Un’edicola, le tre corti e una rassegna

Ho sempre pensato che l’edicola, oltre ad essere un servizio per il territorio, è anche uno spazio di incontro. Questa convinzione, unita alla necessità di far rivivere degli spazi comuni sempre più inutilizzati e aiutare alcune attività appena nate, mi ha spinta ad ideare il ciclo di incontri Spizzicando le tre Corti”.

Isabella è un ex edicolante, oggi in pensione. La sua edicola si trova all’interno di una elegante corte interna di alcuni edifici in via Ferrara, Quartiere Savena, Bologna, non lontano da Villa Salus. Un doppio porticato nasconde un grande giardino verde e pieno di fiori e, nell’angolo quasi a ridosso della strada, si trova l’edicola.
“Spizzicando le tre corti” non è stata solo una rassegna di eventi, ma anche un esempio concreto di cittadinanza attiva e valorizzazione del territorio. Nata dal basso, la rassegna è il frutto della passione e dell’impegno di Isabella che, nel corso degli anni, è riuscita ad organizzare eventi con artisti e scrittori da tutta Italia.

“E’ partito tutto nel 2013: proponevamo spizzichi di specialità locali a cornice della presentazione del libro e dell’artista della giornata. I piccoli buffet o gli abbinamenti di cibo erano preparati dal negozio di pasta fresca che si trova dall’altra parte del portico”, spiega Isabella “volevamo creare un luogo di incontro informale, che potesse essere frequentato anche da quelle persone che non sono abituate ad andare al museo, in pinacoteca o in libreria”.

Lettrice incallita, Isabella  non ha avuto difficoltà a trovare i primi scrittori da invitare all’ombra del portico e poi, grazie al passa parola, sono arrivate molte richieste di partecipazione e auto candidature, ma alcune ha dovuto rifiutarle perché il calendario della stagione era ormai pieno. Molti vicini dell’edicola si sono resi disponibili a partecipare all’organizzazione delle giornate: chi ha prestato le sedie, chi uno schermo, chi amplificatore e computer.

Ogni sabato pomeriggio circa trentacinque persone si radunavano sotto il portico di via Ferrara per assistere alle presentazioni e partecipare alla vita della piccola corte. “Dopo il primo anno abbiamo ricevuto anche il patrocinio del Quartiere Savena e abbiamo cercato di coinvolgere sempre di più il vicinato, per creare una rassegna costruita e vissuta collettivamente. Ricordo che per la presentazione del libro di Mariel Sandrolini, un giallo ambientato nell’ex ghetto di Bologna, abbiamo coinvolto l’associazione Succede solo a Bologna, che per l’occasione ha fatto un video racconto della storia del ghetto”. L’anno scorso Isabella ha chiuso la sua ultima stagione sia della rassegna che da edicolante. Ha ceduto l’attività a dei nuovi giovani proprietari, ma ha già dato la sua disponibilità per collaborare e far ripartire questa esperienza insieme a loro.

L’intervista è stata realizzata da Rita Roatti, con la collaborazione di Giordana Alberti

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