“Il calcio in faccia”

Un film (quasi) realizzato durante un laboratorio teatrale con minori stranieri non accompagnati, in due strutture gestite da Open Group, partner del Consorzio l’Arcolaio. Così definiscono i Cantieri Meticci “Il calcio in faccia”, che sarà proiettato a Salus Space mercoledì 17 luglio alle 21.30.
I Cantieri sono partiti da alcune domande, lasciamo a loro la parola:

“In che modo confrontarci insieme su argomenti che potessero stimolare la loro immaginazione? Come farli sentire protagonisti su qualcosa in cui hanno competenze e su cui possono portare i loro punti di vista ed esperienze?
Come coinvolgerli nel processo del creare insieme, nonostante il poco tempo a disposizione?

Due grandi passioni trainanti sono emerse: il calcio e la Palestina. Grazie è stata creata una storia di fuga, di cura, di lacerazioni… Una sorta di commedia all’italiana dove di italiani ce ne sono ben pochi. Si tratta di un film noir, e come tutti i noir è fitto di misteri, per esempio: avere una faccia da calcio è una benedizione o è una maledizione? Mentire è brutto o se serve a salvarsi va bene? Ma, soprattutto, dove sono loro, i protagonisti di questa vicenda? Si sono dati alla macchia? Perché non erano veri calciatori? O perché hanno trovato l’amore, magari di una misteriosa cameriera turca? Sia come sia, riusciranno, alla fine, a restare in Europa ed a finire il film pur non venendo mai alle prove? E a rivoluzionare il calcio?
Tante vicende, tante domande. Tante domande, una certezza: il figlio palestinese di Maradona è in mezzo a noi… e se verrete a Salus Space il 17 luglio 2024 alle ore 21.30 forse lo incontrerete. Forse. Vi aspettiamo per la visione!!”

Le strutture sono Cà rossa (progetto Sai Msna) e Borgo San Francesco (strutture Sai ordinari).

 


The Whale Land

Che fine ha fatto la BandaBalena? Sabato 6 e domenica 7 luglio, alle 20.30, in scena i Cantieri Meticci con la loro compagnia di oltre quaranta persone completamente diverse tra loro: bambini, adulti, professionisti, dilettanti, provenienti  dalle parti più disparate del mondo e con competenze artistiche altrettanto varie.

Ma dove sono finiti i bambini che componevano la BandaBalena? Perché ci sono tante versioni diverse della loro storia? Cosa è successo realmente su quella spiaggia nel sud del mondo dove improvvisamente si è arenata una gigantesca balena nera ?

Il commento del regista Pietro Floridia:

“Per noi la questione è sempre la stessa, come tentare di generare un mondo comune tra persone che, in partenza, non hanno quasi nulla in comune. La nostra ipotesi è: costruendo insieme una storia mitica, costruendo insieme un’arca in cui tentare di abitare e forse salvarci, insieme”.

Da qui nasce una storia che ruota attorno a una grande balena nera spiaggiata. Grazie ad un collettivo di scenografe guidato dall’artista Sara Pour ha preso vita un’istallazione-balena all’interno della quale viaggiare e fare incontri sorprendenti.

E’ uno spettacolo nell’ambito del festival internazionale “Rethink the Challenge”.
Ingresso libero con prenotazione obbligatoria: organizzazione@cantierimeticci.it.