Ascolta i grandi della letteratura – 10
“La Figlia del Capitano” di Puskin. È di questo che scrive questa volta Giovanna Lima, curatrice dei pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne
“La Figlia del Capitano” di Puskin. È di questo che scrive questa volta Giovanna Lima, curatrice dei pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne
Giovanna Lima dedica la sua recensione a “La Figlia del Capitano” di Aleksander S. Puskin
Le proposte precedenti: “Le Notti Bianche” di Fedor M. Dostoevskij,“Corto viaggio sentimentale” di Italo Svevo, “Bartleby lo scrivano” di Herman Melville, “Favola di Amore e Psiche” di Lucio Apuleio, “Candide o l’ottimismo” di Voltaire, “Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde” di Stevenson, “Il segreto del Bosco Vecchio” di Buzzati, “Pierre e Jean” di Guy de Maupassant e “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello.
Giovanna Lima è una delle animatrici dei pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne.
I grandi della letteratura classica antica e moderna parlano alla nostra mente… Ascoltiamoli!
Titolo: “La Figlia del Capitano”
Autore: Aleksander Sergeevic Puskin (1799- 1837). Visse fin da giovanissimo a contatto con gli uomini più rappresentativi di lettere, arti e musica. Frequentò anche pensatori, attenti alle sorti della Russia, che si associarono come gruppi letterari. Puskin scrisse molto su personaggi della storia russa senza mai prendere posizione ideologica; le idee di libertà che maturavano in lui lo fecero cadere però in sospetto e dovette allontanarsi da Mosca. La vita di Puskin tormentata dal sospetto e dall’invidia si concluse con un duello: mandò una lettera offensiva ad un barone accusandolo di tener mano alle tresche del figlioccio che gli insidiava la moglie. Ci fu il duello e Puskin, mortalmente ferito, morì due giorni dopo. Poeta nazionale, dice Dostoevskij, assurse a poeta universale.
Trama ragionata: Opera a sfondo storico. Nel libro “La figlia del Capitano” si sviluppa in particolare un tema che è il conflitto generazionale fra i nobili di Caterina imperatrice di Russia nel 700 (al tempo dell’illuminismo uno dei più significativi esempi di dispotismo illuminato) e la generazione di Puskin. Questo conflitto storico-edipico affiora in un sogno: il timore della punizione, per aver disobbedito agli ordini del padre, inconsciamente rimosso facendo morire il padre. “La figlia del Capitano”sfugge a classificazioni precise; non vi è infatti il concetti di un popolo che evolve nella storia la sua coscienza e quindi non è completamente storico; ha una struttura fiabesca ma non è una fiaba. E’ un racconto narrato con un linguaggio grandioso per la sua semplicità
“Le Notti Bianche” Dostoevskij. È di questo che scrive questa volta Giovanna Lima, curatrice dei pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne
Giovanna Lima dedica la sua recensione a “Le Notti Bianche” di Fedor M. Dostoevskij.
Le proposte precedenti: “Corto viaggio sentimentale” di Italo Svevo, “Bartleby lo scrivano” di Herman Melville, “Favola di Amore e Psiche” di Lucio Apuleio, “Candide o l’ottimismo” di Voltaire, “Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde” di Stevenson, “Il segreto del Bosco Vecchio” di Buzzati, “Pierre e Jean” di Guy de Maupassant e “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello.
Giovanna Lima è una delle animatrici dei pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne.
I grandi della letteratura classica antica e moderna parlano alla nostra mente… Ascoltiamoli!
Titolo: “Le Notti Bianche”
Autore: Fedor M. Dostoevskij (1821-1881). Dostoevskij fu interprete del Romanticismo, movimento letterario tra la fine del 700 e l’800 in cui le nuove parole d’ordine furono Sentimento, Fantasia, Nostalgia al posto di Ragione e Sapere basi dell’Illuminismo del 700. Fra i grandi dell’800 in cui appare più doloroso il senso della vita, combattuta fra le piccole cose quotidiane il dramma che agita le coscienze, c’è Dostoevskij. I personaggi dei suoi romanzi sono perseguitati dalla loro intensità e complessità spirituale. Vivono da giganti il desiderio di una pienezza e di una felicità realizzati, forse, solo nel sogno.
Trama ragionata: Il Protagonista è un sognatore che si distanzia dalle cose del mondo, sentite come ingannevoli, a cui rimane però legato con la fantasia. I sogni ad occhi aperti nelle notti pietroburghesi sono un canale di fruizione della realtà, un filtro attraverso cui far passare come ideazione il mondo esterno. I personaggi sono immersi nella solitudine della notte e della vita. Aristotele diceva che l’uomo è un animale chiamato a vivere in un tessuto sociale; pubblico e privato però, la polis e la propria stanza da letto, sono due aspetti entrambi autentici del vivere umano. E il sognatore una notte incontra una fanciulla……è sogno o realtà?
Italo Svevo e il suo “Corto viaggio sentimentale”. E’ di questo che scrive questa volta Giovanna Lima, curatrice dei pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne
Giovanna Lima dedica la sua recensione al “Corto viaggio sentimentale” di Italo Svevo.
Le proposte precedenti: Bartleby lo scrivano” di Herman Melville “Favola di Amore e Psiche” di Lucio Apuleio, “Candide o l’ottimismo” di Voltaire, “Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde” di Stevenson, “Il segreto del Bosco Vecchio” di Buzzati, “Pierre e Jean” di Guy de Maupassant e “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello.
Giovanna Lima è una delle animatrici dei pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne.
I grandi della letteratura classica antica e moderna parlano alla nostra mente… Ascoltiamoli!
Titolo: “Corto viaggio sentimentale”
L’autore: Italo Svevo (1861-1928). Nasce come Hector Schmitz a Trieste e diventa lo scrittore in “lingua toscana” con lo pseudonimo di Italo Svevo. La narrativa di Svevo presenta quasi sempre un solo personaggio circondato da un ambiente per lo più borghese. I personaggi del suo narrare vengono definiti psicologicamente: protagonista è la coscienza interiore dell’io narrante che riflette inquietudini dell’autore e il suo interesse per le teorie di Freud.
Trama ragionata: In un breve viaggio di lavoro il signor Aghios, di una certa età, si guarda vivere assaporando per qualche tempo una solitudine che gli permette di trovare ciò che è importante nella sua quotidianità, nei rapporti con la moglie, il figlio e il resto del mondo.
Ecco due nuove iniziative promosse dal Comitato Due Madonne. Giovanna Lima prosegue le “Letture ad alta voce”, giovedì 13 dicembre dalle ore 14,45
Ecco due nuove iniziative promosse dal Comitato Due Madonne.
Giovanna Lima prosegue le “Letture ad alta voce”, giovedì 13 dicembre dalle ore 14,45 alle ore 16,45 presso la saletta della Polisportiva Pontevecchio. Questa volta il testo al centro dell’appuntamento è “Il Canto dell’Amore Trionfante” di Ivan Turgenev. La storia di un amore rifiutato si svolge nella Ferrara del 1500; e la vicenda s’ammanta del velo nero della magia….
La sera di mercoledì 19 dicembre nella sala centrale del condominio Cavedone 2 in via Genova 23/2, Sandra Fiumi e Fausto Carpani racconteranno cantando “Quando i Portici Erano di Legno – Vicende, immagini e suoni da un lontano passato”. Sandra Fiumi per anni ha guidato gli studenti in visita alla PInacoteca di Bologna. Fausto Carpani è un artista, cantastorie, cultore del dialetto e dello spirito bolognese. E’ una delle anime dell’Associazione Culturale “Il Ponte della Bionda”.
Al termine scambio di auguri con panettone e spumante.
Questa volta Giovanna Lima, curatrice dei pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne, ci porta negli Stati Uniti, presentandoci “Bartleby lo scrivano”, di Herman Melville
Questa volta Giovanna Lima ci porta negli Stati Uniti, presentandoci “Bartleby lo scrivano”, di Herman Melville.
Le proposte precedenti: “Favola di Amore e Psiche” di Lucio Apuleio, “Candide o l’ottimismo” di Voltaire, “Lo strano caso del dottor Jekyll e Mr Hyde” di Stevenson, “Il segreto del Bosco Vecchio” di Buzzati, “Pierre e Jean” di Guy de Maupassant e “Il fu Mattia Pascal” di Pirandello.
Giovanna Lima è una delle animatrici dei pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne.
I grandi della letteratura classica antica e moderna parlano alla nostra mente… Ascoltiamoli!
Titolo: “Bartleby lo scrivano”.
L’autore: Herman Melville (1819 – 1891). Herman Melville è uno dei più importanti autori della letteratura nordamericana. Fu scrittore, poeta e critico letterario; famoso nel mondo il suo “Moby Dick”. Prima di essere scrittore fu marinaio e la passione per l’avventura lo portò alla ricerca di luoghi lontani e sconosciuti. Nel romanzo d’avventura innesta la ricerca di sé mettendo in evidenza l’ambiguità della realtà ed il difficile contrasto tra vita reale e vita ideale.
Trama ragionata: Un avvocato racconta la storia di Bartleby impiegato nel suo studio di Wall Street come scrivano insieme ad altri scrivani. Siamo nel centro della finanza americana; il lavoro è tanto e servono tutti. Nello studio ognuno ha il suo ruolo, ognuno sa cosa deve fare per far funzionare la grande macchina. E poi c’è Bartleby, presenza passiva e immutabilmente diversa, solo con se stesso.
L’uomo è uno zòon politikòn, un animale sociale, diceva Aristotele, chiamato cioè a vivere in un tessuto intersoggettivo e lo strumento per avviare la comunicazione è la parola. Bartleby ha ridotto all’essenziale la comunicazione che per lui passa attraverso la frase ripetitiva “Avrei preferenza di no”.
Andiamo nel II secolo dopo Cristo con la nuova proposta di Giovanna Lima, che ci presenta la “Favola di Amore e Psiche”, scritta da Lucio Apuleio
Andiamo nel II secolo dopo Cristo con la nuova proposta di Giovanna Lima, che ci presenta la “Favola di Amore e Psiche”, scritta da Lucio Apuleio. E’ la sesta proposta curata da una delle animatrici dei pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne. Il primo articolo è stato dedicato a Pirandello, il secondo a Guy De Maupassant, il terzo a Dino Buzzati, il quarto a Stevenson, il quinto a Voltaire.
I grandi della letteratura classica antica e moderna parlano alla nostra mente… Ascoltiamoli!
Titolo: “Favola di Amore e Psiche”
L’autore: Lucio Apuleio nato in Numidia (l’attuale Algeria) intorno al 125 d.c. e morto intorno 170 d.c. Studiò a Cartagine e si perfezionò a Roma
e ad Atene. Fu uno dei più originali prosatori latini. Alternante la sua personalità di scrittore tra la magia che lega l’uomo al divino e la filosofia
platonica. Suo capolavoro “le Metamorfosi” in 11 libri in cui è inserita la “Favola di Amore e Psiche”.
Trama: Psiche è una principessa tanto bella da generare invidia in Venere che incarica suo figlio Eros di colpirla con una freccia e farla innamorare di un mostro. Eros però colpisce per errore se stesso e s’innamora perdutamente di Psiche; la rinchiude in un castello magico dove si amano sempre nel buio perché lei non deve vedere mai il volto del dio.
Le sorelle di Psiche insinuano in lei il dubbio che il suo amante sia un mostro e la fanciulla, con una lampada ad olio, illumina Eros mentre dorme; ma una goccia cade sul suo corpo. Eros si sveglia, si arrabbia e l’abbandona. Disperazione di Psiche che Venere sottopone a diverse e difficili prove. Guarita la bruciatura però Eros torna e porta la fanciulla sull’Olimpo dove Giove le dona l’immortalità così potrà essere sempre vicina al suo divino amore.
Trama ragionata: Eros esprime la passionalità maschile che pone l’interesse nella passionalità intensa che seduce, corteggia e a volte inganna;
Psiche è la passionalità femminile legata al vedere se stessa nel desiderio del suo amante; Venere onnipotente e gelosa dea immortale, mai uscita dalla contemplazione di sé, emblema di una femminilità idealizzata contro quella di Psiche femminilità vissuta. Le due sorelle di Psiche non sono così belle ma sono già spose, e quindi donne nella tacita mediocrità.
Ecco la quinta proposta a firma Giovanna Lima, cittadina che anima i pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne: “Candide o l’ottimismo”, testo pubblicato da Voltaire nel 1758
Torna la nostra rubrica curata da Giovanna Lima, con “Candide o l’ottimismo”, testo pubblicato da Voltaire nel 1758. E’ la quinta proposta curata da una delle animatrici dei pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne. Il primo articolo è stato dedicato a Pirandello, il secondo a Guy De Maupassant, il terzo a Dino Buzzati il quarto a Stevenson.
I grandi della letteratura classica antica e moderna parlano alla nostra mente… Ascoltiamoli!
Titolo: “Candide (Candido) o l’ottimismo”
L’autore: Francoise Marie Arouet = Voltaire (1694-1778)
Testo: Gli atteggiamenti dell’Illuminismo trovano nell’autore il loro equilibrio e la loro espressione più geniale. Caratteristica dell’Illuminismo è una spiccata fede nei lumi della Ragione che avrebbe distrutto ogni oscurità del passato e aperto la via al progresso e alla felicità. Ma per Voltaire la natura è un orologio perfetto e ricorre all’idea di un Dio orologiaio necessario al mantenimento dell’ordine sociale: un essere creatore che guida, premia e punisce. In questo contesto pronuncia la famosa frase: “Se Dio non esistesse bisognerebbe inventarlo”.
Trama ragionata del libro: Il Candide è un “Conte philosophique” in cui Voltaire mette alla berlina il detto del filosofo illuminista Leibniz, inguaribilmente ottimista, secondo cui “Il nostro è il migliore dei mondi possibili”. Le disavventure di Candido sono in netta contrapposizione con l’ottimismo leibniziano. Quello che esprime Candido è pessimismo ma non disperazione: non è disperato chi decide di adattarsi alla realtà quotidiana cioè di adottare quella morale che il libro esprime alla fine: “Lavoriamo senza ragionare troppo e questo è l’unico modo per rendere la vita sopportabile”.
di Giovanna Lima
“Si narra che quel giorno un anziano e distinto signore, volendo assistere alla demolizione dell’ex Villa Salus, notò che l’enorme pinza distruttrice era bloccata davanti a un nido di colombe…”
“Si narra che quel giorno un anziano e distinto signore, volendo assistere alla demolizione dell’ex Villa Salus, notò che l’enorme pinza distruttrice era bloccata davanti a un nido di colombe…”.
La demolizione di Villa Salus raccontata dal fotografo Sergio Vegetti è diventata un filmato (Villa Salus, Cronache della demolizione) che sarà proiettato venerdì 28 settembre nel teatro della Chiesa di Nostra Signora della Fiducia, in piazza Lambrakis.
Prima, dello stesso autore, sarà proposto “Algeria 4 ERG – dal mare di sabbia alle arenarie del Tassili”. L’appuntamento, alle 21, è il primo della serie “Viaggi e avventure nel mondo” proposto dal Comitato Due Madonne che riprende la sua programmazione stagionale. L’ingresso è libero.
Ecco gli altri appuntamenti
Venerdì 5 ottobre: Azerbaijan di Giuliano Bandieri, “Russia invernale”
Venerdì 12 ottobre: India del Sud di Bruno Rabboni e Tonino Bulgarelli, “Tamilnadu-Kerala-Karnataka”
Venerdì 19 ottobre: “La mia Africa”, “Crossing”, “Afghanistan – Il corridoio di Wakhan”, “Namibia”, di Natalina Mascherini
Teatro Parrocchiale di Piazza Lambrakis, sotto la Chiesa di Nostra Signora della Fiducia, ore 21
Foto di Sergio Vegetti
Giovanna Lima è una cittadina che da più di 13 anni anima i pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne…
Giovanna Lima è una cittadina che da più di 13 anni anima i pomeriggi di “Lettura ad alta voce” organizzati dal Comitato Due Madonne in una saletta che il Quartiere Savena ha riservato presso la Polisportiva Pontevecchio. A lei abbiamo proposto di collaborare con la Redazione partecipata di Salus Space, con qualche consiglio per la lettura. Ecco la sua prima proposta…
(A proposito… prossimo appuntamento con “Lettura ad alta voce” giovedì 29 marzo dalle 14.45 alle 16.45 alla Polisportiva per leggere insieme “Il giro di vite” di Henry James)
I grandi della letteratura classica antica e moderna parlano alla nostra mente… Ascoltiamoli!
Titolo: “Il fu Mattia Pascal”
L’autore: Luigi Pirandello (1867/1935) premio Nobel 1934
Pirandello ritrae uomini e donne di tutte le condizioni sociali ma in particolare i personaggi si collocano nella vita della borghesia italiana di fine Ottocento.
Il suo scrivere è una ricerca sul problema inquietante dell’individualità una e molteplice; esprime situazioni senza soluzione spesso paradossali, strane, grottesche. Pubblicò novelle, romanzi e opere teatrali.
Trama ragionata del libro
Il nostro IO, quella parte della personalità che si mette in contatto con il mondo, recita un ruolo,o meglio una gamma di ruoli in cui affronta i contro-ruoli degli altri intorno a lui. Questa serie di ruoli dell’IO sono condensati nel NOME che elargisce all’UNO un certificato di esistenza e integrità collocandolo nel mondo secondo le modalità dell’essere (sensazioni, riflessioni, pensiero vivente e produttivo) e dell’avere (possesso di oggetti inanimati e viventi: il mio corpo, la mia casa, mio marito, mia moglie, il mio cane…).
Mattia Pascal viene a sapere del suo suicidio leggendo il giornale e improvvisamente lui non è e non ha più nulla. Ed ecco la possibilità di vivere un’altra vita, di collocarsi nel mondo con una identità, una immagine di sé del tutto nuova. Sarà libertà o “tirannia mascherata da libertà?”.
“Essere E non essere”. Questo è il problema di Mattia Pascal “guardiano di libri” nella biblioteca comunale.
di Giovanna Lima
Riprendono le attività del Comitato Due Madonne, attivo ormai da 18 anni nel quartiere Savena di Bologna. Il primo appuntamento del 2018 è per lunedì
Riprendono le attività del Comitato Due Madonne, attivo ormai da 18 anni nel quartiere Savena di Bologna. Il primo appuntamento del 2018 è per lunedì 22 gennaio, alle ore 21, presso la sala centrale del condominio CA2 di via Genova 23/2 (autobus 7/B ). La storia del Condominio Cavedone2 la trovate qui.
Nell’impossibilità di andare a visitare in gruppo la mostra “Van Gogh, Tra il Grano e il Cielo” a Vicenza, Sandra Fiumi terrà una conferenza straordinaria sulla vita e sulle opere del grande pittore. La serata avrà una funzione propedeutica per tutti coloro che, singolarmente, vorranno visitarla
Mercoledì 31 gennaio, stesso luogo e stessa relatrice, questa volta Sandra Fiumi tratterà il tema “Petronio a Bologna”: Arte e Culto del Santo Patrono.
L’1 febbraio, per la serie di incontri “I giovedì della lettura ad alta voce, con Giovanna Lima”, il libro scelto sarà Isabelle, di André Gide.
Gli incontri, di due ore ciascuna, si svolgono nella saletta della polisportiva Pontevecchio di via Carlo Carli 58, dalle 14.45 alle 16.45.
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