Video storie da Villa Salus riaperta ai cittadini
Ecco la video storia della giornata del 4 luglio, quella che ha visto un bel numero di cittadini mescolarsi con i 17 partner del
Ecco la video storia della giornata del 4 luglio, quella che ha visto un bel numero di cittadini mescolarsi con i 17 partner del
Ecco la video storia della giornata del 4 luglio, quella che ha visto un bel numero di cittadini mescolarsi con i 17 partner del progetto Salus Space per raggiungere, partendo da piazza Lambrakis, gli orti di via Mondolfo e poi i cancelli riaperti di Villa Salus. Tra chiacchiere e scambi di idee, interviste del Gruppo di Valutazione partecipata è arrivato il momento dell’emozionante spettacolo dei Cantieri Meticci. C’è tutto in questo video!
Alla partenza in piazza Lambrakis abbiamo approfittato della situazione per porre ad una coppia di cittadini la nostra domanda preferita: “Che ne pensate del progetto Salus Space?”. Ecco cosa ci hanno risposto
Alla giornata di festa ha partecipato anche la Presidente del Quartiere Savena Marzia Benassi. Le abbiamo chiesto le sue impressioni
Abbiamo voluto l’opinione anche del signor Ropa che ci ha procurato panche e tavoli per il piccolo buffet
Proseguiamo il racconto del pomeriggio di festa a Villa Salus e della passeggiata collettiva che ci ha portato ad occupare pacificamente e gioiosamente quello che era uno spazio abbandonato della città e che diventerà Salus Space…
Proseguiamo il racconto del pomeriggio di festa a Villa Salus e della passeggiata collettiva che ci ha portato ad occupare pacificamente e gioiosamente quello che era uno spazio abbandonato della città e che diventerà Salus Space.
Lo facciamo grazie all’aiuto dei cittadini che ci hanno in questi giorni inviato delle fotografie scattate durante la giornata. La sensazione generale è stata positiva, insomma un buon punto di partenza! Con tanto lavoro davanti ancora da fare…ma speriamo insieme!
Ringraziamo il signor Tullio Bonci, che ci ha illustrato le bellezze degli orti di via Mondolfo; Elio Tedeschi, Matteo Borghesan e Elisa Cavalcaselle per le foto che vedete in questa pagina
Vi proponiamo una galleria di scatti realizzati da Elio, Matteo ed Elisa che ripercorrono l’intera giornata… Se c’eravate anche voi e volete scriverci o inviarci delle fotografie ne saremo felici! redazione@saluspace.eu
Siamo partiti da Piazza Lambrakis, abbiamo proseguito verso via Mondolfo e siamo arrivati a Villa Salus, futuro Salus Space
Il percorso itinerante che il 4 luglio porta i cittadini verso le porte ri-aperte di Villa Salus parte da piazza Lambrakis. Non potrebbe essere diversamente
Il percorso itinerante che il 4 luglio porta i cittadini verso le porte ri-aperte di Villa Salus parte da piazza Lambrakis. Non potrebbe essere diversamente come ci spiega l’articolo di Sergio Palladini
Anni Cinquanta. Un’ampia distesa di terra e di erba incolta tra le case: la piazza prima della piazza. Ma il portico e la chiesa sono già un importante punto di riferimento per gli abitanti del Villaggio.
Anni Sessanta. Con la pavimentazione, la fontana e le panchine di pietra, la piazza prende forma. Presto prenderà anche un nome: quello di Grigoris Lambrakis (Atene, 1918-1963), medico e uomo politico greco, deputato al parlamento ellenico, ucciso in un attentato nel 1963, nel clima di repressione che portò la Grecia al regime dei “colonnelli”. Per tutti gli abitanti del Villaggio, la piazza è il principale luogo di passaggio e di passeggio. E di gioco: sono davvero tanti i bambini che la affollano.
Settembre 1971. Al centro della piazza, non lontano dalla chiesa, viene posto un monumento dedicato a Lambrakis, opera dello scultore Costa Coulentianos. Alla cerimonia di inaugurazione sono presenti il sindaco Renato Zangheri e il compositore Mikis Theodorakis, autore della colonna sonora di “Z – L’orgia del potere”, il film di Constantin Costa-Gavras ispirato proprio alle vicende del medico e deputato greco. Theodorakis, in quel frangente costretto all’esilio, parla di Resistenza a una piazza gremita.
Ecco gli appunti preparati da Rita Roatti preparati per la passeggiata del 4 luglio su Lambrakis e Coulentianos
Grigoris Lambrakis, Costa Coulentianos
Anni Settanta. Non è raro vedere una pattuglia di vigili urbani ispezionare la statua, la piazza i dintorni. Le tensioni politiche e gli scontri ideologici di quel periodo rendono il monumento a Lambrakis un simbolo capace di scuotere gli animi e di creare infuocati schieramenti in lotta fra loro. I bambini, meno numerosi di un tempo, vanno a giocare altrove.
Fine anni Settanta. In piazza spuntano banchetti per raccogliere firme contro la violenza e il terrorismo. Anche i frequentatori della vicina chiesa si fermano per contribuire alla petizione.
Anni Ottanta e Novanta. La piazza si svuota di persone e si riempie di alberi. La statua di Coulentianos smette di suscitare emozioni e clamore. Gran parte di chi le passa davanti ha ormai dimenticato la sua origine e il suo significato. Forse non la vede neppure.
Anni Duemila. Il Villaggio comincia a ripopolarsi e i bambini tornano a giocare accanto alla statua.
2003. Viene modificata la configurazione della piazza, che cede un po’ di spazio ai parcheggi e al mercato settimanale. Il monumento dedicato a Lambrakis si sposta all’inizio del Villaggio e diventa una sorta di “polo civile” che si affianca al “polo religioso” (la chiesa) che conclude la piazza stessa.
2011. In occasione del quarantennale della piazza, viene organizzata una mostra fotografica che ne racconta la storia.
2012. Un’appendice della mostra è allestita appositamente per la statua di Coulentianos. Il figlio dello scultore, Benjamin, realizza un calco sotto lo sguardo incuriosito dei passanti.
4 luglio 2017. Oggi come ieri, piazza Lambrakis è il cuore del Villaggio Due Madonne: dove altro potrebbe cominciare una passeggiata collettiva verso Villa Salus?
Le foto storiche sono tratte dal libro di Emanuele Grieco, tranne quelle dell’inaugurazione della piazza che vennero scattate da Marcello Poluzzi, ringraziamo Franca Calzolari, che ci ha autorizzato a usarle. Il libro di Grieco si intitola “Voci del Villaggio. Persone, luoghi, avvenimenti – 1957-2007: 50 anni di storia del Villaggio Due Madonne” (Delta 3, 2008)
La foto qui è stata scattata nel 2004 da Giuseppe Guerzoni, abitante della zona, durante una festa del Villaggio.
La piazza oggi, le foto sono scattate da Sergio Vegetti, fotografo appassionato oltre che abitante della zona
Raccolta foto a cura di Sergio Palladini e Rita Roatti
Lunedì 3 luglio dalle 18 alle 20 le porte di via Malvezza saranno già aperte per permettere a tutti di unirsi a noi, per preparare al meglio il parco…
Martedì 4 luglio le porte di Villa Salus si apriranno ai cittadini e alle cittadine del Quartiere Savena e di tutta Bologna per un pomeriggio di festa e di animazione. E’ il primo passo, non solo simbolico, che segna la restituzione di un luogo abbandonato al territorio e ai suoi abitanti.
Questo il programma della giornata. Ma all’appuntamento del 4 luglio, ne aggiungiamo un altro.
In queste settimane infatti è proseguito il lavoro di pulizia del parco di Villa Salus da parte dell’Associazione El Ihsan, ma c’è ancora tanto da fare. Per questo lunedì 3 luglio dalle 18 alle 20 le porte di via Malvezza saranno già aperte per permettere a tutti di unirsi a noi, per preparare al meglio il parco.
Muniti di guanti e rastrello renderemo più pulito possibile il giardino intorno alla villa, raccogliendo sterpaglie e strappando erbacce nel luogo in cui si terrà la performance.
L’aiuto dei cittadini sarà prezioso e molto gradito!
Nelle stesse ore i Cantieri Meticci saranno alle prese con le prove, potrebbero anche loro avere bisogno di volontari che si mettano in gioco.
Abbiamo posto un po’ di domande su Salus Space agli avventori del mercato rionale di piazza Lambrakis. Potete ascoltare le risposte nel video che abbiamo realizzato…
Gli ultimi a vederla sporca sono stati i protagonisti della riqualificazione ambientale, i volontari dell’associazione El Ihsan, protagonisti di un patto di collaborazione con il Comune di Bologna per bonificare gratuitamente l’area. I primi a rivederla pulita, chi entrerà nel suo parco il 4 luglio. Villa Salus si è concessa una minuziosa rassettata in vista dell’imminente incontro estivo, del previsto commiato autunnale e della palingenesi prossima ventura. Ma il lungo addio della demolizione e il vagheggiato momento in cui quell’area rinascerà, “più bella e più superba che pria”, sono già stati i temi delle domande da noi recentemente poste agli avventori del mercato rionale di piazza Lambrakis, che potete ascoltare nel video qui presentato. E sulla falsariga di quel modello commerciale, che si definisce “lento e curioso” (con i negozianti a fare da ciceroni), così gli intervistati si sono detti “fiduciosi con riserva”.
“Penso che sia straordinario mettere in ordine una zona abbandonata… Spero che il progetto vada a favore della comunità, in particolare delle nuove generazioni… Molta carne al fuoco, poche certezze… Mi auguro che gli ospiti si adattino alle regole… E’ un progetto ambizioso ma difficile da realizzare… Secondo me sarebbe opportuno partire dalle piccole cose… Ricordo Villa Salus ai tempi d’oro, ma non so cosa ci faranno dentro adesso”.
Cosa emerge da questo pot-pourri di dichiarazioni, raccolte qui e là fra le bancarelle? Un ritratto comune: quello di cittadini e cittadine che vorrebbero saperne di più ma che preferiscono restare in attesa, che non azzardano giudizi definitivi ma che per ora concedono il loro favore.
Testo di Sergio Palladini, hanno realizzato le interviste e partecipato Giordana Alberti, Marilena Frati, Sergio Palladini e Rita Roatti
Lo spazio abbandonato di Villa Salus prende vita con un pomeriggio di festa e di animazione artistica. Il 4 luglio un percorso itinerante da piazza Lambrakis a via Malvezza…
Lo spazio abbandonato di Villa Salus prende vita con un pomeriggio di festa e di animazione artistica. Il 4 luglio un percorso itinerante tra alcuni luoghi del Quartiere Savena ci guiderà verso il parco della villa dove trascorreremo qualche ora insieme all’ombra degli alberi secolari tra lettura animate ed azioni teatrali. Punto di ritrovo sarà piazza Gregoris Lambrakis alle 18, dove ad essere esplorata sarà proprio la figura di questo medico, sportivo, uomo politico e militante pacifista greco, assassinato a Salonicco nel 1963.
Passeremo insieme dagli orti di via Mondolfo per concludere la nostra passeggiata al fresco degli alberi di Villa Salus, nel parco ripulito dall’Associazione El Ihsan. Qui i Cantieri Meticci, partner del progetto, compiranno un’azione teatrale.
L’iniziativa “Porte Aperte a Villa Salus” è rivolta a tutti i cittadini, che potranno conoscere meglio il progetto Salus Space, portare le loro idee e confrontarsi sul futuro dell’area riaperta al territorio. Il Gruppo di Valutazione partecipata sarà al lavoro, sperimenterà una prima attività di valutazione sul campo. I valutatori saranno identificabili da un apposito badge e saranno impegnati nel realizzare brevi interviste ai partecipanti e nell’osservare e valutare l’adeguatezza e l’efficacia dell’iniziativa rispetto agli obiettivi del progetto Salus Space. Ci sarà anche la Redazione partecipata, per raccontare poi la giornata sul nostro blog.
Nel giardino verrà allestita la mostra fotografica Chi è Bologna, dedicata ai nuovi cittadini bolognesi, ideata da Arca di Noè Soc. Coop. e realizzata in collaborazione con Il Maestro e Margherita fotografia.
Vi aspettiamo numerosi!
Il progetto Salus Space prevede una superficie complessiva tra orti e giardini di circa 660 mq, aperti ai cittadini. Cominciano gli incontri gratuiti …
Il progetto Salus Space prevede una superficie complessiva tra orti e giardini di circa 660 mq. Di questi 160 mq saranno dedicati a orti ricreativi, 100 ad un orto didattico, i restanti 400 ad un orto comunitario produttivo.
Gli abitanti e i futuri residenti di Villa Salus saranno coinvolti nella loro co-progettazione e coltivazione. Il gruppo che coordina il lavoro è formato da Giovanni Bazzocchi e Nicola Michelon del ResCUE – AB Università di Bologna e da Francesca Magrefi.
Sono previsti tre incontri teorico-pratici gratuiti da circa due ore ciascuno, che si terranno sempre alle 16,30 nella sede della Coop. Sociale Etabeta in Via Battirame 11 – Zona Roveri. Il primo sarà giovedì 22 giugno, il secondo giovedì 29 giugno, il terzo giovedì 13 luglio.
Le attività di co-progettazione sugli orti si rivolgono a tutti, intendendo gli orti un mezzo di aggregazione e di formazione, alla fine del percorso ci sarà una cena a base di prodotti dell’orto presso la Cucina della Coop Sociale EtaBeta.
Ecco alcune delle domande a cui si darà risposta, offrendo gli strumenti indispensabili per l’avvio e la gestione dell’orto corretti. Si cercherà anche di capire come adattare l’orto alle diverse esigenze: da quelle alimentari e di reddito a quelle più legate al benessere, al tempo libero e alla socialità.
Per informazioni: Giovanni Bazzocchi 3341042338, Nicola Michelon: 346666681
Un’ampia corte interna con orti e spazi verdi su cui si affacciano tre strutture: questo potrebbe essere Salus Space tra tre anni…
I cittadini del Quartiere Savena hanno potuto vedere come potrebbe trasformarsi l’area dell’attuale Villa Salus.
Un’ampia corte interna con orti e spazi verdi su cui si affacciano tre strutture: la prima ad un piano, con grandi vetrate, che ricorda le serre del paesaggio circostante; la seconda è una palazzina residenziale, a tre piani con loggiato, con asse nord-sud; infine la palazzina accessoria settecentesca conservata nelle sue linee originarie. Tutto attorno le piante centenarie, a segnare la zona perimetrale.
E’ quello che raccontano le tavole presentate ai cittadini durante l’incontro del 5 giugno, al Centro Polifunzionale di via Carlo Carli, dall’architetto Massimo Monaco, progettista del Comune di Bologna, Dipartimento Cura e Qualità del Territorio. E’ a lui che spetta il compito di stendere il progetto preliminare del masterplan di Salus Space, seguendo e interpretando le indicazioni dei partner coordinati dal Comune di Bologna, in stretto dialogo con ICIE, Istituto Cooperativo per l’Innovazione. E’ un primo passo, a cui seguirà lo sviluppo progettuale esecutivo.
Prosegue dunque il cammino di Salus Space, che dovrà concludersi nei prossimi tre anni, in attesa dell’approvazione della richiesta di revisione del progetto al Segretariato UIA, avviata dal Comune di Bologna per poter demolire l’edificio principale.
L’ipotesi di abbattere la vecchia struttura nasce da un’analisi che ha evidenziato la necessità di un adeguamento sismico dei sette piani, non compatibile con il budget a disposizione del progetto e con i tempi ristretti imposti dall’Unione Europea. Inoltre, alcuni piani della struttura esistente non sarebbero conformi alle normative acustiche, nel caso ospitassero appartamenti. Anche dal punto di vista energetico l’edificio avrebbe bisogno di pesanti interventi di riqualificazione.
Durante l’incontro, davanti ad una platea composta da una quindicina di abitanti del territorio, l’architetto Monaco ha illustrato il suo progetto.
Eccone una sintesi.
La riprogettazione è partita dal recupero funzionale dell’edificio accessorio settecentesco (quello detto “della camera iperbarica”- n.d.r.), sottoposto a un vincolo storico documentale dal nostro Regolamento Edilizio. La logica è stata quella di conservare la sagoma planivolumetrica dell’immobile, mentre dal punto di vista architettonico si tutelano i caratteri storici di pregio dell’edificio. Nella parte centrale si è cercato di ripristinare la simmetria delle aperture, che ora non è visibile, dopo una serie di interventi di ristrutturazione, di cui alcuni molto pesanti, avvenuti nei primi anni 90.
Sarà la testimonianza del passato dell’area di Villa Salus.
E ora veniamo all’idea centrale del progetto: creare una connessione tra tutte le attività, perché non ci sia uno scollamento tra parte residenziale, laboratori, attività didattiche e orti. Per questo si è pensato ad una corte aperta che potesse racchiudere tutte le diverse attività.
Lo stabile che ospiterà le residenze, sul lato destro rispetto all’ingresso, avrà un piano terra e altri tre piani, seguirà uno schema nord sud, in modo da minimizzare l’impatto acustico dell’area (siamo in prossimità di una linea ferroviaria e della tangenziale). Non volendo creare unità abitative isolate, è stata privilegiata una distribuzione a ballatoio, molto funzionale, che potesse fare da collante tra gli ospiti della struttura.
Siccome ci troviamo in un’area, quella tra via Malvezza e il taglio ottocentesco della ferrovia, caratterizzata ancora da una forte connotazione agricola, con casolari rurali, si è pensato di realizzare il secondo edificio, perpendicolare a quello residenziale, con una forma che ricordi le serre presenti in questa zona. Un edificio basso con grandi vetrate che guardano la corte, occupata da verde e orti. All’interno di questo spazio si svolgeranno le attività laboratoriali e l’attività di ristorazione, che potrebbe aprirsi lungo la direttrice d’ingresso. I parcheggi saranno posti subito all’ingresso dell’area, sul lato sinistro, con una zona verde che abbia funzione di separazione.
La congiunzione tra i due edifici (serre e residenze) è rappresentata da una grande piazza aperta, con un lato chiuso da una struttura a gradinate, che potrebbe essere utilizzata come teatro all’aperto, ma anche semplicemente come zona di socializzazione.
Saranno conservati tutti gli alberi della fascia perimetrale, così come i due platani storici, a conclusione del viale d’ingresso, ma altri nuovi alberi verranno piantati.
Questo a grandi linee è il progetto preliminare che disegna il futuro Salus Space, ma se alcune funzioni e connessioni sono state stabilite dal lavoro comune dei partner, suggerimenti e nuovi spunti potranno arrivare dalla collaborazione con i cittadini, che verranno costantemente informati e coinvolti.
Nicola Silingardi è un architetto dell’Istituto Cooperativo per l’Innovazione di Bologna, uno dei partner del progetto Salus Space. La Redazione Partecipata lo ha incontrato …
Nicola Silingardi è un architetto dell’Istituto Cooperativo per l’Innovazione. L’ICIE è partner del progetto Salus Space e ha coordinato il tavolo di lavoro “Well being”, la sezione legata alla progettazione dell’intervento, che prevede la definizione, attraverso un percorso di confronto con i cittadini, dell’idea generale del progetto, che comprende tutti gli aspetti del benessere.
La Redazione Partecipata di Salus Space lo ha incontrato, c’erano Sergio, Nemo, Francesco, Teresa, Rita e Giordana. Abbiamo cominciato chiedendo a Nicola Silingardi di spiegarci che tipo di lavoro sta svolgendo ICIE all’interno del progetto: “Dal progetto fisico siamo arrivati a quello che in linguaggio tecnico definiamo metaprogetto, cioè abbiamo ricavato dagli input raccolti durante i laboratori di co-progettazione con tutti i partner i concetti chiave di questo progetto”. ICIE ha tradotto questi input in indicazioni utili per chi sta seguendo e realizzando il progetto architettonico, cioè l’Architetto Massimo Monaco del Dipartimento Cura e Qualità del Territorio del Comune di Bologna.
Sappiamo che il cantiere nell’area di Villa Salus durerà a lungo, fino al 2019. Abbiamo chiesto a Nicola Silimbardi come potrà coesistere con tutte le altre attività previste come i laboratori artigianali, gli orti e i lavori di giardinaggio dato che si svilupperà tutto nel giardino esterno? “La progettazione si è svolta in due momenti: il primo sulla rigenerazione, recupero conservativo e messa in sicurezza della palazzina accessoria, quella conosciuta come “Palazzina della camera iperbarica”. Questa diventerà il primo nucleo del progetto, qui potranno essere realizzate le prime attività di animazione e di formazione previste”. Per le altre attività che sono legate all’orticultura si cercherà di acquisire circa 600 metri quadrati di area sul lato orientale del parco della Villa, che non sarà interessata direttamente dal cantiere. Ma soprattutto molta parte della formazione non si svolgerà direttamente negli spazi della Villa ma sarà ospitata nelle strutture messe a disposizione dalla cooperativa Eta Beta e dallo spazio Battirame.
Abbiamo raccolto una preoccupazione, quella relativa al verde. Sul lato nord di Villa Salus c’è un’ampia parte di giardino che custodisce ancora degli alberi secolari. E’ previsto un progetto per salvarli e tutelarli? Nicola Silingardi ha voluto rassicurare su questo punto, sottolineando che gli alberi permettono di riqualificare e rigenerare questo spazio anche da un punto di vista ambientale e paesaggistico. E questo prevede anche la salvaguardia degli alberi secolari, che non si vuole rimuovere o spostare. “Nel progetto c’è anzi l’intento di preservare le essenze storiche della Villa e del giardino, che sono state tutte segnate e indicizzate nelle nostre mappe. Inoltre se nell’area nord del giardino della villa, quello rivolto verso la ferrovia, il verde è più fitto e compatto ci aiuta ad attenuare l’inquinamento acustico prodotto dal passaggio dei treni e quindi migliorare il benessere acustico generale”.
Infine la domanda che tocca uno dei nodi centrali del progetto. Nel progetto si recepiscono altri suggerimenti, oltre a quello di preservare gli alberi, provenienti dai tavoli di confronto con i cittadini modificando qualche idea iniziale? Nicola Silimbardi ha ricordato come la partecipazione sia una delle componenti chiave di questo progetto, richiesta anche dalla comunità europea: “L’idea da cui siamo partiti è che il progetto Salus Space non fosse calato dall’alto ma che ci fosse un confronto diretto con la cittadinanza. Ci sono diversi livelli di coinvolgimento. Credo che non si possa “partecipare” tutto. Siamo partiti con alcuni punti fissi che abbiamo inserito nel progetto e che sono stati decisi dai diversi partner.
Abbiamo dato poi alcune indicazioni che non dìventassero troppo specifiche o troppo vincolanti, che fossero flessibili”. Nicola Silimbardi ha preso ad esempio il caso dei laboratori artigianali. Saranno tre, da 80 a 120 metri quadri di superficie. Uno di questi sarà dedicato alla falegnameria, l’altro alla lavorazione del vetro. Per il terzo c’erano più ipotesi. Alla fine potrebbe prevalere l’idea del laboratorio tessile. Potrebbe valorizzare l’esperienza che hanno alcuni cittadini, coinvolgendo molti rifugiati che arrivano da paesi che hanno una lunga tradizione nella lavorazione dei tessuti. Uno spunto è arrivato anche da una cittadina che durante un incontro ha segnalato l’esigenza di avere degli spazi dove poter realizzare delle lezioni di sartoria e di cucito.
Oltre ad uno spazio polifunzionale dedicato al teatro, all’interno della futura costruzione, è prevista una arena per spettacoli anche all’esterno, con affaccio sulla grande corte aperta. In questi spazi si potranno realizzare spettacoli, ma anche lezioni aperte al pubblico e rappresentazioni collegate ai laboratori che sono ospitati. Il ristorante di Salus Space potrà usare il centro polifunzionale anche per le lezioni pratiche di cucina. Conclude Nicola Silimbardi, di ICIE: “Tutto questo si connette in maniera efficace con l’idea del laboratorio di sartoria e di tessuti che potrebbe produrre dai materiali per la tavola, a quelli per la scenografia ai costumi di scena. Questo è una piena dimostrazione di quello che vorremmo fare in questa struttura”.
Il percorso di Salus Space è arrivato al secondo appuntamento aperto a tutta la cittadinanza: ci incontriamo infatti lunedì 5 giugno alla Polisportiva di via Carlo Carli 56/58, a Bologna, alle 18 …
Il percorso del Progetto Salus Space è arrivato alla vigilia del secondo appuntamento aperto a tutta la cittadinanza: ci incontriamo infatti lunedì 5 giugno 2017 alla Polisportiva di via Carlo Carli 56/58, a Bologna, alle 18.
E’ un incontro in cui i coordinatori e i partner di Salus Space aggiorneranno gli abitanti sui passi avanti compiuti dall’ultima riunione, tenutasi il 5 aprile al Centro Sociale La Dacia. Verranno fornite informazioni a proposito del possibile abbattimento di Villa Salus, ma anche su come evolve la progettazione complessiva.
La partecipazione attiva di cittadini e cittadine è già realtà. I gruppi Redazione Partecipata e Valutazione Partecipata sono stati avviati, ma rimangono aperti, ci si può aggiungere in ogni momento.
Ecco cosa era accaduto il 5 aprile, nel primo incontro con i cittadini alla Dacia
Per info:
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