Un mondo SottoSopra
Il progetto che porta hip hop, parkour e breaking per i marciapiedi della città è tornato al Savena, il primo appuntamento con SottoSopra è stato
Il progetto che porta hip hop, parkour e breaking per i marciapiedi della città è tornato al Savena, il primo appuntamento con SottoSopra è stato
Il progetto che porta hip hop, parkour e breaking per i marciapiedi della città è tornato al Savena, il primo appuntamento con SottoSopra è stato venerdì 5 aprile in piazza Lambrakis.
Lo spirito del parkour, del breaking e dell’hip hop può ribaltare ogni barriera
Superare le difficoltà per andare oltre le barriere: così si può riassumere il perché di SottoSopra, mini-corso gratuito di parkour, breaking e hip hop che dal 2016 coinvolge in primavera molti giovani del Savena e (a volte) alcuni ragazzi di Casa Rodari, la residenza socio-riabilitativa di via Fossolo.
Un binomio in apparenza paradossale, quello tra chi si sposta in carrozzina e chi pratica discipline sportive e coreografiche in cui bisogna coordinare ogni gesto e oltrepassare qualsiasi ostacolo attraverso salti, volteggi e arrampicate. Ma in fondo breakdance e parkour sono solo due varianti dell’arte di muoversi (con o senza musica) adattando il proprio corpo all’ambiente circostante. E non è forse proprio questo il talento coltivato tutti i giorni dai bolognesi con disabilità motorie e sensoriali? Per non parlare di anziani, genitori con bimbi nei passeggini, donne in gravidanza, persone con una gamba ingessata o con il mal di schiena: anche per loro attraversare la nostra città comporta il superamento di ostacoli che richiedono acrobazie degne di un atleta.
Molto si è fatto, negli ultimi anni, per migliorare l’accessibilità dei luoghi pubblici del Savena, ma ogni nuova iniziativa può servire alla causa. I laboratori di SottoSopra, ad esempio, dimostrano l’importanza di fondere il breaking e l’hip hop al tema delle barriere architettoniche: per testimoniare la fatica che la loro presenza comporta, per chiarire che superarle è possibile e per sensibilizzare i più giovani riguardo alle piccole imprese quotidiane che tutti, prima o poi, sono chiamati ad affrontare. La pratica del parkour riesce così a trasformarsi nella metafora della vita umana, in cui gli ostacoli andrebbero considerati non come problemi ma come punti di spinta fisici e mentali.
Tre anni fa, prima di partecipare agli incontri, i ragazzi di Casa Rodari pensavano di imbattersi in un gruppo di simil-(t)rapper da video hip hop, con i catenoni a mo’ di collane, le scarpe sportive senza lacci, gli occhiali giganteschi alla Sandra Mondaini, i basettoni improbabili da famiglia Bradford, i tatuaggi e le tute da ginnastica. Al posto degli stereotipi, però, si sono trovati di fronte dei ragazzi alla mano, un po’ spericolati ma molto saggi (non a caso il progetto Sottosopra è nato in seno all’associazione Selene Centro Studi Ekodanza, con il sostegno del Comune di Bologna e della Fondazione Del Monte). E così i laboratori si sono rivelati fruttuosi anche per chi si è limitato ad assistere, perché i valori trasmessi – la perseveranza, il mutuo aiuto, il confronto con se stessi e con il mondo – sono stati recepiti come vitali fattori di crescita.
Proprio come sta accadendo in queste settimane nei luoghi del quartiere scelti per i nuovi incontri: il parco dei Cedri, i giardini Battacchi, piazza Lambrakis e il giardino Europa Unita.
Correre, saltare, saper cadere, saper atterrare: sembra impossibile imparare a farlo stando su una carrozzina, ma a volte basta cambiare il punto di vista e – oplà – ogni barriera finisce sottosopra.
testo e foto di Sergio Palladini
Date degli incontri (tutti gratuiti e previsti dalle ore 15 alle ore 17):
– laboratori di hip-hop con Laura Chieffo (in Piazza Lambrakis, villaggio Due Madonne): 10 e 17 maggio;
– laboratori di breaking con Eka WiredMonkeys NoeasyProps (ai Giardini Battacchi, via Toscana n° 138): 17 aprile, 8 e 15 maggio;
– laboratori di parkour con Diego Enrico Mendes (al Parco dei Cedri, ritrovo al ponte): 10 e 26 aprile, 22 maggio;
– festa di fine progetto con tutti i laboratori e il rap di Radio Città Fujiko (al Giardino Europa Unita, sede del Quartiere Savena): 1 giugno (a partire dalle ore 15.30)
Info: 051.443494, sottosopra.scs@gmail.com
Quartiere Savena, 9 aprile: il writing apre l’edizione 2018 del progetto SottoSopra, promosso da Selene Centro Studi / Ekodanza e rivolto ad adolescenti
Quartiere Savena, 9 aprile: il writing apre l’edizione 2018 del progetto SottoSopra, promosso da Selene Centro Studi / Ekodanza e rivolto ad adolescenti fra i 12 e i 18 anni. Il primo appuntamento è alle 15:30 con Rusty, al parco del centro sportivo Pertini. Il progetto propone anche quest’anno, in maniera totalmente gratuita, la cultura hip hop come strumento educativo, passando attraverso la consapevolezza del corpo e dei suoi linguaggi, delle sue potenzialità di scoperta personale e di condivisione con l’altro.
Ogni laboratorio si concluderà con una restituzione finale che, grazie all’intervento di Martina del Prete (mediatrice culturale), avrà il compito di “chiudere il cerchio” su ogni riflessione attivata negli incontri previsti.
E’ un’iniziativa gratuita, che si svolge in spazi comuni, le piazze e le strade del quartiere. “Per entrare in contatto con le nuove generazioni, c’è bisogno di seguire i giovani nei luoghi dove hanno già costruito una loro identità di gruppo e di relazione fra di loro” ci ha spiegato Roberta Zerbini, responsabile pedagogico e didattico del settore danza e ginnastiche dell’Associazione.
Per questo motivo, i laboratori urbani prenderanno vita in quegli spazi pubblici che SottoSopra ha potuto identificare come “luoghi identitari dei giovani”, grazie all’esperienza maturata nelle precedenti edizioni e alla sinergia attiva con le istituzioni e le realtà del territorio (fra cui il Quartiere Savena, i Servizi Educativi, i CAV, i Servizi Sociali e l’Educativa di Strada).
Al tempo stesso il progetto ha scelto anche di esserci in occasioni di incontro cittadino come la Festa del Baratto al Savena e la Festa di strada di via Abba, previste in maggio. Il progetto è stato sostenuto dal Quartiere Savena e dalla Fondazione del Monte.
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