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Cantieri Meticci, parte anch’essi dell’Ats, inaugurano un percorso teatrale pensato per gli abitanti di Salus Space, per i cittadini del Quartiere Savena, ma aperto a tutta la città con l’obiettivo di creare il primo nucleo sperimentale per una Compagnia di Quartiere. Il primo incontro sarà il 5 maggio alle 19.

All’interno del laboratorio, partendo da temi rilevanti per i partecipanti, attraverso linguaggi familiari e condivisi, si lavora collettivamente alla drammaturgia – rielaborando testi classici del teatro e spunti narrativi emersi nel corso degli incontri.
Attraverso l’applicazione delle tecniche partecipative si mescolano musica e teatro per realizzare un’esperienza artistica e comunitaria rivolta a chiunque, senza necessità di pregresse competenze sceniche, che possa generare legami interpersonali fondati su una passione comune.
Il percorso, della durata di dieci incontri e a pagamento per chi non è parte della comunità di Salus Space, si concluderà con uno spettacolo proprio negli spazi di via Malvezza 2/2.
Per informazioni e iscrizioni: formazione@cantierimeticci.it, tel. 339.5972782 oppure 328.6145699

Foto Francesco Quero

E’ un pomeriggio di aprile, di sole e aria fresca. Buona parte della comunità è al lavoro: in parte nell’orto, dove la motozappa donata dal Giardino dei folli è stata aggiustata e ha dato una mano a preparare il terreno, in parte si ritrova sulla scalinata per cominciare a immaginare, insieme ai Cantieri Meticci, che sono parte dell’Ats gestore di Salus, come creare una Tavola comunitaria.

I pannelli erano abbandonati in uno scantinato e ora tornano alla luce del sole per prendere forme diverse, per diventare relazione e immaginazione.

    

Nell’orto il lavoro avanza, e a giorni inizieranno gli scavi per un laghetto che sorgerà tra l’orto e il boschetto limitrofo, da utilizzare per l’irrigazione. A coordinare la progettazione c’è Aquaponic Design, parte dell’Ats, ma le braccia e le teste al lavoro sono molte: abitanti attuali e futuri, studenti e tirocinanti dell’Università di Bologna, cittadini che hanno seguito il corso del progetto europeo.

A nascere sarà un biolago di 50 metri quadri, un bacino per l’irrigazione per la raccolta dell’acqua piovana e del pozzo,

abitato da piante acquatiche e palustri e da pesci, non a scopo alimentare. A lato uno schizzo disegnato da Gian Marco Tamborra di Aquaponic Design, che lo ha progettato.
Vi daremo informazioni ulteriori alla partenza dei lavori!

Fino alla fine di agosto il Treno del Ricomincio, costruito dai Cantieri Meticci insieme a cittadine e cittadini, sarà al Quartiere Savena, nel Giardino Europa Unita di via Bartolomeo Maria dal Monte. Sarà la scenografia per spettacoli, laboratori, ma diventerà anche spazio espositivo e bottega artigiana. Un progetto di arte comunitaria che poi si trasferirà a Borgo Panigale.

Grazie al progetto Salus Space i Cantieri Meticci hanno finanziato la costruzione del treno, la sua inaugurazione e il  laboratorio “Rodari su Strada” con il tema “dare forma alla propria idea di ripartenza”. Il processo che ha dato vita al Treno ha rafforzato le relazioni tra le associazioni del Quartiere Savena, protagoniste di eventi. Tra queste l’associazione musicale Mazzacorati, Officine Guitti Teatro, Ekodanza e Fraternal Compagnia.

Con i fondi PON Metro (PON METRO 14-20 – OI Comune di Bologna – Asse 3 – Progetto BO3.3.1d1) invece i Cantieri Meticci hanno finanziato i laboratori sparsi in città fatti con l’utilizzo delle Botteghe artigiane viaggianti e la messa in scena degli spettacoli e delle letture da loro prodotti per la rassegna.

Treno_ricomincio

L’inaugurazione si è tenuta sabato 25 luglio nel pomeriggio, prima i laboratori e poi una piccola festa “distanziata” con musica e danze. Guardate cosa è successo nel video montato da Gianluca Lovreglio!

I laboratori (fino all’ 8 agosto)

Ogni lunedì e mercoledì – ore 17.30-19.00
Rodari su strada  – laboratorio per bambini
Alice Cascherina, celebre personaggio delle fiabe di Gianni Rodari, guida i bambini nella costruzione di un piccolo teatrino realizzato dentro una valigia e nell’invenzione di una storia da mettere in scena al suo interno.
In apertura di ogni incontro si svolgerà la lettura di una storia di Gianni Rodari assieme al pupazzo della piccola Alice Cascherina realizzato e animato dall’artista Cristina Gamberini.

Ogni martedì, giovedì e venerdì – ore 17.30-19.00
In viaggio fuori di casa  – laboratorio per appassionati di ripartenza, dai 6 ai 99 anni
A partire da domande legate alla ripartenza, ma anche da testi, da immagini, da testimonianze che facciano da stimolo, andremo a discutere, leggere, narrare, costruire, disegnare, cucire, cantare, recitare. Adesso che stiamo ripartendo, chi e cosa non vogliamo dimenticare nella frenesia di ricominciare? Ci sono memorie, esperienze che potrebbero aiutarci a ricominciare?

Rassegna 26 luglio-8 agosto

Domenica 26 luglio ore 21  – Gli acrobati. Ovvero del sopravvivere divenendo acrobati.
Dal repertorio dei Cantieri Meticci, uno spettacolo che ha viaggiato in tutt’Europa. Vi si racconta di un gruppo di ebrei che per sfuggire ai nazisti si nasconde dentro ad un treno su cui viaggia una compagnia di attori. Scambiati per acrobati dovranno diventarlo realmente perché quel treno è diretto verso Berlino, dove i gerarchi del Terzo Reich li stanno aspettando per godersi lo spettacolo…

Venerdì 31 luglio ore 21La bestia. Il treno della speranza per i migranti in fuga.
A cura di Elia dal Maso e Pietro Floridia
Ripartire dando la parola agli invisibili: un treno sul cui tetto migliaia di migranti viaggiano aggrappati, verso il nord. Un’odissea che attraversa paesaggi desolati battuti solo da avvoltoi, coyote e narcotrafficanti per arrivare fino al muro, l’ultima barriera che separa dal sogno americano.

Sabato 1 agosto ore 21 Porteremo il giardino all’ospedale. Spettacolo per coro con mascherina.
a cura di Nicola Gencarelli Arianna Bartolucci e Anna Autiero
Lo spettacolo, ispirato da una poesia di Forugh Farrokhzad, è la restituzione di un breve percorso laboratoriale condotto da Cantieri Meticci, tra giugno e luglio, nel cortile della Biblioteca Comunale Casa di Khaoula di Bologna.

Domenica 2 agosto ore 21Una memoria per l’oblio.
Poesia, musica dal vivo con gli Hudud, videodisegno live.
A cura di Pietro Floridia e Donatella Allegro
Ripartire dalla memoria, ripartire dalla poesia, ripartire da gesti semplici come preparare il caffè: attraverso l’avvincente racconto dell’arte di sopravvivere nella Beirut bombardata degli anni ‘80, il grande poeta palestinese Mahmud Darwish ci introdurrà alla capacità propria della parola poetica e della cultura di ricreare un proprio mondo anche nella lontananza forzata dal proprio.

Venerdì 7 agosto ore 21 – Cuccette per signora
 a cura di Donatella Allegro e Sandra Cavallini
Cosa significa per le donne ripartire? Se c’è una specificità, una differenza, nei nuovi inizi delle donne, la dobbiamo cercare nella sorellanza, nella parola che si intreccia, si rigenera e rigenera. Attraverso testi letterari e narrazioni autobiografiche, vedremo donne diverse salire su un unico treno, condividendo tratti di strada e storie personali, speranze e paure. Un viaggio – naturalmente in treno – che è orizzonte simbolico e insieme molto concreto, metafora o viatico concreto di cambiamento e rivoluzione.

Sabato 8 agosto ore 21 – Raccordi di ricordi
a cura di Nicola Bortolotti e Pietro Floridia
Il treno come simbolo di trasmissione tra le generazioni, perché non si dà futuro se non ci si porta dietro il passato. Grandi pagine di letteratura da Winfried G. Sebald a Danilo Kis, attraverso le quali, come in un Teatro della Memoria, la grande storia e le piccole storie si scambiano, passano da un binario all’altro, da un’esperienza di vita all’altra, in quelli che a noi piace chiamare raccordi di ricordi.

 

Da mercoledì 15 aprile fino al 30 giugno si tengono gli appuntamenti bisettimanali dei laboratori online di Cantieri Meticci. Con il passare delle settimane, i contenuti sono un po’ cambiati. I laboratori sono gratuiti e aperti a tutti, (per i più piccoli si consiglia la presenza di un adulto). Gli autori ci spiegano la direzione presa.

In questi momenti in cui non è possibile incontrarci e condividere spazi ed esperienze dal vivo, abbiamo immaginato un laboratorio per il luogo più intimo e vicino a noi, quello che abitiamo quotidianamente: la nostra casa. Vogliamo dare cura e attenzione alle nostre case, riempiendole di decorazioni, colori e fantasia, vogliamo viverle e farle diventare palestre per allenare ed esprimere la nostra creatività.

Durante i laboratori impareremo insieme a creare piccoli manufatti artistici che siano anche utili per il nostro ambiente domestico, con la guida di Elia Dal Maso, artigiano creativo di Cantieri Meticci. Useremo materiali il più possibile di riciclo o facili da reperire come carta, forbici, colla, pennarelli e matite. Grazie a zoom.us, una piattaforma online gratuita che permette di gestire video-incontri, ci connetteremo tutti da casa e potremo apprendere tecniche e idee per costruire piccoli mondi fantastici.

L’appuntamento è ogni mercoledì e venerdì dalle 17.30 alle 19.00.
Per partecipare agli incontri sulla piattaforma Zoom, basta connettersi a questo link:
https://bit.ly/visibili-nell-invisibile

La partecipazione è aperta a tutti: per sentirsi meno soli, per abbellire il presente, per usare uno schermo in maniera attiva e partecipe. Tutto quello che serve è un computer o un cellulare, una connessione discreta e tanta voglia di divertirsi.

Per info e contatti: formazione@cantierimeticci.it

Elia Dal Maso, regista di teatro diplomato all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico”, è docente di manualità creativa con un’ampia esperienza nel campo della progettazione e trasformazione, soprattutto di materiali naturali e di riciclo.

Da mercoledì 15 aprile e venerdì 17 aprile, ogni settimana due appuntamenti alle 17.30 con i laboratori online di Cantieri Meticci. Ecco come gli autori ce ne spiegano il senso.

Il come e il perchè di “Il visibile nell’invisibile”
Per l’estate bolognese Cantieri Meticci stava progettando un grande spettacolo itinerante da ambientare a Salus Space.  Cantieri Meticci avrebbe voluto essere già lì – era il progetto e il nostro desiderio – a costruire assieme a tanti cittadini e migranti un grande spettacolo itinerante e multiforme.

Come spesso accade con Cantieri Meticci, lo spettacolo avrebbe preso le mosse dalla grande letteratura: uno spunto iniziale per creare un percorso drammaturgico e di azione che avrebbe dato vita ai più diversi personaggi, creato storie e dato forma fantastica e fantasiosa a scenografie, oggetti, microallestimenti realizzati dai partecipanti stessi ai vari laboratori sotto la guida degli artisti di Cantieri Meticci.

Lo abbiamo immaginato in tanti modi questo evento corale e tanti altri ne avremmo scoperti sul campo: uno spettacolo a tappe, con spettatori liberi di tracciare il proprio percorso e scoprire ad un tempo l’intreccio delle storie e la piacevolezza dello spazio di Salus.

Quale spunto prezioso per avviare il lavoro abbiamo scelto “Le Città Invisibili” di Italo Calvino: un mondo immaginifico che sia da guida e riferimento, indicandoci concetti chiave da esplorare e suggestioni poetiche da rincorrere e vivificare. Un modo per raccordare tra loro le città invisibili dell’invenzione letteraria con le città possibili, di cui è germoglio da coltivare con cura quanto suggerito e promosso dalla carta dei valori di Salus Space e dalla pionieristica concezione del progetto.

Avevamo tracciato la strada: laboratori di creazione di testi e di oggetti, di scenografie e di costumi. Proposte concrete di azioni partecipate per generare un nutrito gruppo di cittadini e di migranti che nelle vesti più diverse di attori, scenografi, costumisti e creativi… dessero vita a questo evento. Ma… qualcosa più grande di tutti noi, e ironia della sorte invisibile anch’esso, ci ha costretto a fermarci.

Fermarci?!?

Cantieri Meticci non si ferma e il fermento creativo e la voglia di esserci hanno trovato altre strade: molte cose possono essere fatte a distanza e più di quante, probabilmente, la maggior parte di noi avrebbe fin poco fa immaginato.

Ecco perché è nato Il visibile nell’invisibile, un grande contenitore di laboratori creativi per partecipare comunque, con grinta e spirito d’iniziativa, alla costruzione assieme di elementi e pensieri che aspetteranno soltanto il momento propizio per scendere in piazza e dar vita a uno spettacolo di gioia e rinascita…

…nel rispetto delle norme di sicurezza e dell’incolumità di noi tutti.

Come partecipare ai laboratori

La partecipazione è aperta a tutti: per sentirsi meno soli, per immaginare il futuro, per usare uno schermo in maniera attiva e partecipe. Tutto quello che serve è un computer o un cellulare, una connessione discreta e tanta voglia di divertirsi e costruire insieme.
Segnalateci il vostro desiderio di esserci scrivendo a formazione@cantierimeticci.it e vi invieremo il link per connettervi alla piattaforma zoom.us. Il link sarà pubblicato anche sulle nostre pagine Facebook e Instagram.

Cantieri Meticci

Un palcoscenico particolare accoglie la compagnia di Cantieri Meticci. Siamo dentro la sede del Quartiere Savena, è qui che da un mese si svolgono gli incontri del laboratorio di Teatro Sociale di Salus Space aperto a tutti i cittadini. Ogni lunedì, dalle 18 alle 20, l’ingesso della sede di via Faenza 4 diventa la cornice per le prove della comitiva dei Cantieri: improvvisazione teatrale, lettura dei testi, studio dello spazio scenico sono solo alcune delle attività del laboratorio. Al centro della scorsa giornata di prove, lunedì 16 dicembre,  la poesia: i dodici corsisti hanno scritto e poi recitato un loro testo, lavorando prima sulla fase di creazione e poi su quella di messa in scena. Tra i partecipanti alcuni sono nuovi al mondo teatrale, altri invece già da tempo collaborano con il collettivo di artisti bolognesi. Un gruppo, quello del corso, eterogeneo per età, cultura e provenienza.

Martin è il più giovane tra i partecipanti, ha 19 anni e nel teatro ha trovato il suo mondo, uno spazio per esprimere e incanalare la sua curiosità e la sua energia. “Quello che mi piace di più del teatro è quando sei in mezzo alla scena e tocca a te recitare, tutti ti ascoltano. Fuori dal teatro non succede mai, non c’è nulla di simile”. La sua speranza è che con questo corso possa crearsi un nuovo gruppo con il quale lavorare e divertirsi  “e riuscire a fare anche uno spettacolo coinvolgente”. Alla domanda cosa ti aspetti dal futuro non ha dubbi: “mi piacerebbe continuare su questa strada, diventare un professionista. Se non dovesse succedere so che ne sentirei moltissimo la mancanza”.

La durata complessiva del corso è di 300 ore. Le prime lezioni sono state dedicate alla parte teorica, ma fin da subito nuovi e vecchi attori hanno sperimentato la scena e la recitazione. In programma da gennaio anche delle azioni di contaminazione in luoghi diversi del quartiere e della città: in biblioteca, a scuola e nei parchi per coinvolgere quelle persone che non partecipano al corso e che ancora non conoscono il progetto Salus Space. Delle azioni corali aperte a tutti in classico stile Cantieri Meticci.

 

foto di Michele Lapini

A novembre prenderanno il via i corsi previsti dal progetto Salus Space aperti ai cittadini e che coinvolgono anche migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Una tappa importante del progetto per coinvolgere gli abitanti del quartiere e per poter creare le competenze necessarie alla futura comunità di Salus Space. La partecipazione ai corsi è gratuita fino a esaurimento posti. È necessario iscriversi mandando una mail a  info@saluspace.eu.

Il primo in programma è quello di teatro sociale a cura di Cantieri Meticci. L’inizio delle lezioni è previsto per lunedì 4 novembre dalle 18 alle 20 nel teatro della parrocchia di Nostra Signora della Fiducia in via Gaetano Tacconi 6. La durata complessiva del corso è di 300 ore e prevede una parte teorica e una pratica. Gli incontri si terranno tutti i lunedì pomeriggio nel teatro della parrocchia. “Durante il nostro corso cercheremo di tirar fuori la creatività, la bellezza e la ricchezza del rapporto con l’altro, aspetti che nel quotidiano non trovano spazio. Dedicheremo le prime ore alla teoria, ma poi introdurremo azioni fisiche di contaminazione: andremo nelle strade, nelle piazze, nelle biblioteche per coinvolgere anche chi non partecipa direttamente al nostro corso e lo faremo attraverso la poesia”, ha spiegato Pietro Floridia di Cantieri Meticci. Per questo corso sono ancora disponibili 12 posti.

Martedì 19 novembre partirà il corso di scenografia teatrale, si svolgerà dalle 14.30 alle 16.30 in via Abba 20/a. Il corso, sempre a cura di Cantieri Meticci, si terrà due volte a settimana il martedì e il giovedì e avrà una durata complessiva di 300 ore. La prima parte della formazione si concentrerà sui materiali e sulle diverse tecniche, per poi realizzare una vera e propria scenografia per lo spettacolo del corso di teatro sociale. L’allestimento nascerà seguendo le indicazioni del regista, ma raccogliendo e valorizzando le idee dei partecipanti per generare un vero processo creativo.

La terza formazione in partenza è a cura del centro studi Rescue -ab dell’Università di Bologna e riguarda la manutenzione del verde e l’orticultura. Il corso inizierà mercoledì 6 novembre alle 16 al centro sociale La Dacia in Viale Abramo Lincoln, 22/3. Anche la formazione sul verde avrà una durata complessiva di 300 ore e si articolerà in una parte teorica, da novembre a dicembre, e in una pratica di studio e progettazione da febbraio a giugno. “Nella prima fase del corso parleremo non solo della parte orticola e di manutenzione, ma indagheremo anche la parte di ecologia urbana, analizzeremo le basi dell’agricoltura ecologica e della gestione del suolo. Insieme impareremo anche a costruire una compostiera domestica. La seconda parte delle lezioni sarà dedicata alle visite studio alle altre realtà ortive della città, come ad esempio gli orti comunitari. Una volta studiato tutto questo decideremo quali tipo di orto realizzare”, ha sottolineato Giovanni Bazzocchi di Rescue Ab.
Le progettazioni ortive che nasceranno durante il corso sono quelle che verranno realizzate poi nei terreni adiacenti a Salus Space. Anche i corsi di scenografia e teatro sociale continueranno nell’area di via Malvezza 2 una volta che saranno installati i fabbricati temporanei previsti dal progetto.

Giovedì 17 ottobre alle 17, nella sede del Quartiere Savena, in via Faenza 4, a Bologna, verranno presentati i corsi, parte del progetto Salus Space, aperti anche ai cittadini.

Si spiegherà quindi lo svolgimento del corso di Manutenzione del verde e orticoltura, curato da Rescue AB – Università di Bologna; il corso di teatro sociale e quello di scenografia curati da Cantieri meticci.

La partecipazione ai corsi è gratuita, ad esaurimento posti, scrivendo a: info@saluspace.eu.

percorsi formativi sono parte del progetto Salus Space e coinvolgono migranti, rifugiati e richiedenti asilo, per poter creare le competenze necessarie alla futura comunità.

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Stanno partendo i corsi di formazione rivolti principalmente a migranti, rifugiati e richiedenti asilo per poter creare le competenze necessarie alla futura comunità di Salus Space. I corsi si concluderanno entro dicembre 2019 e prevedono la formazione di 118 persone. A questi corsi, nei primi mesi del 2020, si aggiungerà una formazione specifica per la creazione di impresa sociale, di cui beneficeranno 20 persone scelte tra i partecipanti alla prima fase formativa.
I corsi tenuti dai Cantieri meticci e quello per la manutenzione del verde saranno aperti anche ai cittadini, che potranno iscriversi gratuitamente all’indirizzo info@saluspace.eu fino ad esaurimento dei posti disponibili. Allo stesso indirizzo si possono ricevere anche informazioni.

Ecco il dettaglio dei corsi aperti a tutti i cittadini:

Corso di teatro sociale (Cantieri Meticci): primo ciclo dal 14 ottobre al 16 dicembre 2019, secondo ciclo dal 13 gennaio al 30 marzo 2020. Si svolgeranno di lunedì dalle 18:00 alle 20:00 presso il Teatro della Parrocchia Nostra Signora della Fiducia in Piazza Lambrakis.
Nel corso del primo bimestre saranno affrontati in forma pratica e laboratoriale i primi rudimenti di tecnica attoriale (uso della voce, controllo del corpo, consapevolezza della scena), con l’ausilio di giochi teatrali capaci di creare gruppo, favorire l’incontro e la fiducia fra i partecipanti, affinare le capacità improvvisative di ciascuno. I partecipanti saranno inoltre coinvolti nei primi esercizi di drammaturgia e scrittura scenica partecipata.
Nel corso del secondo ciclo, i partecipanti (insieme al gruppo avanzato) inizieranno
a lavorare all’esito finale a partire da materiali drammaturgici creati nel corso del
laboratorio. Incontri di due ore circa, settimanali. Il corso si svolgerà nel Teatro parrocchiale della Chiesa di Nostra Signora della Fiducia, in via Tacconi (Quartiere Savena).
Corso di scenografia (Cantieri Meticci): primo ciclo dal 15 ottobre al 21 novembre 2019, secondo ciclo dal 28 gennaio al 5 marzo 2020. Nel corso del primo ciclo saranno affrontati questi temi: conoscenza della strumentazione base (attrezzi) più comunemente utilizzata, conoscenza dei diversi tipi di materiali utilizzati (legno ferro, vernici, colle, etc.), lettura di un disegno tecnico / scenografico, tecnica di base (luci/fonica). Nel secondo ciclo: ideazione e disegno di scenografie richieste dai laboratori teatrali, realizzazione con costruzione degli elementi richiesti con prove sul campo, modifiche eventuali, decorazione finale, mobilitazione e stivaggio delle scenografie, disegno luci e fonica richiesta. Sede da definire.
Corso di manutenzione del verde (Rescue-AB Università di Bologna): primo incontro giovedì 17 ottobre, ore 17, nella sede del Quartiere Savena. Nella primavera del 2020, sempre a cura di Rescue AB, una parte del corso sarà dedicata alla realizzazione degli orti di Salus Space.

Gli altri corsi di formazione, riservati come previsto dal progetto a richiedenti asilo e rifugiati, sono dedicati a: manutenzione e artigianato (Eta Beta), ristorazione e trasformazione agroalimentare (CEFAL), addetto alle strutture ricettive (CIOFS), autorecupero (CSAPSA), ristorazione-addetto sala e cucina (Mondo Donna).

Per far conoscere i corsi, i Cantieri Meticci saranno in piazza Lambrakis domenica 22 settembre 2019, dalle 17.30 alle 18.30 circa, con l’evento intitolato “La meravigliosa storia di Iside e Osiride”, all’interno della festa di piazza già organizzata per quella giornata. Sarà un laboratorio spettacolo con i bambini, un mix tra laboratorio pratico-manuale e performance nel quale il racconto mitologico diventa pretesto per costruire e inventare. L’attività si rivolge ai bambini ma anche a tutti gli adulti che li vogliono accompagnare.

                                                                                               

Dall’autunno 2019, il gruppo teatrale Cantieri Meticci, partner del progetto Salus Space, organizzerà all’interno del Quartiere Savena laboratori artigianali e di teatro sociale, dove si sperimenterà la possibilità di creare equipe artistiche e professionali miste, formate da cittadini residenti, migranti, rifugiati e richiedenti asilo. Nello specifico, verranno lanciati quattro laboratori: sartoria, scenografia, laboratorio di teatro livello base e livello avanzato. Questi ultimi si terranno nel teatro della Parrocchia Nostra Signora della Fiducia di piazza Lambrakis, punto di ritrovo e di scambio del quartiere, mentre per gli altri due la location è ancora da definire. Nel corso della primavera e dell’estate verranno inoltre organizzati piccoli eventi, per cominciare a portare le attività sul territorio e a coinvolgere i residenti. Ecco un estratto della conversazione a cui hanno partecipato Pietro Floridia,  fondatore e regista dei Cantieri Meticci, Rita Roatti e Sergio Palladini, cittadini della redazione partecipata di Salus Space, e Lucia Manassi, di Open Group, coordinatrice della redazione.

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Redazione partecipata: Come pensate di coinvolgere gli abitanti del Quartiere nelle vostre attività?Pietro Floridia: “Nei nostri laboratori cercheremo di mescolare persone con esperienze e approcci diversi al teatro, alcuni più amatoriali, altri più professionali. Il laboratorio verrà costruito passo a passo proprio in base agli interessi di chi ne farà parte. È fondamentale che partecipino anche gli abitanti del quartiere, che ci aiuteranno a integrarci con il tessuto sociale e a capire la percezione che si ha di noi all’esterno. Bisogna fare di tutto per intercettare e coinvolgere persone di buona volontà, e convincerle che i temi che stanno a cuore alla comunità possono diventare oggetto del nostro lavoro artistico e teatrale”.

Per Cantieri Meticci quanto è importante il radicamento sul territorio?
“È un aspetto fondamentale. Il nostro modello è quello del teatro aperto, che va in giro per la città con eventi e iniziative. Ogni volta che costruiamo un nuovo spettacolo, infatti, cerchiamo sempre di pensarlo in modo che possa essere riproposto in luoghi diversi: teatri, spazi chiusi, ma soprattutto le strade, le piazze e le case delle persone. Il nostro lavoro non deve essere destinato solo a chi è abbonato a un teatro o ha la possibilità di spendere 20 euro per andare a vedere uno spettacolo”.

Quali esperienze ti hanno portato verso il teatro sociale?
“Dal 2001 ho iniziato a fare teatro in tutto il mondo: sono stato in Africa, Europa, Medio Oriente, Sud America… È stato proprio in America Latina che ho trovato l’ispirazione. Lì è normale che ciascun quartiere abbia una sua compagnia teatrale, dove ognuno si ritaglia un suo ruolo: c’è chi cucina, chi cuce i costumi, chi si occupa della logistica, e poi naturalmente ci sono gli attori, gli scenografi, i registi… È stato così che ho capito il valore della connessione tra i professionisti del teatro e la comunità, pensando a un rapporto diverso tra arte e persone”.

Quando hai iniziato a fare teatro?
“Io sono laureato in legge e durante il periodo dell’università mi ero iscritto a una scuola di teatro. Successivamente ho fatto l’assistente alla facoltà di criminologia, ma alla fine ho scelto la strada artistica e nel 1993 ho fondato il Teatro dell’Argine. Tutto è iniziato in una saletta nel centro giovanile di Ponticella, uno spazio concesso dal Comune di San Lazzaro. Io avevo studiato da attore, ma di anno in anno mi interessava sempre di più la regia e la scrittura. Il 1998 è stato un anno di svolta: il Comune aveva messo a bando la gestione dell’ITC Teatro, noi abbiamo partecipato e siamo riusciti a vincere con un progetto di forte radicamento territoriale. Poi sono stato direttore dell’ITC insieme a Paolucci e Bonazzi fino al 2013, quando ho fondato i Cantieri Meticci”.

Come è nato il progetto dei Cantieri Meticci?
“In quel periodo il contesto sociale era interessato da forti trasformazioni: diffusione di internet, crisi economica, migrazioni… La città stava cambiando. Per questo ho voluto staccarmi da una struttura già consolidata, dove il fronte di sperimentazione era più vincolato, per iniziare un nuovo progetto: volevo trovare un modo per adattare gli strumenti del mestiere teatrale ai cambiamenti del nostro tempo. Oggi il gruppo dei Cantieri Meticci è composti da una trentina di persone, più tutta la comunità di allievi, amici e simpatizzanti che ruotano attorno al progetto dei Quartieri teatrali, nato per portare i nostri laboratori in tutta la città”.

Nella foto, una performance dei Cantieri Meticci in Piazza Lambrakis

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