Salus Space prosegue la sua esperienza, rilanciando con un nuovo progetto e un nuovo raggruppamento di gestori.
Accanto a Eta Beta (capofila anche questa volta) e Cantieri Meticci, che hanno alle spalle l’esperienza dei 4 anni di vita di Salus, c’è l’ingresso di Open Group, già nel gruppo della co-progettazione europea e poi gestore del servizio di community management e comunicazione dal 2021 al 2023. A questi si aggiunge Ars, Associazione per la Ricerca Sociale, soggetto del terzo settore legato a IRS, Istituto per la Ricerca Sociale, che ha accompagnato il progetto sin dai suoi albori.
Agli elementi che già caratterizzano il progetto, l’amministrazione condivisa, l’abitare collaborativo basato su un mix sociale plurale, l’integrazione tra servizi abitativi, lavorativi, culturali e sociali, l’attenzione alla sostenibilità ambientale ed economica, si aggiunge l’ambizione di essere il perno di un vero e proprio distretto solidale di prossimità, che sappia far tesoro della collaborazione, delle competenze e della passione dei soggetti che vivono e operano sul territorio per contribuire alla costruzione di un’idea trasversale di centralità urbana, aperta a cittadini e cittadine del territorio e non solo.
Le novità del progetto
La nuova convenzione prevede un affidamento da parte del Comune di Bologna più lungo rispetto al passato, tre anni più altri sei, permettendo un respiro progettuale più ampio. Dal quarto anno Salus Space dovrà essere completamente autonoma dal punto di vista della sostenibilità economica, una sfida complessa che si dispiega attraverso due direttive: l’ampliamento delle attività già presenti e l’avvio di nuovi filoni di impresa.
Open Group metterà in campo la sua esperienza nell’area educativa, in particolare sviluppando offerte per bambine e bambini e le loro famiglie. Il suo apporto sarà importante anche nelle attività formative, andando a collaborare strettamente con Ars, che già ora dà vita al programma culturale del Centro Studi. Tra i temi centrali della riflessione che si andrà a sviluppare quello dell’Abitare collaborativo e dell’Amministrazione condivisa.
Gli orti, e la vendita dei prodotti, saranno ampliati, potendo contare sulle sinergie con l’area agricola di Casa Gianni, comunità terapeutica gestita da Open Group, confinante con la via Malvezza.
La stagione culturale verrà estesa, e Cantieri Meticci porterà nella piazza di Salus le sue produzioni che coinvolgeranno artisti polacchi e ucraini per proseguire la riflessione sulle frontiere e le ferite che attraversano un’Europa in guerra.
Cantieri Meticci proporrà in collaborazione con UNIBO un corso di alta formazione in “Mediazione artistica in contesti interculturali”.
Abitare collaborando
Il nuovo progetto ha raccolto gli stimoli che sono arrivati dagli abitanti, attraverso una serie di assemblee tenute nel 2024, perchè la comunità potesse essere più protagonista. Sono nate quattro aree che saranno coordinate dagli abitanti stessi, per progettare e realizzare azioni che si intrecceranno a Salus Space: area sostenibilità ambientale, culturale, abitare verde e pulizie.
In un rapporto di collaborazione con i gestori, attraverso incontri periodici e riunioni di coordinamento, le attività si dispiegheranno andando a completare le progettualità concretizzate dai gestori. Sono confermate le figure dei Rappresentanti degli abitanti, due persone elette dalla Comunità per facilitare e velocizzare il flusso comunicativo tra tutti i soggetti in campo.
Elemento di forte sperimentazione, in questo contesto di welfare generativo, è la creazione di un Fondo di Garanzia che interviene nei casi di morosità incolpevole. Verrà istituito con i versamenti mensili degli abitanti che dovranno essere corrisposti unitamente al contributo per la coabitazione. I gestori verseranno nel Fondo ulteriori risorse proprie per un importo pari alla somma di tutti i versamenti degli abitanti. Il Fondo di Garanzia sarà gestito dalla Cabina di Regia insieme ai Rappresentanti degli abitanti.