Il sonno della casa

Un nuovo spettacolo in scena a Salus Space, frutto del laboratorio teatrale cominciato nell’autunno del 2022, curato dai Cantieri Meticci, proprio in via Malvezza.

L’appuntamento, per domenica 21 maggio alle 19, è con Il sonno della casa – liberamente tratto da “Fatti vivo” di Chandra Livia Candiani. Nessuno è attore professionista, tra i partecipanti la giovane abitante di Salus, Sonia, e poi persone di provenienze e origini diverse.

Regia di Anna Luigia Autiero e Mohamed Amine Bour
Assistente alla regia: Matilde Farinella
Musiche: Jacopo Santoro
In scena: Mohamed Amine Bour, Marco Cottignoli, Matteo Crepaldi, Elena Iotti, Joumana Maana, Sonia Samra, Elisabeth Sowa, Michele Zappa

Una bambina è sola nel «sonno della casa» ad affrontare il silenzio, per lei certi luoghi e oggetti si svegliano, prendono voce, si presentano.
Un incantesimo li attraversa che ci guida a riscoprire la loro esistenza quotidiana, ciascuna realtà oggettiva è in lei, è parte di lei, è attraversata e come ridisegnata dal suo passaggio.
E lei non è più sola, è grande e fragile, ha paura e combatte la paura, non sa da dove le venga il coraggio, ma sa che in qualsiasi giorno deve esercitarlo, affinarlo, renderlo preciso come un pugno sferrato in faccia al male.
La casa è il primo spazio più interiore di noi, dove «quelli che entrano, non usciranno uguali».
Qui la bambina non è corpo bensì soffio vitale, figura viva ed eterea, il suo io parla tramite gli oggetti della casa, in una manifesta e armonica polifonia.
La bambina imprescindibile dalla sua fanciullezza vaga disturbata da mancanze e paure da cui gli oggetti non sanno proteggerla ma solo accoglierla.
Di scena in scena, la bambina si muove lottando, in «confidente intimità», contro se stessa, contro la «sveltezza del tempo», contro le difficoltà della vita, restituendoci altresì la suggestione di «un attimo in cui le cose sembra stiano per dirci il loro segreto».
Facendosi memoria, ci ricorda che siamo «poco poco e tutto tutto, insomma un secchio d’acqua e il sale. E il mare».