metratura ampia e particolarmente idonea al progetto, si immagina suddivisa in 3 sottozone distinte, al fine di permettere la fruizione libera anche a cani incompatibili tra loro e sarà dotata di attrezzatura per la mobility dog. Una delle tre aree potrebbe essere riservata per l’organizzazione di attività sociali strutturate e dedicate, utili alla comunità presente sul territorio (proprietari, studenti, bambini, anziani, persone con disabilità, ecc.), guidate e assistite da personale specializzato.
Fossolo BenEssere insieme: nuova vita al giardino Dino Sarti.
Dove: area verde tra via Lincoln, via Marx e la pista ciclabile Carlo Piazzi.
La proposta prevede di rivitalizzare quest’area della città caratterizzata dalla presenza di molti adolescenti ed anziani, favorendo l’aggregazione ed incentivando lo sviluppo della pratica sportiva e della vita all’aria aperta.
In questo parco si immagina sarà possibile praticare sport, studiare, o più semplicemente, ritrovarsi per fare due chiacchiere o condividere momenti di gioco. I giovani potranno avere uno spazio nuovo e accattivante, gli adulti e i meno giovani un luogo accogliente dove potersi ritrovare, fare una merenda, giocare a carte e instaurare nuove relazioni.
L’area è, inoltre, facilmente raggiungibile in sicurezza grazie ai percorsi ciclo-pedonali ed è defilata rispetto alle principali arterie stradali.
L’aggregazione di più persone, senza vincoli sociali, di religione o di età, potrà essere uno stimolo per rafforzare le relazioni di buon vicinato garantendo il presidio del territorio e favorendo stili di vita sani, condivisi e inclusivi.
Il sentiero incantato: un corridoio eco-ortivo e ciclo-pedonale che possa collegare il Villaggio Due Madonne e gli insediamenti residenziali, produttivi e culturali di via Malvezza.
Dove: il tratto sterrato che costeggia la caserma “Viali” tra via Mondolfo e via Malvezza.
Si intende implementare un “sentiero naturale urbano” che attraversi e colleghi diverse aree ortive ed ecologiche: l’area ortiva di via Mondolfo e gli orti del centro sociale Dacia; l’antico frutteto presente all’interno dell’area “Casa Gianni”; la nascente area ortiva di via Malvezza; il vivaio presente su via Malvezza. Aree a rinaturalizzazione ecologica – i cosiddetti “hot-spot” di biodiversità funzionale caratterizzati da piante da fiore e arbusti per gli insetti utili, come coccinelle e altri predatori di insetti dannosi, api selvatiche, farfalle impollinatrici e non dannose – potranno essere realizzate lungo un passaggio attualmente incolto e abbandonato che costeggia la caserma posta tra via Mondolfo e via Malvezza, collegando tra loro le aree sopra menzionate e costituendo anche un percorso ciclo-pedonale per la mobilità attiva.
L’intera zona si immagina quindi caratterizzata dall’alternarsi di aree a produzione orticola, frutteti di antiche varietà, piante ornamentali e aromatiche e aree a biodiversità funzionale, andando a costituire un vero e proprio agro-ecosistema urbano di grande interesse dal punto di vista paesaggistico e naturalistico, per essere fruito dai cittadini.
La casetta del Villaggio: uno spazio per la comunità in Piazza Lambrakis.
Dove: piazza Lambrakis
La proposta prevede di realizzare una struttura leggera in Piazza Lambrakis finalizzata all’attivazione e all’aggregazione dei cittadini e delle realtà del territorio, per proporre progettualità pensate per la comunità (inter-generazionali, interculturali, volte alla coesione).
La struttura dovrà ospitare gruppi informali, associazioni e cittadini che avranno bisogno di usare uno spazio con finalità aggregative e di incontro. Lo spazio dovrà quindi essere un punto d’aggregazione, flessibile e pronto a ospitare diversi usi e attività.
Multisport Due Madonne: più sport e attrezzature per il Centro Due Madonne
Dove: Centro Due Madonne – via Carlo Carli (ex campetto da basket retrostante il campo da calcio)
Il progetto prevede la riqualificazione dell’area interna al centro sportivo due Madonne, in particolare si immagina la riqualificazione dell’ex-campetto da basket retrostante il campo da calcio in un’area multisport rivolta anche alle discipline urbane rotellistiche.
Parchi vivi per la memoria: più luce e attrezzature per vivere il giardino Vittime della Uno Bianca e il giardino Brigata partigiana Maiella.
Dove: Giardino pubblico Brigata Partigana Maiella e giardino Vittime della Uno Bianca
Le aree verdi pubbliche di via Barbacci/via Legnani e il giardino lungo viale Lenin ospitano due monumenti che ricordano momenti importanti della storia di Bologna: la Liberazione del 1945 (monumento Brigata Partigiana Maiella) e le vittime dell’organizzazione criminale della Uno Bianca (monumento Vittime della Uno Bianca). I monumenti sono scarsamente illuminati e valorizzati ed entrambi sono stati vandalizzati più volte.
Le aree verdi sono al momento poco fruibili, in particolare nelle ore serali, per mancanza di illuminazione, punti acqua, arredi, giochi per bambini e campi sportivi, risultando quindi poco frequentate dai cittadini dell’area, che è invece densamente abitata ed è sede di istituti scolastici.
Il progetto propone una adeguata illuminazione, la riqualificazione e il posizionamento di arredi, la realizzazione di campi sportivi (playground per basket e pallavolo) e fontanelle, il posizionamento di segnaletica esplicativa per i monumenti, allo scopo di rendere fruibili e sicuri entrambi i parchi nell’arco dell’intera giornata, facendone un luogo di aggregazione per i cittadini e gli studenti, e di valorizzare il patrimonio e la memoria storica per favorirne la tutela.
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