Un salto nel tempo insieme a Cefal
Uno dei partner di Salus Space, Cefal, ci ha fatto un regalo: una serie di scatti fotografici realizzati durante il corso di formazione dedicato alla ristorazione e alla trasformazione di prodotti agro-alimentari.
Uno dei partner di Salus Space, Cefal, ci ha fatto un regalo: una serie di scatti fotografici realizzati durante il corso di formazione dedicato alla ristorazione e alla trasformazione di prodotti agro-alimentari.
Uno dei partner di Salus Space, Cefal, ci ha fatto un regalo: una serie di scatti fotografici realizzati durante il corso di formazione dedicato alla ristorazione e alla trasformazione di prodotti agro-alimentari.
Il corso è stato avviato da Cefal nell’autunno 2019 all’interno del progetto Salus Space, gli studenti hanno svolto 300 ore di studio e di pratica. Tra loro persone richiedenti asilo, persone rifugiate, persone italiane o straniere in condizione di disoccupazione, persone residenti nel quartiere Savena.
In sei hanno completato il percorso, frequentando 12 ore di sicurezza sul lavoro, 60 ore di ristorazione, 50 ore di bar e sala, 40 ore di trasformazione dei prodotti agro-alimentari, 138 di stage.
L’emergenza Covid ha naturalmente complicato anche la realizzazione nel corso, soprattutto per quanto riguarda gli stage, che hanno avuto una battuta di arresto da marzo a giugno.
Un corso di formazione per lavorare nella ristorazione. E’ Mondo Donna a coordinarlo, all’interno del progetto Salus Space.
Il corso di formazione di Mondo Donna, all’interno del progetto Salus Space, prepara le partecipanti a lavorare nel mondo della ristorazione. Lorenzo Balbo è andato a trovarle.
Imparare a lavorare – o migliorare le proprie conoscenze – in sala e in cucina per poi, in futuro, trovare impiego nelle strutture ricettive, magari quelle di Salus Space: è questo l’obiettivo del corso di formazione organizzato dall’associazione Mondo Donna Onlus, da vent’anni impegnata nel creare servizi di accoglienza per donne immigrate, all’interno del progetto.
Il corso si articola in due fasi. La prima – teorica e uguale per tutte le partecipanti – è finalizzata ad acquisire conoscenze sui parametri di sicurezza lavorativa in Italia e altre competenze trasversali, utili a trovare lavoro nel settore della ristorazione: dura 26 ore, suddivise in 7 lezioni che si tengono presso la sede di Mondo Donna di via Brini 39/1, e termina a dicembre. A gennaio, invece, comincerà la seconda fase – pratica – che durerà 34 ore, articolate in 11 lezioni. Per ottenere l’attestato di frequenza è necessario partecipare a circa il 70% delle ore totali.
“Durante la prima lezione del corso sulle competenze trasversali, mercoledì 20 novembre, abbiamo riscontrato una forte motivazione da parte delle ragazze: all’interesse per il mondo della cucina, si è aggiunta la consapevolezza che Bologna offre tante possibilità di impiego nel mondo della ristorazione”, spiega Roberto Carta, project manager associazione, responsabile dell’organizzazione del corso. .
A confermarlo sono le stesse partecipanti. “Ho trovato il corso tramite la mia operatrice di riferimento: mi piace molto e, un giorno, vorrei lavorare in un ristorante o in un albergo”, spiega Joceline, ragazza nata in Costa d’Avorio, in Italia da un anno e otto mesi, attualmente residente in una struttura abitativa gestita da Mondo Donna.
Anche Mokhieb è arrivata in Italia un anno e otto mesi, ma viene dall’Eritrea: “ho cominciato a cucinare in Italia, in futuro, vorrei lavorare in questo settore. Un operatore Mondo Donna mi ha mandata qui. Amo conoscere cibi di altre culture: per questo, ho imparato a fare lasagne, tortellini e tagliatelle”.
Il corso attrae anche donne stabilitesi da tempo nel nostro paese: è il caso di Noura, arrivata in Italia circa 16 anni dal Marocco: “ho sempre sognato di lavorare in cucina”, ci svela.
Quando tutto sarà terminato, a Salus Space ci sarà anche un ristorante multietnico con 100 coperti e la possibilità per i clienti, d’estate, di mangiare al fresco, in giardino
Quando tutto sarà terminato, a Salus Space ci sarà anche un ristorante multietnico con 100 coperti e la possibilità per i clienti, d’estate, di mangiare al fresco, in giardino.
Chi sta pensando alla sua struttura e organizzazione? L’Associazione MondoDonna, partner del progetto e da dieci anni impegnata nel catering specializzato in ricette da tutto il mondo. L’intervista a Eleonora Michelini
Ecco Souad Joumaa, che in questa intervista ci dà la sua ricetta preferita…
Le interviste sono state realizzate durante l’evento del 25 ottobre 2017 a Palazzo d’Accursio
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