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Villa Salus

La demolizione di Villa Salus potrebbe cominciare già nel mese di dicembre 2017. Il bando di gara per l’assegnazione dei lavori è aperto e l’aggiudicazione, da parte del Comune di Bologna, dovrebbe avvenire entro novembre. Durata prevista dei lavori 120 giorni, costo 500.000 euro.
La nuova soluzione prevede due nuove strutture (con una metratura totale di 2.400 metri quadrati invece di 6.200) oltre alla vecchia palazzina detta “della camera iperbarica”. Il parco conserverà l’attuale alberatura perimetrale a cui si aggiungeranno delle aree ortive.
La prima tranche di finanziamento europeo ai partner del progetto Salus Space è arrivato nel corso dell’estate (2,5 milioni di euro sui 5 milioni totali) e le verifiche fino ad ora effettuate hanno dato risultati positivi.
Tutto dunque procede e stanno riprendendo anche i gruppi di lavoro che coinvolgono i cittadini e le cittadine.

Mercoledì 13 settembre alle 18.00 tornerà ad incontrarsi la Redazione Partecipata di Salus Space, alla Dacia di via Lincoln 23. La redazione è aperta alla collaborazione di tutti coloro che hanno voglia di raccontare attraverso il blog Salus Space Story l’evoluzione dei cantieri ma anche la vita di quartiere e del territorio.
Il Gruppo degli orti si incontrerà mercoledì 20 settembre alle 16,30 a Villa Aldini per parlare dell’orto produttivo che verrà avviato nell’area verde di Salus Space.
Giovedì 21 invece toccherà al Gruppo Valutazione Partecipata che dopo essersi messo alla prova durante la festa del 4 luglio nell’area del parco di Villa Salus (con questionari distribuiti e compilati insieme ai partecipanti, per valutare la qualità degli eventi) dovrà programmare le attività della nuova stagione.
In autunno è previsto anche un terzo incontro con i cittadini del quartiere Savena, per comunicare gli sviluppi del progetto e i dettagli dei lavori che saranno avviati.

Vi terremo aggiornati!

Proseguiamo il racconto del pomeriggio di festa a Villa Salus e della passeggiata collettiva che ci ha portato ad occupare pacificamente e gioiosamente quello che era uno spazio abbandonato della città e che diventerà Salus Space.

Lo facciamo grazie all’aiuto dei cittadini che ci hanno in questi giorni inviato delle fotografie scattate durante la giornata. La sensazione generale è stata positiva, insomma un buon punto di partenza! Con tanto lavoro davanti ancora da fare…ma speriamo insieme!

Ringraziamo il signor Tullio Bonci, che ci ha illustrato le bellezze degli orti di via Mondolfo; Elio Tedeschi, Matteo Borghesan e Elisa Cavalcaselle per le foto che vedete in questa pagina

Elio tedeschi spettacolo

Vi proponiamo una galleria di scatti realizzati da Elio, Matteo ed Elisa che ripercorrono l’intera giornata… Se c’eravate anche voi e volete scriverci o inviarci delle fotografie ne saremo felici! redazione@saluspace.eu

 

Siamo partiti da Piazza Lambrakis, abbiamo proseguito verso via Mondolfo e siamo arrivati a Villa Salus, futuro Salus Space

Erano almeno un centinaio gli abitanti che hanno riempito la sala del Centro Sociale la Dacia mercoledì 5 aprile per il primo incontro di presentazione del nostro progetto. Un pubblico molto attento, interessato ad approfondire le informazioni ricevute, determinato a seguire il processo che porterà all’apertura di Salus Space nell’ottobre del 2019, ma anche e soprattutto a parteciparvi. Tra loro anziani che vivono in quartiere da decenni, giovani incuriositi dalla novità in arrivo, rappresentanti di associazioni del territorio, alcuni consiglieri di Quartiere, oltre alla Presidente Marzia Benassi.

In apertura la proiezione del video che mostra l’interno di Villa Salus, girato durante il sopralluogo avvenuto nello scorso autunno

Poi, con l’aiuto di alcune slide, i diversi partner hanno presentato l’idea complessiva, i dettagli sull’area abitativa (26 appartamenti per 80 persone più 20 nella futura struttura ricettiva), le ragioni che hanno spinto a presentare a Bruxelles la proposta di abbattere Villa Salus per costruire nuove strutture.

Su questo si sono susseguite le prime domande dei cittadini, alcuni legati alla memoria storica dell’edificio e decisi a sostenere la necessità di mantenerla in vita. La risposta è stata concentrata su dati oggettivi: nessun vincolo della Soprintendenza, piano interrato e primo piano con soffitto troppo basso per uso abitativo, problemi di insonorizzazione per gli ultimi due piani, soffitti sui 4 metri per gli altri, con cubature difficilmente riscaldabili. E ancora un adeguamento sismico che costringe a una spesa superiore al budget a disposizione.

Superato questo tema, la discussione si è spostata sulla preoccupazione dì creare un ghetto, sulla necessità di avere una gestione attenta al comportamento degli ospiti. Un punto centrale è stato individuato nella sostenibilità economica di Salus Space dopo i tre anni finanziati. Perchè i costi non debbano ricadere sulle casse pubbliche.

Molte osservazioni sono state accolte, i partner hanno ribadito che il percorso proseguirà con i cittadini, che avranno la possibilità di contribuire con le loro idee agli step che abbiamo davanti. Tre le aree aperte alla loro partecipazione: una legata all’organizzazione degli eventi e alle relazioni da costruire e favorire tra Salus Space e territorio, una legata alla creazione di un gruppo di valutazione e infine la partecipazione alla Redazione partecipata.

Per questa c’è già il primo appuntamento. Mercoledì 12 aprile, ancora alla Dacia. Vi aspettiamo!

 

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