Ti ricordi di Villa Salus?

Nuova iniziativa del gruppo “Angolo della storia”. Sabato 28 settembre, alle 16.30, nella sala convegni del centro studi di Salus Space, verrà presentato il nuovo quaderno di Villa Salus (il 21°). L’incontro, come sempre, è pubblico e aperto a tutti. L’autrice, Alessandra Calanchi, docente di lingua e letteratura americana, scrittrice e videoblogger, offrirà, al termine, un piccolo rinfresco.

La presentazione del libro “I colchici di Villa Salus. Ricordi della clinica del Prof. Scaglietti” di Emanuele Greco:

Alessandra Calanchi da bambina, nei primi anni ’60, fu ricoverata a Villa Salus e operata dal prof. Scaglietti, per correggere una imperfezione congenita. Lei stessa si definisce “Figlia della Talidomide”, come venivano chiamati i bambini, non pochi, che negli anni ’60 nacquero con delle malformazioni (talora gravissime) provocate dagli effetti teratogeni della “talidomide”, una sostanza presente in alcuni farmaci antidolorifici assunti da donne in gravidanza. Il risultato fu, spesso, di neonati con “focomelia”: un termine nato dalla presenza di arti, superiori e inferiori, appena abbozzati. I farmaci in seguito furono ritirati.
Si tratta di avvenimenti oggi quasi dimenticati… Alessandra Calanchi racconta nel libro la sua vita e i ricoveri a Villa Salus. I colchici (del titolo del libro) sono i bellissimi fiori del giardino di Villa Salus che lei raccoglieva. I ripetuti interventi di Scaglietti e le cure amorevoli dei familiari, le consentirono una vita soddisfacente, ricca di traguardi professionali importanti e di relazioni affettive piene. Da anni si occupa anche di narrativa poliziesca, ha pubblicato diversi volumi e recentemente si interessa di rappresentazioni del pianeta Marte nella letteratura e nel cinema. È co-fondatrice del canale YouTube Donne che vengono da Marte (https: //www.youtube.com@donnechevengonodamarte).

Sulla vicenda della diffusione in Italia della Talidomide, è interessante questo articolo:
https://aulascienze.scuola.zanichelli.it/materie-scienze/biologia-aule/imparare-da-un-errore