Un laboratorio creativo in Art City

Il 3 e il 4 febbraio 2024, in occasione di Art City, Atelier Sospeso, in collaborazione con l’Associazione Incontriamoci a Salus, propone un’attività artistica rivolta a tutte e tutti, “come testimonianza dell’incontro tra persone che avviene sulla base del loro processo creativo e della voglia di esprimersi insieme”, come scrive l’associazione.

L’attività proposta, che si svolgerà a Salus, in via Malvezza 2/2 a Bologna, prevede due momenti: il primo, di laboratorio creativo aperto e gratuito in cui avviene il processo creativo comunitario, e un secondo in cui le opere vengono allestite e diventano oggetti espositivi.

Nelle due giornate, dalle 15.30 alle 20, sarà eccezionalmente aperta la Locanda per aperitivi e merende.

Per comunicare la partecipazione (per aiutarci a preparare il materiale necessario), scrivete a  ateliersospeso.bo@gmail.com,
OGGETTO: Partecipazione Art City 2024 3 febbraio.

Così Atelier Sospeso descrive le due giornate:

Il laboratorio creativo di sabato 3 febbraio, dalle ore 16:00 alle ore 19:00, prevede la realizzazione di elaborati artistici, in modo libero. Per realizzarli saranno messi a disposizione dei visitatori gratuitamente materiali artistici di vario tipo e supporti. Verranno inoltre forniti stimoli per aiutare le persone a esprimersi artisticamente a partire dal loro essere lì, assieme ad altre persone. 
Il laboratorio è aperto a tutt* coloro che abbiano piacere a condividere e farsi ispirare da un momento di incontro con altre persone, culture, e stili espressivi, all’interno di uno spazio (Salus Space) che si è sviluppato e consolidato sulla base di questi valori.

Le opere realizzate in questo “Open Studio di comunità”  temporaneo, libero, aperto e accessibile a tutti, verranno successivamente allestite nel Centro Studi  di Salus dagli stessi autori, e, domenica 4 febbraio dalle ore 15:30 alle ore 18:00, sarà visitabile dal pubblico di Art City l’installazione generata a partire da questo laboratorio artistico, come testimonianza dell’incontro tra persone che avviene sulla base del loro processo creativo e dalla voglia di esprimersi insieme.

 

Da APS Atelier Sospeso riceviamo un articolo che approfondisce il processo che ha portato alle due giornate.

L’attività proposta da APS Atelier Sospeso e Incontriamoci a Salus in occasione di Art City 2024 è il risultato di un lungo processo fatto di riflessioni, incontri, intuizioni e volontà di cambiamento.
Sicuramente le attività del CicloAtelier di Comunità portate avanti dall’APS Atelier Sospeso, sono la base della proposta intitolata “A.I. L’arte dell’Incontro”.
Il progetto di CicloAtelier di Comunità, infatti, si muove da quasi due anni sul territorio della città di Bologna creando momenti di condivisione e incontro della comunità bolognese attraverso l’espressione artistica, l’arteterapia, l’arte, l’uso di materiali artistici e il coinvolgimento dei singoli e/o gruppi attraverso il processo creativo.

Durante questi laboratori aperti o open studios (termine con cui si è definito questa modalità di incontri nella teoria dell’arteterapia) ogni partecipante è libero di creare ciò che desidera, di fermarsi per il tempo che preferisce e si ritrova a creare sia con amici/che che con sconosciuti/e. Tale libertà permette lo sviluppo di un dialogo spontaneo: un dialogo fatto di immagini, oltre che parole, realizzatosi tra le persone che condividono uno stesso ambiente pubblico, aperto, cittadino. All’interno dei laboratori aperti sono tutti e tutte benvenuti/e e presi in considerazione poiché le azioni che si cercano di facilitare sono quelle di esprimersi e di mettersi in relazione: bisogni comuni a tutt*.
I diversi CicloAtelier non hanno fini di lucro, si propone ai partecipanti un’offerta libera, ma ciascuno è libero di scegliere in che modo contribuire all’esperienza fruita, sia in termini economici che offrendo materiali artistici, piuttosto che mettendo a disposizione il proprio tempo per aiutarci a sostenere l’attività dell’Associazione. Crediamo che muoversi verso la costruzione di un senso comunitario parta dalla responsabilizzazione in primis di chi fa parte della comunità, quindi ciascuno/a di noi.

Proprio perchè il progetto del CicloAtelier di comunità parla di valori in cui noi sette fondatrici dell’APS Atelier Sospeso crediamo fortemente, ognuna di noi coltiva questa idea di costruzione di un senso di comunità tramite il processo creativo anche nelle sue pratiche professionali personali.
Infatti, la proposta intitolata “A.I. – L’arte dell’Incontro” che si realizzerà il 3 e il 4 Febbraio a Salus Space in occasione di Art City, parte da una scoperta che ha a che fare anche con una mia esperienza lavorativa. Sono Cloe Gelsi, una delle sette fondatrici dell’APS Atelier Sospeso ed oltre ad essere Arteterapeuta sono anche un’infermiera, ed è proprio da un’esperienza sviluppatasi tramite questo mio lavoro che è nata la scoperta di Salus Space. Quando ho iniziato a lavorare al centro di accoglienza straordinaria Mattei non sapevo parlare molte lingue e non conoscevo le persone che vi abitavano. Nutrendomi delle attività del CicloAtelier però, ho fin da subito iniziato a portare con me i materiali artistici che riconoscevo come strumenti di scambio, di benessere, di espressione personale e di incontro.
Si è creato così quel primo tavolino con materiali da disegno, collocato fuori dall’ingresso dell’infermeria, e esso a disposizione di tutti coloro che ne avessero voluto usufruire nell’attesa di un accesso nell’ambulatorio.
Nei mesi successivi questo “spazio” all’interno del CAS ha preso sempre più sostanza, è stato frequentato da habitué, da visitatori sporadici, ma anche da me e dai miei colleghi per incontrare i pazienti e parlare con loro in un modo diverso: più autentico. La frequentazione di questo tavolo creativo ha generato anche una lenta e graduale decorazione degli ambienti del centro da parte degli ospiti stessi.

Inoltre, questo è stato anche uno spazio in cui si è iniziato a parlare e progettare attività da svolgere in giro per Bologna in maniera condivisa, con colleghi di lavoro e con alcuni dei ragazzi che vivono al CAS Mattei coinvolgendo anche le risorse che ognuno conosceva, nel mio caso l’APS Atelier Sospeso. Un esempio è stato quello di partecipare insieme alle attività del CicloAtelier, un altro quello di visitare la Pinacoteca di Bologna.
Senza pretese di risultato quello che stava accadendo era veramente qualcosa di inaspettato e potente, che si ingrandiva quotidianamente, al punto che, col passare del tempo, questo tavolino è diventato quasi piccolo e abbiamo iniziato a cercarne uno al di fuori del centro per continuare ad alimentare questo processo di scoperta, conoscenza reciproca, personale e della città.
Una prima difficoltà che abbiamo incontrato in questa ricerca è stata che qualsiasi luogo conosciuto ci sembrava troppo lontano dal Mattei per essere considerato uno spazio di riferimento.
Ed è in quel momento che siamo venuti a conoscenza di Salus Space. Grazie all’esperienza personale di un amico abbiamo riconosciuto che a pochi isolati di distanza dal Mattei, non casualmente, si trova quello che forse è un esempio di un modo di vivere che riconosciamo come ideale. Un condominio abitato da persone, con storie e culture diverse, che si conoscono e collaborano tra loro e con la cittadinanza anche grazie alla presenza di ambienti comuni adibiti alla progettazione e allo sviluppo di attività creative e pratiche.
Ed è così che dall’APS Atelier Sospeso e dall’associazione Incontriamoci a Salus è nata l’idea di portare all’interno di una manifestazione artistica che celebra l’arte nella città di Bologna, Art City, quella che per noi, è la forma più alta di Opera d’Arte: la possibilità di incontro, espressione e cambiamento che, il creare, produce tra tutte le persone.

La proposta che realizzeremo per Art City 2024, in conclusione, parla di questi processi invisibili ma reali e vede come veri autori lo spirito di umanità e solidarietà.
A tutte le persone che hanno sostenuto e alimentato questo percorso diciamo “Grazie!” perchè ci avete aiutato a capire che questa nostra idea, che “creare artisticamente assieme” significhi “creare assieme qualcosa di nuovo”, è reale.

Vi aspettiamo