Foto di Elio Tedeschi – I borghi dei gessaioli San Ruffilo- Associazione Tempo e Diaframma
Qualcuno ha risposto al questionario online, qualcun altro alle cartoline distribuite nelle diverse aree del quartiere, altri sono stati coinvolti in interviste faccia a faccia.
Quale colore assoceresti al Savena? Se fosse una persona, quanti anni gli daresti? Perché vivi al Savena? Cosa cambieresti? Se fosse un animale, cosa sarebbe? Se fosse una canzone, quale sarebbe?
Trecentoquaranta persone hanno risposto a queste domande, raccontando la percezione che hanno del luogo in cui vivono, rispondendo alle domande del progetto We Are Savena e contribuendo così a costruire un piccolo pezzo di identità del quartiere.
Calma, tranquillità e casa sono le parole usate di più descriverlo: “il Savena è sicuramente un quartiere verde: per i tantissimi parchi e alberi che lo punteggiano, ma verde anche per le attività che i cittadini possono realizzare nel tempo libero, come biciclettate, passeggiate o varie discipline sportive. Il quartiere Savena è un grande cane mansueto, ha circa 50 anni e le canzoni che lo rappresenta sono Volare di Domenico Modugno, Azzurro di Adriano Celentano, ma anche tantissime canzoni di Lucio Dalla”. Questi sono in sintesi i risultati dell’analisi del sondaggio, che Viola Fini, promotrice del progetto We Are Savena, ha presentato sabato 15 dicembre a Instabile Portazza, durante l’evento We Are… Happy!, occasione per descrivere anche i diversi strumenti scelti per raccontare i risultati: un breve video, una playlist su Spotify, degli stencil temporanei sui marciapiedi, una mostra fotografica e della cartoline.
“Il dato che emerge dalla nostra ricerca è che si vive bene nel quartiere Savena, durante tutto l’anno, ma non c’è un’identità unitaria e definita. Questo è fisiologico dato che amministrativamente è un quartiere relativamente giovane. Inoltre, è uno dei più grandi: al Savena vivono quasi 60.000 persone, ognuna con una percezione diversa a seconda della zona dove vive: Mazzini, Fossolo, San Ruffilo ognuna di queste aree ha caratteristiche e peculiarità proprie”. Durante il workshop organizzato da We are Savena lo scorso novembre, a cui hanno partecipato cittadini e associazioni del quartiere, sono nati anche due slogan che sintetizzano il punto di vista di chi ci vive: Un quartiere quattro stagioni e Mamma mia, come si sta bene!
Durante la serata di presentazione dei risultati del progetto, la Redazione Partecipata ha intervistato le coordinatrici e promotrici di We Are Savena
Dai questionari però sono emerse anche criticità e problemi: “uno riguarda la mobilità. Per i cittadini le ciclabili sono insufficienti e poco sicure, mentre i collegamenti con i trasporti pubblici non sempre efficienti, soprattutto inter quartiere. L’altro punto critico riguarda invece la valorizzazione architettonica di alcuni edifici considerati tipici della zona (i classici con i mattoni rossi vista). Infine, molti abitanti percepiscono la mancanza di ‘vita notturna’. Pochi sono infatti i locali che restano aperti fino a tardi la sera”.
Il progetto We are Savena è durato due mesi, lavorando sul senso di comunità e di appartenenza al territorio. Un primo passo per creare un “Noi” collettivo che possa vivere e valorizzare al meglio il quartiere.
Su Spotify c’è la playlist We are Savena, realizzata con le risposte dei cittadini. Buon ascolto!
Questo il video riassuntivo dei risultati del sondaggio.
Dopo due mesi di lavoro, in cui abbiamo raccolto le opinioni di quasi 350 abitanti del Quartiere Savena, con interviste, questionari online e cartoline, ecco un meraviglioso video che riassume tutto ciò che VOI ci avete raccontato sul VOSTRO Quartiere!Nel video c'è tutto, ma proprio tutto!I Palazzoni di via Torino, la Biblioteca Natalia Ginzburg, l'Old Bridge Pub, i Warriors Bologna, la Tper Spa con il 27, i DiscoBolo Ultimate Frisbee Pontevecchio Bologna (Polisportiva Pontevecchio Bologna), la APD Pontevecchio Calcio Bologna, la Pontevecchio Bologna Volley, il Centro Commerciale San Ruffillo, il Centro Commerciale Gallia e tanto tanto altro!Il video è realizzato da Paopart Production col il sostegno del Comune di Bologna Rete Civica Iperbole – Quartiere Savena e in collaborazione con Instabile Portazza – Community Creative Hub, Arci Bologna, Senza il Banco, La Cava delle Arti, Tempo e Diaframma – Fotografia e Scuola Louis Jouvet.Buona visione!
Pubblicato da We are savena su Sabato 15 dicembre 2018
Appuntamento sabato 15 dicembre per l’evento conclusivo e inclusivo di We are Savena, il progetto sostenuto dal Quartiere per ragionare con gli abitanti dell’identità del Savena. Saranno presentati i risultati dei 189 questionari compilati online e delle cento cartoline raccolte sulla percezione che i cittadini hanno dei luoghi in cui vivono.
Il progetto rientra negli interventi e nelle attività per la cura del territorio e della comunità 2018 del Quartiere Savena ed è promosso dall’Associazione Pro.Muovo in collaborazione con la cooperativa sociale Camelot.
La giornata di sabato sarà lunga e intensa. Partirà alle 10 da INstabile Portazza, in via Pieve di Cadore 3, dove i partecipanti saranno divisi in gruppi che gireranno fino alle 13 per realizzare stencil nei luoghi più significativi emersi dall’indagine, riproducendo frasi raccolte tra gli abitanti. Gli stencil sono eco-sostenibili e temporanei, si laveranno con le prime piogge. Chi vuole partecipare deve iscriversi qui.
Il pomeriggio alle 17 si torna a INstabile, dove l’evento proseguirà fino alle 22.
Verranno presentati i risultati dell’indagine, poi la Fraternal Compagnia, a partire dalle ore 18, si esibirà in due brevi reading tratti dai dati raccolti. Nelle sale di Instabile saranno esposte le fotografie raccolte grazie al Savena Contest , concorso fotografico realizzato da Tempo e Diafamma.
A chiudere, gli auguri di Natale e l’estrazione dei premi della lotteria, il tutto con il sottofondo musicale a cura dei residenti del quartiere, la playlist è emersa infatti dai questionari on-line.
Ognuno, se vuole, può portare qualcosa da mangiare, si condividerà tutto, in coerente spirito comunitario…
Ecco alcune delle foto che partecipano al contest
Elio Tedeschi – I borghi dei gessaioli San Ruffilo
Autore ElioTedeschi – Villa Mazzacurati
Cristina Ferri – Gli orti al Savena
Cristina Ferri – Lungo Savena
Cristina Ferri – Luoghi di incontro alla Due Madonne
Quale colore assoceresti al Quartiere Savena? Se fosse una persona, quanti anni gli daresti? Perché vivi al Savena? Cosa cambieresti?
Queste sono solo alcune domande del questionario realizzato dal progetto We Are Savena, rivolto a tutti i cittadini del quartiere. Andare alla ricerca dell’identità del territorio in cui si vive per costruire un percorso di appartenenza comune è l’obiettivo finale di questo lavoro che rientra negli interventi e nelle attività per la cura del territorio e della comunità 2018 del Quartiere Savena, promosso dall’Associazione Pro.Muovo in collaborazione con la cooperativa sociale Camelot.
We Are Savena vuole favorire la creazione di relazioni all’interno della comunità e promuovere la condivisione di legami tra chi abita in una zona particolare della città, ma allo stesso tempo vuole essere un contenitore di significati in cui raccontare e raccontarsi. Il progetto prevede diverse azioni: un questionario online, delle interviste in strada, la diffusione di cartoline informative nei luoghi più frequentati del quartiere e un concorso fotografico, il Savena Contest , realizzato da Tempo e Diafamma. Sono previsti inoltre dei laboratori con le associazioni del quartiere.
Al termine dell’analisi del sondaggio, i risultati verranno restituiti con modalità e strumenti diversi: un classico report riassuntivo, un breve video, una playlist su Spotify, degli stencil temporanei sui marciapiedi, la diffusione delle foto, una festa.
Per chi volesse saperne di più nella sede del Quartiere in via Faenza 4, giovedì 15 novembre dalle 18.30 alle 21.30, si terrà un workshop/laboratorio sull’identità locale con le associazioni del territorio.
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