“Samad”, dentro la galassia delle seconde generazioni arabe

L’appuntamento con il film di Marco Santarelli, che chiude la trilogia “I cieli sopra Bologna”, sarà a Salus Space, mercoledì 3 luglio alle 20.45. A presentare il sindaco Matteo Lepore, Dino Cocchianella e il regista. Una storia raccontata dietro le sbarre di un carcere, dove esplode la rivolta e vittima e carnefice condividono lo stesso destino.
La proiezione si terrà anche in caso di pioggia, verrà spostata al coperto.

Marco Santarelli spiega così l’origine del film:

“Samad nasce durante le riprese del mio secondo documentario in carcere: Dustur (Costituzione). L’idea mi è venuta filmando ore e ore d’incontri tra un volontario religioso di fede cattolica e un gruppo di detenuti musulmani, su temi legati ai principi della Costituzione italiana e delle Costituzioni arabe. Un confronto non facile, tra due mondi molto diversi, sconvolti dall’attentato alla sede del giornale
satirico di Charlie Hebdo (2015). È da qui che parte Samad, una visione sul tema della “sottomissione” e della radicalizzazione in carcere”.

Il cast:

Mehdi Meskar
Roberto Citran
Marilena Anniballi
Luciano Miele
Per la prima volta sullo schermo:
Abdessamad Bannaq, Youssef El Gahda, Amina Ennauri, Issam Laou
Gaspare Balsamo, Younes El Bazouri, Stanley Okey Igbokwe, Aleksandros Memetaj
Stefania Ugomari Di Blas, Asia Galeotti, Giovanni De Giorgi, Ettore Nicoletti

 


La strada da Agota Kristoff

In scena sabato 29 giugno e domenica 30, è uno spettacolo di Cantieri Meticci liberamente tratto da “La Route” un testo teatrale di Ágota Kristóf, scrittrice e drammaturga. Scritta nel 1976, la storia viene pubblicata per la prima volta nel 2007 come parte della tetralogia “Le Monstre, et autres pièces”.

con Davide Borruto, Larissa Cioverchia, Arianna Felicissimo, Angela Mangiavillano, Irene Maria Olavide, Valeria Passeri, Claudio Piva, Marta Zaramella
regia Anna Luigia Autiero, Nicola Gencarelli
suoni e musiche originali Nicola Gencarelli
costumi Cristina Gamberini
scenografia Luana Pavani, Sara Pour
laboratorio di ideazione maschere a cura di Teresa Lorusso
Lo spettacolo si svolge al chiuso, nel tendone bianco di Salus, vicino alla Locanda.

Edmondo Sfaltamondo, ingegnere di grande successo, dopo una serata in suo onore, si mette alla guida della sua automobile e s’addormenta sognando le conseguenze del suo progetto autostradale, in un futuro dove “la terra è completamente ricoperta dal cemento. Ci sono solo strade. Nient’altro. Le persone, nate sulla strada, vivono sulla strada. L’umanità è ripiombata in uno stato primitivo, e conosce la nostra civiltà attraverso leggende. Dove portano le strade? Hanno una fine? Perché le direzioni? Perché il cammino? Esistono delle uscite? Sono vere o false? Ma rassicuriamoci. Per il momento tutto questo non è che un incubo. L’incubo di un costruttore di strade.”

Sabato 29 giugno
21.15 Prima
22.15 Seconda replica
Domenica 30 giugno
21.30 Terza replica

E’ obbligatoria la prenotazione: WA 3518681422; organizzazione@cantierimeticci.it
L’evento si svolge nell’ambito del festival internazionale Rethink the Challenge Festival

Ingresso libero


Il valore delle Costituzioni tra le mura di un carcere

Nella biblioteca del carcere della Dozza, a Bologna, un gruppo di detenuti, coordinati dal religioso Fra Ignazio e dal giovane Yassin Lafram, mediatore culturale musulmano e coordinatore della Comunità Islamica di Bologna, si confrontano sul valore della costituzione, comparando quella italiana a quella dei paesi arabi.

Mercoledì 19 giugno alle 20.45 a Salus proietteremo il docufilm Dustur del regista Marco Santarelli sull’esperienza di dialogo su Costituzioni, diritti, doveri e religioni.
Un film con Abdessamad BannaqIgnazio De FrancescoBernardino CocchianellaYassine Lafram. Italia 2015, durata 75 minuti.
Introducono padre Marcello Mattè, cappellano del carcere e Maria Raffaella Ferri del Coordinamento cittadino carcere.

Mercoledì 26 giugno, sempre alle 20.45, verrà proiettato un altro docufilm di Marco Santarelli. Si intitola I nostri, racconta l’esperienza di un gruppo di otto giovani – quattro ragazzi e quattro ragazze – quasi tutti studenti universitari di facoltà ad indirizzo umanistico, sociale o educativo, coinvolti in un progetto di ricerca sul mondo sommerso delle comunità religiose che popolano la città di Bologna.
Il documentario segue le discussioni del gruppo, facendo emergere le differenze culturali e di credo di ciascuno di loro (Cosa significa oggi credere e avere una fede, per la propria identità personale e collettiva?).
I momenti di riflessione e confronto interno al gruppo, sono scanditi dagli incontri con le comunità e le loro guide spirituali, nei luoghi di culto più ordinari e in quelli più nascosti e improbabili.


Uno spettacolo di danza con DNA

Giovedì 13 giugno alle 21.30 a Salus Space, nello spazio della gradinata, ci sarà uno spettacolo di danza a cura di DNA-Associazione culturale DaNzA, nell’ambito di Tandem.

Ecco i materiali descrittivi che ci ha inviato l’associazione.

DNA è una compagnia bolognese che dal 2013 si occupa di produzione artistica, formazione e progetti di comunità, sotto la direzione artistica di Elisa Pagani.
TANDEM – Training Art Network for Dance Education and Movement è un percorso di formazione professionale ideato da DNA in collaborazione con il DAMS di Bologna e Mediagrammi e.V. di Berlino, sostenuto dall’Unione Europea nell’ambito del programma ERASMUS+ 2021-2027, che unisce produzione artistica, formazione accademica, esperienza lavorativa e acquisizione di nuove competenze digitali applicate alle arti performative, con lo scopo di formare danzatori professionisti che abbiano una preparazione artistica e fisica di alta qualità, spessore culturale, esperienza immediata della vita lavorativa di un danzatore e competenze innovative, fornendo una visione completa della professione del danzatore contemporaneo.

TANDEM
Direzione Artistica: Elisa Pagani
Direttrice Prove: Chiara Merolla
Con: Alessia Fughelli, Alessia Lombardi, Arianna Terreno, Deborah Dozzi, Federica De Filippi, Francesca Russo, Gaia Stacchini, Marianna De Vito, Marta Bonera

presenta

PRACTICE INA
Coreografie: Sharon Fridman, con la collaborazione di Tomer Navot
Assistente alla coreografia: Tomer Navot
INA è la pratica creata da Sharon Fridman, basata su una specifica ricerca sull’equilibrio corporeo e le sue variazioni, e sul potenziale che si nasconde nella connessione tra i corpi, sviluppando una raffinata sensibilità alla gravità e al tatto. Il focus di questo linguaggio si trova nel concetto di gravità, con lo scopo di indagarne i suoi aspetti più inesplorati. Il movimento implica inoltre l’espressione energetica che forgia i corpi, la trasmissione di un elemento con cui è stato precedentemente in contatto… Il modo in cui ci muoviamo è l’espressione diretta di cosa succede dentro di noi, in funzione di un bisogno interiore e irreversibile.

PER PRIMO, IL MIO NOME
Coreografie: Elisa Pagani
Interrogandosi sulla condizione dei migranti, sul distacco dalle radici e la ricerca di una nuova terra e della salvezza, la coreografia guarda con delicata speranza l’umanità, in un momento di perdita dello spirito, del potere e del senso di comunità.


Le ninfe della Tammorra

Una due giorni dedicata alla musica popolare sabato 15 e domenica 16 giugno 2024, negli spazi di Salus Space.
Un weekend organizzato dall’associazione Allargate il Cerchio, dedicato alla tradizione, alla musica, alla danza e all’artigianato campani.
Le Ninfe della Tammorra, con Serena Della Monica, Carlotta D’Avino e Sara Schiavo condurranno alla scoperta della tradizione cilentana, ma anche della contaminazione con il loro Femmene Tour.
Il Maestro Antonio De Lucia de L’ Arte della Tammorra approfondirà l’arte antica e preziosa della costruzione del tamburo a cornice tradizionale campano.
Info e prenotazioni: Maurizio, mauriziomessore@hotmail.it, 320 212 1864
Evento organizzato nell’ambito della rassegna Canta Figliola-la donna nella musica popolare. Un viaggio tra Puglia e Campania.
In collaborazione con Scuola Tarantarte

12/06: Per un Teatro di Frontiera

Portare il teatro, e momenti di benessere, in un luogo di frontiera, dove passano centinaia di persone al giorno per superare le Alpi e arrivare in Francia. Vogliamo sostenere il progetto Teatro di Frontiera dei Cantieri Meticci con una cena solidale, mercoledì 12 giugno, alla Locanda Salus.

Appuntamento con la cucina siriana dalle ore 19,30, il contributo è di 20 euro (un piatto unico con assaggi vari, bevande escluse), andrà a finanziare il progetto (tolte le spese) che porterà i Cantieri Meticci a Oulx, in Alta Val di Susa, nel centro di accoglienza Rifugio Fraternità Massi.

Il mago di Oulx
Conversazione e giochi teatrali con chi viene a cena!

Programma:
19:30-20:00 accoglienza ospiti, presentazione del progetto
20:00-21:00 cena letture e giochi teatrali
21:00-21:40 prova aperta
21:40-22:00 chiusura e proiezione video

Teatro di Frontiera, da mesi prepara attività e uno spettacolo che proporranno agli ospiti del Rifugio Massi di Oulx che si preparano a valicare la frontiera. Lo spettacolo che stanno ideando è un grande gioco, che può funzionare solo con la partecipazione del pubblico; per questo prima della loro partenza faranno alcune prove aperte con il pubblico per verificarne il meccanismo.
Vi invitiamo a partecipare ad una prova aperta, che non è uno spettacolo, non è nemmeno una prova generale, ma è una vera prova, appunto aperta ad alcuni spettatori, un’esperienza del nostro processo di creazione.
Teatro di Frontiera è un gruppo-laboratorio nato all’interno del progetto dei Quartieri Teatrali di Cantieri Meticci.

Ecco come Cantieri Meticci spiega gli obiettivi del progetto:
…In queste situazioni spesso le persone hanno bisogno di cibo, cure, vestiti, ma anche di momenti di benessere che possano per qualche momento alleviare questi passaggi spesso difficili¸ e noi lo facciamo con attività espressive, ricreative, ludiche che permettono, oltre al sollievo, anche di creare momenti di interazione e condivisione delle diverse situazioni di vita.
Molto spesso ci sono famiglie con bambini che non vanno a scuola da mesi, non hanno giochi o svaghi e fare un laboratorio di teatro o vedere uno spettacolo può rappresenta un momento prezioso sia per le bambine/i che per i genitori.
Riportare a casa. Il lavoro creato per il centro di accoglienza prescelto verrà poi ripresentato in luoghi di “frontiera” a Bologna, insieme al racconto/resoconto teatrale dell’esperienza vissuta, per cercare di unire al teatro la sensibilizzazione e l’informazione sulla situazione in corso in questo luogo.

Con i soldi raccolti, ecco cosa faranno:
Uno spettacolo ha la magia di donare grandi emozioni e gioia in solo mezz’ora di tempo, ma per farlo ci vogliono tempo, un luogo in cui lavorare, materiali. 
Il vostro finanziamento permetterebbe l’acquisto di materiale scenotecnico per la realizzazione delle scenografie e dei materiali per i
laboratori da fare con bambini e famiglie…
Renderebbe sostenibile il nostro percorso anche e soprattutto finanziando i costi importanti previsti per gli spostamenti, il vitto e l’alloggio necessari per realizzare il lavoro nei centri di accoglienza e per poter offrire gratuitamente le attività teatrali quando torneremo a Bologna, per raccontare la nostra esperienza in più luoghi possibili della città (scuole, parchi, centri aggregativi ecc.). Inoltre renderebbe sostenibile il nostro percorso anche nell’anno a venire, proseguendo la nostra ricerca di luoghi in stato di bisogno e la creazione di nuovi spettacoli o laboratori di teatro adatti a queste situazioni.

Per le prenotazioni: organizzazione@cantierimeticci.it, tel. 334 7053430