Le persone arrivano alla spicciolata, la sala Martelli del Quartiere Savena si riempie piano piano e si scalda: ci sono i partner del progetto, i ragazzi dei corsi di formazione avviati in autunno, i cittadini dei due gruppi partecipati (valutatori e redattori), alcuni abitanti del territorio…
Il 19 dicembre 2019 è stata una data importante per Salus Space, la comunità ha incominciato a lavorare insieme.
In apertura ci sono stati i saluti della Presidente del Quartiere Savena Marzia Benassi e di Dino Cocchianella, Direttore del Quartiere. Da Inti Bertocchi, che per il Comune di Bologna coordina il progetto, sono arrivate le novità sul cantiere. Tre i cantieri attivi contemporaneamente in via Malvezza: per la palazzina abitativa, per il futuro Centro studi (ex iperbarica) e per le tre strutture temporanee che ospiteranno i laboratori e il bar. Dovrebbero chiudersi tutti per la fine di maggio del 2020.
Gli aggiornamenti sul cantiere e sull’importanza della partecipazione da parte dei cittadini in questa intervista a Inti Bertocchi, coordinatore del progetto per il Comune di Bologna.
Poi la parte più densa del pomeriggio: Luana Redaliè, di ASP Città di Bologna, ha ricordato il percorso partecipato che, a partire dall’estate, ha portato alla stesura della bozza di Carta dei Valori e del Regolamento di Comunità, documenti importanti per la futura Salus Space. Il laboratorio di Comunità si è svolto, a tappe, in alcuni centri di accoglienza di Bologna, a Porto15 (cohousing pubblico coordinato da ASP), al Centro Zonarelli e alla Parrocchia Nostra Signora della Fiducia, di piazza Lambrakis, per riflettere insieme su come vivere al meglio insieme e collaborare in vista di obiettivi comuni, per porre le basi della nascita di Salus Space.
Le due bozze sono state il punto di partenza, su cui hanno lavorato tre gruppi che hanno ragionato e si sono confrontati proponendo correzioni, ampliamenti, sottolineature dei testi. Un passo importante verso la futura Salus Space, che sta cominciando a diventare realtà.