Salus SpaceArchives

Un bel gruppo di cittadini ha partecipato alla Passeggiata di Quartiere che venerdì 20 settembre si è snodata per il Savena, con tappa davanti al cancello della futura Salus Space. L’iniziativa è stata curata da Free Walking Tour Bologna e Fondazione per l’Innovazione Urbana, con il contributo del Comune di Bologna.

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Vi proponiamo la registrazione dell’intervento dell’architetto Massimo Monaco, progettista architettonico del Comune di Bologna, che ha aggiornato i cittadini sullo stato dei lavori nell’area della futura Salus Space.

La tappa è stata solo una delle tante… Ecco il racconto del resto della passeggiata,  a firma Rita Roatti

Savena_Passeggiata di Quartiere: da spazi a luoghi di comunità

Venerdì 20 settembre, al Quartiere Savena, si è svolta una visita guidata ai luoghi della memoria e dell’identità culturale del Fossolo organizzata da Free Walking Tour Italia.  La partenza è avvenuta alle 18 agli Orti Peppino Impastato in via Bombicci dove il presidente dell’associazione “Orti Condivisi” Gaetano Vitale ha raccontato la loro bella esperienza partita un anno e mezzo fa.  Mentre le persone si radunavano all’appuntamento, si è unita al gruppo anche la presidente del quartiere Marzia Benassi.

orti

Passeggiando lungo il muro di cinta della caserma Viali, siamo arrivati a Salus Space.
Tornando sui nostri passi, siamo giunti in  piazza Lambrakis dove alcuni componenti del Comitato Due Madonne avevano allestito una mostra fotografica che, attraverso 4 pannelli tematici, raccontava la storia della piazza stessa dal 1957 fino ad oggi passando attraverso l’inaugurazione nel 1971, la sua grande ristrutturazione del 2003 fino agli ultimi eventi/spettacoli avvenuti quest’anno da parte di più associazioni.
E’ stata poi fatta una puntatina alla” Mia Casina Bella”, un piccolo luogo sotto i portici nato dalla volontà di Nicoletta Magnani, che raccoglie persone con l’idea di stare insieme facendo cose piacevoli ed istruttive.parco_cedri

Alle 19,30, gambe in spalla, abbiamo attraversato via Dozza, imboccato la ciclabile/pedonabile e siamo arrivati al Parco dei Cedri dove, un folto gruppo di altre persone capeggiate da Vanna (attivista e storica del Parco), ci aspettavano per placare l’appetito con un abbondante buffet…

foto di Michele Lapini e Rita Roatti

Quale colore assoceresti al Quartiere Savena? Se fosse una persona, quanti anni gli daresti? Perché vivi al Savena? Cosa cambieresti?
Queste sono solo alcune domande del questionario realizzato dal progetto We Are Savena, rivolto a tutti i cittadini del quartiere. Andare alla ricerca dell’identità del territorio in cui si vive per costruire un percorso di appartenenza comune è l’obiettivo finale di questo lavoro che rientra negli interventi e nelle attività per la cura del territorio e della comunità 2018 del Quartiere Savena, promosso dall’Associazione Pro.Muovo in collaborazione con la cooperativa sociale Camelot.
We Are Savena vuole favorire la creazione di relazioni all’interno della comunità e promuovere la condivisione di legami tra chi abita in una zona particolare della città, ma allo stesso tempo vuole essere un contenitore di significati in cui raccontare e raccontarsi. Il progetto prevede diverse azioni: un questionario online, delle interviste in strada, la diffusione di cartoline informative nei luoghi più frequentati del quartiere e un concorso fotografico, il Savena Contest , realizzato da Tempo e Diafamma. Sono previsti inoltre dei laboratori con le associazioni del quartiere.
Al termine dell’analisi del sondaggio, i risultati verranno restituiti con modalità e strumenti diversi: un classico report riassuntivo, un breve video, una playlist su Spotify, degli stencil temporanei sui marciapiedi, la diffusione delle foto, una festa.
Per chi volesse saperne di più nella sede del Quartiere in via Faenza 4, giovedì 15 novembre dalle 18.30 alle 21.30, si terrà un workshop/laboratorio sull’identità locale con le associazioni del territorio.
A questo link il questionario da compilare.
Tutte le informazioni sono sulla pagina Facebook di We Are Savena.

 

Savena_contest

Un concorso fotografico per raccontare il territorio del Savena. Lo ha organizzato l’associazione fotografica Tempo & Diaframma insieme al Quartiere. Tutti possono partecipare inviando i propri scatti entro il 30 novembre 2018. Una mostra fotografica finale e la pubblicazione di un libro potranno dare visibilità alle attività e alla vita del territorio.

Il Savena Contest ha infatti l’obiettivo di raccontare attraverso immagini l’identità del Quartiere Savena. la sua vita, valorizzando la ricchezza sociale, artistica, culturale, storica, ambientale del territorio. Tre i temi da svolgere:

people – raccontare la gente che abita, vive, lavora nel quartiere. Rappresentare una realtà quotidiana attraverso le persone che la rendono tale.
work – raccontare le attività produttive e commerciali .
social – raccontare le attività sociali, associative, sportive, ricreative.

Per informazioni e contatti: contestsavena@gmail.com, info@savenacontest.it, info@tempoediaframma.it

prodotti-e-piantine-dell-associazione-selenite-per-educazione-ambientale

Educazione ambientale, valorizzazione del territorio e tutela del verde urbano. Di questo si occupa l’associazione Selenite che dal 2008 lavora nel Quartiere Savena, a Bologna, per diffondere la cultura della conoscenza e del rispetto dei valori ambientali.
La Redazione Partecipata ha incontrato l’associazione in occasione della Festa di Natale dello scorso dicembre al centro civico del Quartiere e ha intervistato Andrea, uno dei volontari dell’associazione.
“Selenite ha un forte legame con il territorio, da molti anni collaboriamo con tante realtà del nostro quartiere come enti pubblici e di formazione. Lavoriamo spesso con il Parco regionale dei Gessi e Calanchi dell’Abadessa, organizzando trekking e itinerari narranti alla scoperta dei paesaggi e degli alberi secolari del parco”, racconta il volontario ai microfoni della redazione.

L’interesse per l’aspetto formativo e per la promozione della cittadinanza attiva si traduce in un lavoro capillare che l’associazione svolge con le scuole del territorio con percorsi didattici particolari: “con un gruppo di ragazzi della scuola media curiamo un orto didattico, in via Lombardia 36. Seminiamo, coltiviamo e ci occupiamo di tutti i lavori manuali utili alla cura dell’orto. Alla fine dell’anno siamo riusciti a mangiare qualche ortaggio prodotto da noi, e abbiamo organizzato anche una grande festa per condividere il momento della raccolta. È stata anche un’occasione per conoscere altre persone, soprattutto chi viene da un altro paese e ha tradizioni diverse dalle nostre”.

La profonda conoscenza del territorio da parte dell’associazione Selenite ha spinto i cittadini-redattori del blog di Salus Space a fare qualche domanda anche sul progetto di rigenerazione dello spazio dell’ex casa di cura di Via Malvezza: “sappiamo del piano di riqualificazione di Villa Salus, però non ne conosciamo tutti i dettagli”, risponde Andrea e continua “immaginiamo che per una struttura di questo tipo debbano essere presi provvedimenti drastici, ma non sappiamo cosa accadrà dopo”.

Questo l’audio completo


L’intervista è stata realizzata da Rita Roatti

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