chi siamo
Salus Space è nata da un progetto europeo, coordinato dal Comune di Bologna con la partecipazione di 16 partner, che ha vinto il primo bando del programma UIA (Urban Innovative Actions).
L’area, dove un tempo sorgeva la clinica privata Villa Salus, è stata recuperata dall’abbandono e rigenerata.
Salus Space è un centro multifunzionale con abitazioni, laboratori artistici e artigianali, un teatro, un centro studi, un emporio, un mercato contadino settimanale, orti, una locanda e soprattutto una comunità.
Obiettivo è sperimentare uno spazio di convivenza e gestione collaborativa sostenibile in cui la inclusione sociale di migranti e rifugiati si coniuga con una visione di welfare interculturale e di cittadinanza attiva in grado di superare la logica assistenziale per categoria.
Qui trovate una sintesi del lavoro di quattro anni di gestione, messa a punto dall’Associazione Temporanea di Scopo che ha lavorato insieme tra il 2021 e il 2024:
Salus Space. Un laboratorio di condivisione e inclusione
Salus Space è stata inaugurata a gennaio del 2021 e viene gestita in amministrazione condivisa con il Comune di Bologna.
Dal 1 gennaio 2025 è guidata da una Associazione Temporanea di Scopo, composta da Eta Beta cooperativa sociale (in qualità di capofila), Open Group, Cantieri Meticci e Associazione per la Ricerca Sociale ets (ARS). L'Ats si è aggiudicata la gestione rispondendo ad un avviso pubblico.
Ogni realtà condivide i propri saperi e le proprie esperienze, in una cogestione che mette al centro l'idea di collaborazione.
Comune di Bologna e Quartiere Savena assicurano la loro supervisione e ne condividono la governance.
Qui tutte le info
Dal 2021 al 2024 Salus Space era stata gestita da un Ats coordinata sempre da Eta Beta, a cui si affiancavano Aquaponic Design, Cantieri Meticci, Cefal Emilia Romagna, IRS Istituto per la Ricerca Sociale.
Il lavoro di costruzione di comunità, mediazione sociale e linguistica e comunicazione è stato svolto nel 2021 e 2022 da Open Group e Cidas in stretto rapporto con l'Ats, grazie ad un finanziamento PON Metro, che si è chiuso a febbraio del 2023.
Ora il lavoro di comunità e la comunicazione sono svolti direttamente dall'ATS.
A questo indirizzo è possibile consultare la precedente versione del sito.