Ecco il nuovo bando per assegnare 15 appartamenti a Salus Space

Casa_Salus

Il Comune di Bologna ha pubblicato il bando per l’assegnazione di 15 appartamenti a Salus Space. Ecco il comunicato stampa di presentazione:

È stato pubblicato il bando per l’assegnazione di 15 appartamenti nel complesso residenziale di Salus Space, il nuovo spazio aperto alla comunità in via Malvezza 2/2, nel quartiere Savena.

Gli appartamenti, di cui 10 bilocali e 5 trilocali, verranno assegnati nell’ambito di una residenza collaborativa inclusiva, attraverso la sottoscrizione della Carta dei Valori, delle Regole generali di convivenza collaborativa e del Patto di convivenza collaborativa.

Oltre alle abitazioni private, le abitanti e gli abitanti avranno accesso a numerosi servizi situati all’interno del complesso, quali orti e aree verdi, laboratori artistici, corsi di formazione, un’area di ristoro e numerosi spazi comuni pensati per il benessere delle persone residenti nello spazio e di tutta la cittadinanza.

Il bando è online a questo link: https://www.comune.bologna.it/bandi/manifestazioni-interesse-coabitazione-collaborativa-salus-space

Qui trovate una sintesi del bando

Venerdì 31 gennaio alle ore 17 presso Salus Space si terrà una presentazione pubblica del bando alla cittadinanza.

Salus Space è nato dalla riqualificazione dell’area della ex Villa Salus attraverso la realizzazione di un progetto sostenuto dall’Unione Europea, concepito e realizzato dal Comune di Bologna attraverso il coinvolgimento attivo di una pluralità di soggetti pubblici e privati.

La gestione sperimentale di Salus Space ha visto la configurazione di un servizio pubblico locale innovativo di accoglienza di rifugiati in un contesto di abitazioni collaborative. Oltre al servizio abitativo, a Salus Space sono presenti altre attività economiche che hanno la funzione di corroborare la sostenibilità economica del progetto e di offrire, attraverso il lavoro, ulteriori occasioni di inclusione.


Un nuovo progetto di distretto sociale e solidale

Salus Space prosegue la sua esperienza, rilanciando con un nuovo progetto e un nuovo raggruppamento di gestori.

Accanto a Eta Beta (capofila anche questa volta) e Cantieri Meticci, che hanno alle spalle l’esperienza dei 4 anni di vita di Salus, c’è l’ingresso di Open Group, già nel gruppo della co-progettazione europea e poi gestore del servizio di community management e comunicazione dal 2021 al 2023.  A questi si aggiunge Ars, Associazione per la Ricerca Sociale, soggetto del terzo settore legato a IRS, Istituto per la Ricerca Sociale, che ha accompagnato il progetto sin dai suoi albori.

Agli elementi che già caratterizzano il progetto, l’amministrazione condivisa, l’abitare collaborativo basato su un mix sociale plurale, l’integrazione tra servizi abitativi, lavorativi, culturali e sociali, l’attenzione alla sostenibilità ambientale ed economica, si aggiunge l’ambizione di essere il perno di un vero e proprio  distretto solidale di prossimità, che sappia far tesoro della collaborazione, delle competenze e della passione  dei soggetti che vivono e operano sul territorio per contribuire alla costruzione di un’idea trasversale di centralità urbana, aperta a cittadini e cittadine del territorio e non solo.

Le novità del progetto

La nuova convenzione prevede un affidamento da parte del Comune di Bologna più lungo rispetto al passato, tre anni più altri sei, permettendo un respiro progettuale più ampio. Dal quarto anno Salus Space dovrà essere completamente autonoma dal punto di vista della sostenibilità economica, una sfida complessa che si dispiega attraverso due direttive: l’ampliamento delle attività già presenti e l’avvio di nuovi filoni di impresa.

Open Group metterà in campo la sua esperienza nell’area educativa, in particolare sviluppando offerte per bambine e bambini e le loro famiglie. Il suo apporto sarà importante anche nelle attività formative, andando a collaborare strettamente con Ars, che già ora dà vita al programma culturale del Centro Studi. Tra i temi centrali della riflessione che si andrà a sviluppare quello dell’Abitare collaborativo e dell’Amministrazione condivisa.

Gli orti, e la vendita dei prodotti, saranno ampliati, potendo contare sulle sinergie con l’area agricola di Casa Gianni, comunità terapeutica gestita da Open Group, confinante con la via Malvezza.

La stagione culturale verrà estesa, e Cantieri Meticci porterà nella piazza di Salus le sue produzioni che coinvolgeranno artisti polacchi e ucraini per proseguire la riflessione sulle frontiere e le ferite che attraversano un’Europa in guerra.
Cantieri Meticci proporrà in collaborazione con UNIBO un corso di alta formazione in “Mediazione artistica in contesti interculturali”.

Abitare collaborando

Il nuovo progetto ha raccolto gli stimoli che sono arrivati dagli abitanti, attraverso una serie di assemblee tenute nel 2024, perchè la comunità potesse essere più protagonista. Sono nate quattro aree che saranno coordinate dagli abitanti stessi, per progettare e realizzare azioni che si intrecceranno a Salus Space: area sostenibilità ambientale, culturale, abitare verde e pulizie.
In un rapporto di collaborazione con i gestori, attraverso incontri periodici e riunioni di coordinamento, le attività si dispiegheranno andando a completare le progettualità concretizzate dai gestori. Sono confermate le figure dei Rappresentanti degli abitanti, due persone elette dalla Comunità per facilitare e velocizzare il flusso comunicativo tra tutti i soggetti in campo.

Elemento di forte sperimentazione, in questo contesto di welfare generativo, è la creazione di un Fondo di Garanzia che interviene nei casi di morosità incolpevole. Verrà istituito con i versamenti mensili degli abitanti che dovranno essere corrisposti unitamente al contributo per la coabitazione. I gestori verseranno nel Fondo ulteriori risorse proprie per un importo pari alla somma di tutti i versamenti degli abitanti. Il Fondo di Garanzia sarà gestito dalla Cabina di Regia insieme ai Rappresentanti degli abitanti.


Danzando con Incontriamoci a Salus

L’associazione Incontriamoci a Salus lancia un laboratorio gratuito di danza comunitaria per adulti.

Il primo incontro si terrà mercoledì 26 febbraio, dalle ore 18 alle ore 19 nella sala del centro studi di Salus Space, in via Malvezza 2/2.

Gli incontri proseguiranno fino a maggio, non occorre esperienza, non c’è limite d’età, basta indossare vestiti comodi e avere ai piedi dei calzini.

Per info e iscrizioni:
WhatsApp: 338 2869 055, incontriamociasalus@gmail.com

Foto di Marko Blažević su Unsplash


RiViva la Primavera!

Libri, abiti, scarpe, piccoli oggetti: il nostro mercatino dell’usato torna, con la primavera, a Salus Space sabato 1 marzo 2025.
Dalle 10 alle 15 puoi venire a cercare l’affare del mese o una preziosa piccola cosa di cui non puoi fare a meno…

Ma puoi anche decidere di essere tu a portare ciò che non ti serve più ma potrà avere nuova vita con qualcun altro…
Lo spazio è gratuito!

Nello stesso giorno potrai partecipare ad un laboratorio gratuito dedicato alle proteine alternative, organizzato dall’Università di Bologna.

Ti aspetta anche la Locanda Salus per pranzo, cena e aperitivo, con le sue specialità.

In caso di maltempo il mercato sarà sospeso.

dove:
Salus Space, via Malvezza 2/2 BO (zona Due Madonne), bus 25 e 14.

per info e prenotazioni:  
mercato@saluspace.eu
WhatsApp 3927330060


Nuovo appuntamento con le proteine alternative

Proteine alternative, di che cosa si tratta? Salus Space ospita un nuovo laboratorio, sabato 1 marzo 2025 (tra le ore 10.30 e le ore 12.30), dedicato a queste nuove proposte alimentari sostenibili che hanno bisogno di essere maggiormente conosciute. L’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari all’interno del progetto europeo Like a pro, organizza l’incontro e desidera coinvolgere nel percorso cittadine e cittadini.

Sarà un’occasione per esplorare ancora più in dettaglio le nuove frontiere dei prodotti alimentari a base di proteine alternative. Partendo dall’esperienza del primo e del secondo workshop, si svilupperanno nuove considerazioni su questi prodotti innovativi. In particolare, durante questo workshop verrà esplorato l’impatto del design degli ambienti alimentari sui comportamenti dei consumatori, sarà analizzato  come strumenti pratici legati al comportamento possano influenzare le scelte dei consumatori, e approfondita la percezione e l’utilizzo delle etichette da parte dei consumatori.

Interverrà la professoressa Danesi, docente di Scienza dell’alimentazione dell’Università di Bologna, che condurrà un confronto e dialogo sul profilo nutrizionale dei prodotti a base di proteine alternative.

L’obiettivo del progetto è promuovere un futuro alimentare più sano e sostenibile per le nostre comunità.

Gli appuntamenti precedenti:

https://saluspace.eu/event/laboratorio-sulle-proteine-alternative/

https://saluspace.eu/proteine-alternative-come-e-andata/

Laboratorio sulle proteine alternative – Saluspace 2.0

Unibo presenta l’iniziativa di sabato 1 marzo:

Per costruire il futuro dell’alimentazione, è necessario dare nuovo valore al modo in cui consumiamo il cibo, valorizzando le risorse locali e favorendo l’innovazione alimentare. Negli ultimi anni, nuovi prodotti basati su proteine alternative sono presenti sul mercato. Tuttavia, l’interesse e la curiosità delle cittadine e dei cittadini verso questi prodotti incontrano alcuni ostacoli, come la mancanza di informazioni, l’offerta a volte limitata e il sapore non sempre adeguato alle preferenze dei consumatori. Le proteine alternative, derivate da fonti vegetali, microbiche, insettivore, oceaniche e fungine, sono già parte integrante delle diete di molte persone a livello globale. L’inserimento di proteine alternative nella dieta può contribuire a diversificare le fonti proteiche e nello stesso tempo produrre benefici ambientali.  La crescente consapevolezza ambientale e il desiderio di adottare uno stile di vita più sano stanno spingendo sempre più persone a considerare e adottare le proteine alternative come parte integrante della loro alimentazione quotidiana.

Il progetto europeo Like a pro, finanziato dall’Unione Europea, si propone di identificare le problematiche che coinvolgono produttori e potenziali consumatori di prodotti basati su proteine alternative, al fine di sviluppare soluzioni innovative così da garantire uno sviluppo alimentare condiviso e più sostenibile.

Like a pro coinvolge 11 nazioni europee e l’Università di Bologna – Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agro-Alimentari è impegnata a realizzare quattro laboratori nell’arco di un anno per raccogliere le opinioni dei cittadini e offrire uno spazio di creazione condivisa finalizzata a plasmare il futuro dell’alimentazione. In particolare, l’obiettivo dei laboratori è esplorare l’inserimento delle proteine alternative in diversi contesti alimentari, dai supermercati ai ristoranti, dalle mense ai mercati.

La partecipazione attiva e lo scambio di idee sono elementi fondamentali che assicurano l’efficacia delle nuove strategie di sviluppo, allineandole ai bisogni e ai desideri di tutte e tutti noi.

Vi aspettiamo il giorno 1 marzo a Salus Space alle 10.30 per il terzo laboratorio, seguito da un rinfresco offerto dall’Università di Bologna!

Per informazioni e iscrizioni:

https://www.eventbrite.it/e/1204663794839?aff=oddtdtcreator


Nuovo progetto, nuova Ats, stessi valori e obiettivi

Mimmo_Lucano

A partire dal 1 gennaio 2025, a guidare Salus Space, attraverso una gestione condivisa con il Comune di Bologna, è una nuova Ats, che ha forti elementi di continuità con la precedente, ma ne ha anche di novità, rendendo il progetto complessivo più ambizioso.

L’Ats si è aggiudicata la gestione dopo aver risposto ad un avviso pubblico del Comune, con cui ha poi intrapreso un percorso di coprogettazione, costituito da tre incontri che si sono chiusi il 21 novembre, al termine del quale ha presentato un nuovo progetto, arricchito dai contributi emersi nel corso della progettazione condivisa.

Ecco la composizione dell’Ats:

Eta Beta coop sociale, capofila, continua a svolgere il ruolo di coordinamento, mantenendo i rapporti con la pubblica amministrazione e con la comunità degli abitanti. E’ una cooperativa sociale A+B, nata nel 1992 sotto forma di associazione di artisti impegnati nella ricerca e nella sperimentazione di materiali, con un’attenzione particolare al sociale.
Collabora con enti pubblici e privati per progetti che favoriscono opportunità di socializzazione e inclusione sociale, rivolgendosi principalmente a persone in situazioni di fragilità e marginalità sociale. Mantenendo al centro il lavoro come strumento essenziale per la dignità della persona, Eta Beta sviluppa i suoi progetti in tre settori: educazione, salute, sostenibilità ambientale.

Open Group è una cooperativa sociale composta da circa 1.000 lavoratrici e lavoratori, di cui 500 socie e soci. È attiva a Bologna, in altre città dell’Emilia-Romagna e anche in Veneto e nelle Marche. Gestisce diversi servizi: per persone con fragilità, servizi per l’infanzia, servizi socioeducativi e di gestione dei patrimoni culturali (musei, archivi, biblioteche).  
Fanno parte del gruppo societario le controllate Be Open (agenzia di comunicazione), Open Immobiliare (gestione del patrimonio immobiliare di Open Group), Ada (consulenza business intelligence) e le partecipate Publics (impresa culturale e creativa) e Open Event (gestione di DumBO e organizzazione di eventi).
L’approccio di Open Group pone un’attenzione particolare all’impatto sul territorio e sulle comunità in cui opera: la sostenibilità e i goal dell’Agenda ONU 2030 sono l’orizzonte di riferimento. 

Cantieri Meticci è un collettivo di artisti provenienti da oltre venti Paesi del mondo. A Bologna porta avanti laboratori che mescolano arti e persone diversissime. La compagnia nasce nel 2014 per iniziativa del regista e drammaturgo Pietro Floridia, dopo una lunga esperienza nella Compagnia dei Rifugiati del Teatro dell’Argine di San Lazzaro di Savena.
Ha trasformato Salus Space in un luogo di produzione culturale partecipata, ha ideato e realizzato tre stagioni culturali ricche di eventi e dense di contenuti.

L’Associazione per la Ricerca Sociale ets (ARS), fondata nel 2001, è un’Associazione riconosciuta con finalità di solidarietà sociale, allo scopo di ampliare la conoscenza di questioni di interesse sociale non adeguatamente affrontate dalla ricerca accademica e applicata.
L’oggetto dell’Associazione consiste nella promozione della cultura, nell’attività di formazione, nell’attività editoriale, nella ricerca scientifica di particolare interesse sociale. Tra gli ambiti tematici di riferimento, le politiche sociali, quelle economiche e del lavoro.


Salus Space 4 anni dopo. Quello che abbiamo imparato

A gennaio 2025 sono trascorsi quattro anni dall’inaugurazione di Salus. Un taglio del nastro in pieno Covid, con gli abitanti selezionati dal primo bando che si erano conosciuti solo via schermo.
Da allora abbiamo fatto esperienza insieme su tutto e le persone sono state protagoniste di un processo di sperimentazione che non si è mai fermato. Protagoniste nel senso pieno, cioè hanno riflettuto, costruito, dialogato, discusso, fatto, provato, immaginato, qualche volta rischiato. Ognuna nel suo ruolo, ridefinito nel tempo e nell’azione: gli abitanti, i gestori, chi per il Quartiere e per il Comune ha reso concreta l’idea per poi seguirla nella sua realizzazione.

Abbiamo voluto fissare i frutti di ciò che abbiamo imparato, ci sembra un apporto prezioso per tutte le esperienze di Abitare condiviso che stanno nascendo in Italia e non solo, ognuna con la propria storia, i propri bisogni e la propria identità futura.
Così come siamo curiosi e interessati ad ogni altra esperienza, pensiamo che gli elementi costitutivi di Salus Space, che siamo riusciti a mettere a fuoco nel tempo, possano essere una sollecitazione e uno spunto positivo e stimolante.

Vi lasciamo alla sintesi del lavoro di quattro anni di gestione, messa a punto dall’Associazione Temporanea di Scopo che ha lavorato insieme tra il 2021 e il 2024:
Salus Space. Un laboratorio di condivisione e inclusione


Riunione dell’associazione Incontriamoci a Salus

Se il nostro progetto ti interessa e ne condividi i valori, ti aspettiamo giovedì 16 gennaio alle ore 18, nel Centro studi di Salus Space. Ci sarà un incontro aperto alle socie e ai soci dell’Associazione Incontriamoci a Salus, ma anche a tutti i cittadini interessati, per organizzare le attività del 2025.

L’associazione vuole aumentare le sinergie tra Salus e il quartiere, ma anche tra Salus e la città.
I principi che la ispirano sono gli stessi che hanno ispirato la Carta dei Valori di Salus: accoglienza, rispetto, inclusività, pluralismo, partecipazione attiva, solidarietà, mutuo aiuto e sostenibilità.


FOSTER: un progetto per favorire la partecipazione

Quali saranno i futuri bisogni socio-economici che nasceranno dai cambiamenti climatici, come saper co-progettare soluzioni?

Da gennaio in programma a Salus Space una serie di eventi, organizzati da IRS – Istituto per la Ricerca Sociale, che coinvolgeranno cittadini, enti del terzo settore ed enti istituzionali nell’ambito delle attività di FOSTER – Future Oriented Solutions Towards Environmental Resilience.

Il progetto europeo, finanziato dal Programma CERV, mira a favorire lo sviluppo di governance partecipative che possano affrontare in modo efficace e inclusivo le future sfide ambientali a livello locale, promuovendo strategie di previsione tramite la creazione di scenari condivisi e una gestione preventiva dei fenomeni legati ai cambiamenti climatici.

Cittadini, organizzazioni del terzo settore e altri stakeholder chiave a livello locale acquisiranno competenze per prevedere e analizzare i futuri bisogni socio-economici derivanti dai cambiamenti climatici a livello locale, co-progetteranno soluzioni con i rappresentanti della comunità sia a livello pubblico che privato e parteciperanno a network per condividere buone  pratiche, materiali e ampliare il dibattito sulla governance ambientale.

IRS è partner del progetto FOSTER insieme a ALDA – European Association for Local Democracy (capofila), Asociatia Municipiilor din Romania: AMR, Comparative Research Network EV (CRN), Conseil des Communes et Régions d’Europe (CCRE), Foster Europe – Foundation for strong European Regions, IASIS, UBBSLA – Union of Bulgarian Black Sea Local Authorities.

Nei prossimi mesi pubblicheremo il calendario degli incontri.