Nei prossimi mesi si deciderà il futuro di Villa Salus, che potrebbe essere demolita per lasciare spazio al nuovo. L’analisi che ha portato a queste conclusioni si è basata su approfondimenti tecnici avviati immediatamente nel novembre del 2016, non appena saputo che il progetto era stato selezionato dalla Unione Europea.
Lo studio ha evidenziato la necessità di un adeguamento sismico dell’intera struttura di sette piani, non compatibile con il budget a disposizione del progetto e con i tempi ristretti imposti dall’Unione Europea, considerato che il progetto deve avere una durata massima di soli tre anni, nei quali bisogna includere la progettazione, la realizzazione e l’avvio delle attività. Solo l’adeguamento sismico richiederebbe, infatti, oltre a maggiori fondi, anche molti mesi per eseguire i rilievi strutturali e l’estesa campagna di indagini e di prove su tutto l’edificio, causando gravi ritardi al progetto e compromettendone quindi il finanziamento europeo. Inoltre, alcuni piani della struttura attualmente esistente non consentirebbero la permanenza di persone, in quanto non conformi alle normative acustiche. Anche dal punto di vista energetico l’edificio presenta la necessità di un pesante intervento di riqualificazione.
A complicare la situazione, nel frattempo in Italia è cambiata la normativa relativa agli appalti pubblici, con l’introduzione del codice unico degli appalti, che renderà più complessi e onerosi i procedimenti per l’affidamento dei lavori e dei servizi, allungandone i tempi.
Alla luce di questi cambiamenti, il Comune di Bologna ha dovuto avviare una richiesta di revisione del progetto al Segretariato UIA. La modifica prevede la demolizione dell’edificio principale, che non è sottoposto ad alcun vincolo della Soprintendenza, e la successiva costruzione di un nuovo immobile di dimensioni più contenute e adeguate alle esigenze progettuali, mentre l’edificio accessorio verrà mantenuto e sarà oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria.
Il progetto revisionato permetterebbe quindi di ridurre i tempi di realizzazione e i costi di gestione della struttura, e consentirebbe inoltre una ottimale distribuzione delle attività, migliorando la compatibilità e l’integrazione tra le varie funzioni di Salus Space.
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