Valutando insieme… rivalutiamo!
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Aggiungiamo ancora una tessera al mosaico che ricostruisce la nostra giornata di festa Porte Aperte a Villa Salus del 4 luglio scorso. Lasciamo la parola
Aggiungiamo ancora una tessera al mosaico che ricostruisce la nostra giornata di festa Porte Aperte a Villa Salus del 4 luglio scorso. Lasciamo la parola
Aggiungiamo ancora una tessera al mosaico che ricostruisce la nostra giornata di festa Porte Aperte a Villa Salus del 4 luglio scorso. Lasciamo la parola ai nostri partner valutatori di Irs che in quella giornata guidavano una nutrita pattuglia di cittadini valutatori armati di cartellette, questionari e penna. Ecco il testo che ci ha inviato Carmen Amerise, di Irs…
Il 4 luglio il Gruppo di Valutazione partecipata si è messo al lavoro in occasione di “Porte Aperte a Villa Salus”, la prima apertura degli spazi di Villa Salus alla cittadinanza. I valutatori e le valutatrici, muniti di badge di riconoscimento e di questionari hanno partecipato a tutto il percorso che da piazza Lambrakis si è concluso a Villa Salus. Proprio negli spazi esterni della Villa i partecipanti al gruppo di valutazione sono andati in giro ad intervistare i cittadini e le cittadine presenti all’evento per conoscere il loro giudizio sull’iniziativa e raccogliere dati utili che saranno elaborati durante la pausa estiva e discussi nel prossimo incontro del Gruppo che si terrà giovedì 21 settembre alle ore 18 presso il Centro Sociale La Dacia in via Abramo Lincoln n. 22/3.
Appuntamento dunque già fissato per la ripresa dei lavori del Gruppo, vi lasciamo all’intervista realizzata sempre il 4 luglio ad un Valutatore cittadino che ci spiega come è andato il suo lavoro.
Abbiamo ricevuto un aggiornamento sul percorso di progettazione dei futuri orti di Salus Space…
Abbiamo ricevuto un aggiornamento sul percorso di progettazione dei futuri orti di Salus Space da Giovanni Bazzocchi, di ResCUE-AB (Centro Studi e Ricerche in Agricoltura Urbana e Biodiversità, Dipartimento Scienze Agrarie, Università di Bologna). ResCUE è nostro partner, così come la cooperativa Eta Beta. Insieme stanno coordinando il percorso che porterà alla creazione delle tre tipologie di orti che nasceranno a Salus Space.
La coprogettazione delle aree ortive procede a vele spiegate nonostante il caldo. Eccoci allo Spazio Battirame, complesso costituito da una casa colonica, una tensostruttura e diversi ettari di terreno all’interno della quale Eta Beta ha creato una sorta di smart village, con una cucina, un bar, attività artigianali temporanee, percorsi didattici, giardini e orti.
Protetti da una tettoia e rifoccillandoci con cocomero autoprodotto nell’Area Battirame, il gruppo di volontari, costituito da abitanti del quartiere, operatori sociali, persone richiedenti asilo, utenti delle cooperative sociali coinvolte a vario titolo nel progetto, ha immaginato l’orto ricreativo che vorrebbe. Dove sistemarlo? Come “arredarlo”? Quali fiori, piante, alberi? E come lasciare la libertà a chi vorrà, un domani, partecipare di metterci del proprio? Mille idee, ancora un po’ “volatili”, ma tutte ricche di desideri e condivisione… ci vedremo ancora e ancora, per dare loro l’opportunità di realizzarsi.
Ecco la video storia della giornata del 4 luglio, quella che ha visto un bel numero di cittadini mescolarsi con i 17 partner del
Ecco la video storia della giornata del 4 luglio, quella che ha visto un bel numero di cittadini mescolarsi con i 17 partner del progetto Salus Space per raggiungere, partendo da piazza Lambrakis, gli orti di via Mondolfo e poi i cancelli riaperti di Villa Salus. Tra chiacchiere e scambi di idee, interviste del Gruppo di Valutazione partecipata è arrivato il momento dell’emozionante spettacolo dei Cantieri Meticci. C’è tutto in questo video!
Alla partenza in piazza Lambrakis abbiamo approfittato della situazione per porre ad una coppia di cittadini la nostra domanda preferita: “Che ne pensate del progetto Salus Space?”. Ecco cosa ci hanno risposto
Alla giornata di festa ha partecipato anche la Presidente del Quartiere Savena Marzia Benassi. Le abbiamo chiesto le sue impressioni
Abbiamo voluto l’opinione anche del signor Ropa che ci ha procurato panche e tavoli per il piccolo buffet
Proseguiamo il racconto del pomeriggio di festa a Villa Salus e della passeggiata collettiva che ci ha portato ad occupare pacificamente e gioiosamente quello che era uno spazio abbandonato della città e che diventerà Salus Space…
Proseguiamo il racconto del pomeriggio di festa a Villa Salus e della passeggiata collettiva che ci ha portato ad occupare pacificamente e gioiosamente quello che era uno spazio abbandonato della città e che diventerà Salus Space.
Lo facciamo grazie all’aiuto dei cittadini che ci hanno in questi giorni inviato delle fotografie scattate durante la giornata. La sensazione generale è stata positiva, insomma un buon punto di partenza! Con tanto lavoro davanti ancora da fare…ma speriamo insieme!
Ringraziamo il signor Tullio Bonci, che ci ha illustrato le bellezze degli orti di via Mondolfo; Elio Tedeschi, Matteo Borghesan e Elisa Cavalcaselle per le foto che vedete in questa pagina
Vi proponiamo una galleria di scatti realizzati da Elio, Matteo ed Elisa che ripercorrono l’intera giornata… Se c’eravate anche voi e volete scriverci o inviarci delle fotografie ne saremo felici! redazione@saluspace.eu
Siamo partiti da Piazza Lambrakis, abbiamo proseguito verso via Mondolfo e siamo arrivati a Villa Salus, futuro Salus Space
Il cancello di Villa Salus è rimasto aperto prima per far entrare chi ha allestito il parco poi per accogliere la lunga carovana umana che arrivava dalla passeggiata per le vie del Quartiere Savena …
Il grande cancello di Villa Salus è rimasto aperto per tutto il giorno. Prima per far entrare chi ha allestito il parco con sedie, tavoli per il buffet e scenografie per lo spettacolo, poi per accogliere la lunga carovana umana che arrivava dalla passeggiata per le vie del Quartiere Savena. Il caldo e le zanzare non hanno fermato i tanti che martedì 4 luglio sono venuti a curiosare, spinti anche dal passaparola che i cittadini e le cittadine dei nostri percorsi partecipati hanno messo in piedi in questi giorni.
E’ stato un pomeriggio intenso quello che ha avuto come protagonista lo spazio esterno della Villa, un pomeriggio di festa e animazione artistica.
Ma partiamo dall’inizio, dal raduno in Piazza Lambrakis. Ci siamo raccolti attorno alla statua dello scultore Costa Coulentianos, per ascoltare storia e ricordi di un luogo che è stato un punto nevralgico del quartiere. Cicerone di eccezione Rita Roatti, una delle cittadine della redazione partecipata di Salus Space.
Passeggiando ci siamo spostati poi verso via Mondolfo: abbiamo curiosato tra i tanti piccoli orti che costeggiano la strada, tra girasoli e filari di pomodori, e abbiamo chiacchierato con chi ogni giorno dedica un po’ del proprio tempo alla cura di questi spazi.
Infine siamo arrivati trionfali e festosi davanti al grande cancello dell’ex Villa Salus, pregustando già l’ombra degli alberi secolari che si trovano nel giardino e pronti per l’azione scenica di Cantieri Meticci. L’evento è stato la prima restituzione agli abitanti del Quartiere di un luogo abbandonato per molti anni.
Questa è una prima galleria con alcuni scatti del pomeriggio che abbiamo trascorso insieme e anche qualche immagine del gruppo di volontari che nei giorni precedenti ha partecipato alla pulizia del parco insieme all’associazione El Ihsan. Nel vialone che porta alla Villa ci sono anche alberi di pesco e degli amici speciali…
Grazie per le fotografie a Teresa Vignoli
Lunedì 3 luglio dalle 18 alle 20 le porte di via Malvezza saranno già aperte per permettere a tutti di unirsi a noi, per preparare al meglio il parco…
Martedì 4 luglio le porte di Villa Salus si apriranno ai cittadini e alle cittadine del Quartiere Savena e di tutta Bologna per un pomeriggio di festa e di animazione. E’ il primo passo, non solo simbolico, che segna la restituzione di un luogo abbandonato al territorio e ai suoi abitanti.
Questo il programma della giornata. Ma all’appuntamento del 4 luglio, ne aggiungiamo un altro.
In queste settimane infatti è proseguito il lavoro di pulizia del parco di Villa Salus da parte dell’Associazione El Ihsan, ma c’è ancora tanto da fare. Per questo lunedì 3 luglio dalle 18 alle 20 le porte di via Malvezza saranno già aperte per permettere a tutti di unirsi a noi, per preparare al meglio il parco.
Muniti di guanti e rastrello renderemo più pulito possibile il giardino intorno alla villa, raccogliendo sterpaglie e strappando erbacce nel luogo in cui si terrà la performance.
L’aiuto dei cittadini sarà prezioso e molto gradito!
Nelle stesse ore i Cantieri Meticci saranno alle prese con le prove, potrebbero anche loro avere bisogno di volontari che si mettano in gioco.
Lo spazio abbandonato di Villa Salus prende vita con un pomeriggio di festa e di animazione artistica. Il 4 luglio un percorso itinerante da piazza Lambrakis a via Malvezza…
Lo spazio abbandonato di Villa Salus prende vita con un pomeriggio di festa e di animazione artistica. Il 4 luglio un percorso itinerante tra alcuni luoghi del Quartiere Savena ci guiderà verso il parco della villa dove trascorreremo qualche ora insieme all’ombra degli alberi secolari tra lettura animate ed azioni teatrali. Punto di ritrovo sarà piazza Gregoris Lambrakis alle 18, dove ad essere esplorata sarà proprio la figura di questo medico, sportivo, uomo politico e militante pacifista greco, assassinato a Salonicco nel 1963.
Passeremo insieme dagli orti di via Mondolfo per concludere la nostra passeggiata al fresco degli alberi di Villa Salus, nel parco ripulito dall’Associazione El Ihsan. Qui i Cantieri Meticci, partner del progetto, compiranno un’azione teatrale.
L’iniziativa “Porte Aperte a Villa Salus” è rivolta a tutti i cittadini, che potranno conoscere meglio il progetto Salus Space, portare le loro idee e confrontarsi sul futuro dell’area riaperta al territorio. Il Gruppo di Valutazione partecipata sarà al lavoro, sperimenterà una prima attività di valutazione sul campo. I valutatori saranno identificabili da un apposito badge e saranno impegnati nel realizzare brevi interviste ai partecipanti e nell’osservare e valutare l’adeguatezza e l’efficacia dell’iniziativa rispetto agli obiettivi del progetto Salus Space. Ci sarà anche la Redazione partecipata, per raccontare poi la giornata sul nostro blog.
Nel giardino verrà allestita la mostra fotografica Chi è Bologna, dedicata ai nuovi cittadini bolognesi, ideata da Arca di Noè Soc. Coop. e realizzata in collaborazione con Il Maestro e Margherita fotografia.
Vi aspettiamo numerosi!
Il progetto Salus Space prevede una superficie complessiva tra orti e giardini di circa 660 mq, aperti ai cittadini. Cominciano gli incontri gratuiti …
Il progetto Salus Space prevede una superficie complessiva tra orti e giardini di circa 660 mq. Di questi 160 mq saranno dedicati a orti ricreativi, 100 ad un orto didattico, i restanti 400 ad un orto comunitario produttivo.
Gli abitanti e i futuri residenti di Villa Salus saranno coinvolti nella loro co-progettazione e coltivazione. Il gruppo che coordina il lavoro è formato da Giovanni Bazzocchi e Nicola Michelon del ResCUE – AB Università di Bologna e da Francesca Magrefi.
Sono previsti tre incontri teorico-pratici gratuiti da circa due ore ciascuno, che si terranno sempre alle 16,30 nella sede della Coop. Sociale Etabeta in Via Battirame 11 – Zona Roveri. Il primo sarà giovedì 22 giugno, il secondo giovedì 29 giugno, il terzo giovedì 13 luglio.
Le attività di co-progettazione sugli orti si rivolgono a tutti, intendendo gli orti un mezzo di aggregazione e di formazione, alla fine del percorso ci sarà una cena a base di prodotti dell’orto presso la Cucina della Coop Sociale EtaBeta.
Ecco alcune delle domande a cui si darà risposta, offrendo gli strumenti indispensabili per l’avvio e la gestione dell’orto corretti. Si cercherà anche di capire come adattare l’orto alle diverse esigenze: da quelle alimentari e di reddito a quelle più legate al benessere, al tempo libero e alla socialità.
Per informazioni: Giovanni Bazzocchi 3341042338, Nicola Michelon: 346666681
Un’ampia corte interna con orti e spazi verdi su cui si affacciano tre strutture: questo potrebbe essere Salus Space tra tre anni…
I cittadini del Quartiere Savena hanno potuto vedere come potrebbe trasformarsi l’area dell’attuale Villa Salus.
Un’ampia corte interna con orti e spazi verdi su cui si affacciano tre strutture: la prima ad un piano, con grandi vetrate, che ricorda le serre del paesaggio circostante; la seconda è una palazzina residenziale, a tre piani con loggiato, con asse nord-sud; infine la palazzina accessoria settecentesca conservata nelle sue linee originarie. Tutto attorno le piante centenarie, a segnare la zona perimetrale.
E’ quello che raccontano le tavole presentate ai cittadini durante l’incontro del 5 giugno, al Centro Polifunzionale di via Carlo Carli, dall’architetto Massimo Monaco, progettista del Comune di Bologna, Dipartimento Cura e Qualità del Territorio. E’ a lui che spetta il compito di stendere il progetto preliminare del masterplan di Salus Space, seguendo e interpretando le indicazioni dei partner coordinati dal Comune di Bologna, in stretto dialogo con ICIE, Istituto Cooperativo per l’Innovazione. E’ un primo passo, a cui seguirà lo sviluppo progettuale esecutivo.
Prosegue dunque il cammino di Salus Space, che dovrà concludersi nei prossimi tre anni, in attesa dell’approvazione della richiesta di revisione del progetto al Segretariato UIA, avviata dal Comune di Bologna per poter demolire l’edificio principale.
L’ipotesi di abbattere la vecchia struttura nasce da un’analisi che ha evidenziato la necessità di un adeguamento sismico dei sette piani, non compatibile con il budget a disposizione del progetto e con i tempi ristretti imposti dall’Unione Europea. Inoltre, alcuni piani della struttura esistente non sarebbero conformi alle normative acustiche, nel caso ospitassero appartamenti. Anche dal punto di vista energetico l’edificio avrebbe bisogno di pesanti interventi di riqualificazione.
Durante l’incontro, davanti ad una platea composta da una quindicina di abitanti del territorio, l’architetto Monaco ha illustrato il suo progetto.
Eccone una sintesi.
La riprogettazione è partita dal recupero funzionale dell’edificio accessorio settecentesco (quello detto “della camera iperbarica”- n.d.r.), sottoposto a un vincolo storico documentale dal nostro Regolamento Edilizio. La logica è stata quella di conservare la sagoma planivolumetrica dell’immobile, mentre dal punto di vista architettonico si tutelano i caratteri storici di pregio dell’edificio. Nella parte centrale si è cercato di ripristinare la simmetria delle aperture, che ora non è visibile, dopo una serie di interventi di ristrutturazione, di cui alcuni molto pesanti, avvenuti nei primi anni 90.
Sarà la testimonianza del passato dell’area di Villa Salus.
E ora veniamo all’idea centrale del progetto: creare una connessione tra tutte le attività, perché non ci sia uno scollamento tra parte residenziale, laboratori, attività didattiche e orti. Per questo si è pensato ad una corte aperta che potesse racchiudere tutte le diverse attività.
Lo stabile che ospiterà le residenze, sul lato destro rispetto all’ingresso, avrà un piano terra e altri tre piani, seguirà uno schema nord sud, in modo da minimizzare l’impatto acustico dell’area (siamo in prossimità di una linea ferroviaria e della tangenziale). Non volendo creare unità abitative isolate, è stata privilegiata una distribuzione a ballatoio, molto funzionale, che potesse fare da collante tra gli ospiti della struttura.
Siccome ci troviamo in un’area, quella tra via Malvezza e il taglio ottocentesco della ferrovia, caratterizzata ancora da una forte connotazione agricola, con casolari rurali, si è pensato di realizzare il secondo edificio, perpendicolare a quello residenziale, con una forma che ricordi le serre presenti in questa zona. Un edificio basso con grandi vetrate che guardano la corte, occupata da verde e orti. All’interno di questo spazio si svolgeranno le attività laboratoriali e l’attività di ristorazione, che potrebbe aprirsi lungo la direttrice d’ingresso. I parcheggi saranno posti subito all’ingresso dell’area, sul lato sinistro, con una zona verde che abbia funzione di separazione.
La congiunzione tra i due edifici (serre e residenze) è rappresentata da una grande piazza aperta, con un lato chiuso da una struttura a gradinate, che potrebbe essere utilizzata come teatro all’aperto, ma anche semplicemente come zona di socializzazione.
Saranno conservati tutti gli alberi della fascia perimetrale, così come i due platani storici, a conclusione del viale d’ingresso, ma altri nuovi alberi verranno piantati.
Questo a grandi linee è il progetto preliminare che disegna il futuro Salus Space, ma se alcune funzioni e connessioni sono state stabilite dal lavoro comune dei partner, suggerimenti e nuovi spunti potranno arrivare dalla collaborazione con i cittadini, che verranno costantemente informati e coinvolti.
Il 9 giugno si parlerà della riqualificazione di Villa Salus allo spazio Battirame, nella giornata dedicata all’agricoltura urbana organizzata all’interno del progetto Erasmus+Urban Green Train. Altri appuntamenti…
Dal 25 maggio è in corso al Parco Peppino Impastato, in via Due Madonne, la Festa dell’Unità che quest’anno si chiama La Festa che Unisce.
Giovedì 8 giugno alle 20,30 si parlerà della riqualificazione di Villa Salus con la presentazione del progetto Salus Space.
Interverranno Roberta Paltrinieri, Responsabile del Ces.co.com, Centro Alti Studi sul Consumo e la Comunicazione, presso il Dipartimento di Sociologia e Diritto dell’economia dell’Alma Mater, Giulia Allegrini, Ces.co.com e la Presidente del Quartiere Savena Marzia Benassi.
Il 9 giugno un altro appuntamento in cui si parlerà di Salus Spac: dalle 15 presso lo spazio Battirame il progetto Erasmus+Urban Green Train presenta i propri risultati finali e invita ricercatori, cittadini, imprenditori e tutti gli interessati a confrontarsi su diversi temi legati all’Agricoltura Urbana: il suo ruolo per un miglior uso delle risorse e per combattere il cambiamento climatico; i nuovi modelli di impresa e le competenze richieste ai giovani, ma anche le iniziative più innovative per la città di Bologna, come il nostro progetto e il corridoio ciclo-eco-ortivo per la zona Roveri.
Il programma
Un’altra presentazione il 15 giugno all’Urban Center, in piazza del Nettuno 3, a Bologna.
Foto di Rita Roatti
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