Prodotti degli orti di Salus? Disponibili!

Con orgoglio annunciamo che Salus Space mette a disposizione di cittadine e cittadini i prodotti dei suoi orti grazie a un sistema di prenotazione e vendita diretta.

Sono prodotti stagionali, freschissimi (raccolti in giornata) e coltivati con metodo biologico (rispetto delle persone e dell’ambiente) da appassionati ortisti.

Come funziona?

  • La verdura si può avere due volte a settimana, il mercoledì e il sabato.
  • Punto consegna alla scalinata rossa, il mercoledì dalle 18 alle 19 e il sabato dalle 10 alle 12. 
  • Il pagamento avviene al momento del ritiro.
  • L’ordine si effettua con un semplice messaggio via whatsapp entro le ore 12 del mercoledì per il ritiro mercoledì sera, o il venerdì entro le ore 19 per il ritiro sabato mattina.
  • La disponibilità di ortaggi e frutta e i relativi prezzi verranno aggiornati regolarmente ed inviati alle persone interessate tramite messaggio whatsapp (con messaggi individuali, il numero non verrà condiviso con altri se non con chi raccoglie la verdura).

Previo avviso, tutti sono i benvenuti per una visita agli orti, per vedere con i propri occhi dove e come viene coltivata l’ottima verdura che viene consegnata!

Cosa è già disponibile?

Al momento  abbiamo già a disposizione zucchine (5 varietà diverse!), cetrioli, melanzane (ben 3 varietà), okra, bietola colorata e classica, friggitelli, rucola, erba cipollina, prezzemolo, menta, basilico, fagiolini, pomodori, peperoni e angurie!!!

Come partecipare?

Invia una mail a info@saluspace.eu con il tuo nome e il tuo numero di telefono. Riceverai il listino e potrai ordinare.

Se hai dubbi, domande, suggerimenti, scrivi pure a info@saluspace.eu, e riceverai una risposta appena possibile.


I semi del campo germogliano

Dal 10 al 19 luglio Salus Space è stata attraversata dalle energie sprigionate dal Campo di Volontariato internazionale, che ha coinvolto anche gli abitanti, compresi i più piccoli.
La Collettiva Chirikù, che lo ha gestito, ci ha lasciato alcune riflessioni.

“Nonostante siano passati diversi giorni dalla conclusione del campo di volontariato, ci rimane ancora difficile trovare le giuste parole per descrivere e restituire cos’è stata questa esperienza e cosa ha significato per noi. Tentiamo, perchè crediamo che una parte importante del progetto consista nella condivisione e nello scambio.
Il 10 agosto sono arrivati e arrivate a Salus Space cinque ragazz* dall’Europa per partecipare al campo. Ne aspettavamo di più ma gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, e a volte si rivelano anche sorprese preziose. Avere meno ragazz* ha permesso di attivare una rete anche oltre i confini che pensavamo e sono venut* a dare una mano persone dall’estero, amic* di Bologna, conoscenze maturate durante Giochi d’altri mondi. Già di per sé solo questo ha significato per noi vivere e sperimentare la comunità: un’entità mobile, che si modifica in base alle necessità, pronta a darsi una mano quando c’è bisogno perché insieme si può fare ciò che da soli non si può.


Con queste premesse il campo è partito, e fino al 19 agosto ha visto tanti volti e tante braccia lavorare insieme durante la mattina e il pomeriggio per ideare e costruire giochi e strutture di ogni tipo: un murales, un gioco dell’oca dipinto per terra, una scacchiera, un tepee, il nostro villaggio nel bosco, una mappa di Salus, migliorie al librorifero, la segnaletica per Salus.
Ha significato sudore, stanchezza, tanto caldo, tante difficoltà, ma anche la gioia e la bellezza di creare qualcosa insieme dove ognun* contribuisce come può. Lavoro e non solo: abbiamo cercato di vivere il più possibile in maniera comunitaria collaborando anche durante altre attività, durante la preparazione e la condivisione dei pasti, nei momenti liberi. E soprattutto abbiamo cercato di fondere la nostra comunità con quella di Salus dandoci una mano reciprocamente. Ricordiamo come uno dei momenti più belli la cena internazionale dell’ultimo giorno del campo dove è stata presente anche la comunità di Salus e abbiamo condiviso la serata tutt* insieme.


Potremmo dire tanto altro, andare nel dettaglio, ma crediamo che l’unica cosa veramente importante sia restituire il senso di questo campo. Se siamo riusciti ad arrivare fino a qui è perché c’è stata una rete di aiuto e sostegno che ha funzionato, e se siamo riusciti a fare ciò che abbiamo fatto con i volontar* è perchè loro insieme a noi hanno voluto portare avanti questo progetto.
Qualcosa sicuramente avremo sbagliato, si poteva fare meglio, è stato difficile ma il vero valore di questa esperienza è il suo percorso e non il punto d’arrivo. E in questo percorso ci sentiamo di dire un immenso grazie a ogni persona che anche per poco è passata di lì: è un seme nel terreno che, col tempo, speriamo possa germogliare.


Le ultime cene… fino a settembre!

tavolo_locanda

Approfittate ora della Locanda Salus! E’ aperta ogni sera dalle 19 fino a domenica 30 luglio compresa. Poi ci riposeremo fino a lunedì 4 settembre, per riaprire martedì 5 settembre.

La stagione 2023 di “da una Riva all’Altra” è stata ricca di spunti, di idee e emozioni, cittadine e cittadini hanno trascorso con noi le serate, rendendo ancora più vivo il nostro spazio.

Stiamo lavorando alla costruzione di un programma di eventi che possa animare Salus già da settembre.

RiViva – il tuo mercato dell’usato torna sabato 9 settembre, presto vi daremo maggiori informazioni.


Quando i migranti eravamo noi

La rassegna da una Riva all’Altra stagione 2023 si chiude con uno spettacolo che indaga la tragedia di Marcinelle del 1956. Nella miniera in Belgio morirono 262 persone, di cui 136 migranti italiani.

Lo spettacolo, a cura dei Cantieri meticci, guarda al passato, a Marcinelle, quando i migranti eravamo noi; perché oggi come ieri si muore, in mare e nelle miniere.

Come scrivono i Cantieri: “Marcinelle non è una tragedia, ma una condizione. Marcinelle è tutti i giorni”.

Marcinelle, quando i migranti eravamo noi, è in scena domenica 23 luglio alle ore 21.00 a Salus Space.

Per prenotazioni:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-marcinelle-quando-i-migranti-eravamo-noi-671394297417?aff=oddtdtcreator


Impero-una prima mondiale

Sabato 22 luglio, alle 21.30 Impero, un’installazione performativa multimediale ispirata dal Macbeth di Shakespeare, in anteprima mondiale. Uno spettacolo di Strefa WolnoSłowa co-prodotto dal Festival Internazionale Shakespeariano di Gdańsk, in collaborazione con i Cantieri meticci.

La foresta testimonia, ascolta, aiuta. Offre speranza, sicurezza e riparo. È piena di indizi, di suoni, di persone: quelle nascoste dietro gli alberi caduti, bagnate dopo aver attraversato la palude, e quelle che portano loro acqua e vestiti asciutti.
Molti uccelli solcano i suoi cieli, mentre gli animali selvatici si muovono nel fitto della boscaglia. Eppure, quegli animali di cui avremmo paura, sotto la luce della luna si rivelano meno spaventosi delle guardie di frontiera e di un esercito armato.

Nata dalle esperienze di coloro che migrano e aiutano al confine tra Polonia e Bielorussia, Impero è un’installazione performativa che attinge a piene mani all’iconografia del Macbeth.

Prendendo spunto dal testo di Shakespeare e dalle immagini della crisi umanitaria nella terra di confine, la compagnia polacca Strefa WolnoSłowa riflette sulle strategie di sopravvivenza durante la fuga, su come la natura sia in grado di favorire gli esseri umani in crisi, su come aiutare chi sta fuggendo, su come i gesti di solidarietà siano criminalizzati dal potere e, infine, su quanto male sia contenuto nel potere che rimane impunito.

Strefa WolnoSłowa è un ensemble teatrale multidisciplinare. Organizzano attività artistiche, culturali ed educative incentrate sul dialogo interculturale e intergenerazionale. Da anni coinvolgono rifugiati e migranti che vivono in Polonia, svolgendo attività al confine tra arte e intervento sociale, affrontando l’attualità polacca, europea e mondiale. Sostengono e lavorano con persone escluse o minacciate di emarginazione realizzando progetti volti a includere migranti e rifugiati in attività creative attive, per scoprire e raccontare storie e approfondire la consapevolezza sociale del fenomeno della migrazione, dei diritti umani e della loro violazione.

Per informazioni:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-impero-anteprima-mondiale-675338163627?aff=ebdssbcategorybrowse


Bambini proibiti

Venerdì 21 luglio alle 21.30 la prima serata che vede in scena Strefa WolnoSłowa, in collaborazione con i Cantieri meticci.

Un bambino ha il diritto di essere rispettato. Ha il diritto di non sapere. Ha il diritto di sapere. Può fallire. Ha il diritto di farlo. Ha il diritto di piangere. Ha il diritto di non essere messo a tacere quando piange. Ha il diritto alle sue cose. Ha diritto al suo posto. Ha diritto ai suoi segreti. Ha il diritto di non parlare, di non rivelare i suoi segreti. Ha diritto a ogni momento della sua vita.

Questa è la sua vita. Ha il diritto di giocare, di parlare con il cane, di giocare a palla, di guardare un quadro con attenzione. È il suo tempo e ne ha diritto; ha il diritto di essere quello che è.

Bambini Proibiti vuole raccontare questo, mettendo in scena una foresta e dei bambini cui sono stati tolti quei diritti. È una foresta di illegalità.

Strefa WolnoSłowa è un ensemble teatrale multidisciplinare. Organizzano attività artistiche, culturali ed educative incentrate sul dialogo interculturale e intergenerazionale. Da anni coinvolgono rifugiati e migranti che vivono in Polonia, svolgendo attività al confine tra arte e intervento sociale, affrontando l’attualità polacca, europea e mondiale. Sostengono e lavorano con persone escluse o minacciate di emarginazione realizzando progetti volti a includere migranti e rifugiati in attività creative attive, per scoprire e raccontare storie e approfondire la consapevolezza sociale del fenomeno della migrazione, dei diritti umani e della loro violazione.

Per prenotazioni:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-bambini-proibiti-676644039537


Kalergi! Il complotto dei complotti

Uno spettacolo, martedì 18 luglio a Salus alle 21.30, in cui si riflette sulla delirante teoria della sostituzione etnica, di cui ha recentemente parlato un esponente del governo Meloni, Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura.

Nel XX secolo nasce la teoria del complotto divenuta famosa come Piano Kalergi, una credenza per la quale esista un piano di incentivazione dell’immigrazione africana e asiatica verso l’Europa, al fine di rimpiazzare le popolazioni europee.

Firmamento Collettivo mette in scena uno spettacolo nel quale il Piano Kalergi è realmente in atto, costruendo un mondo che si adatta e reagisce a quanto sta avvenendo. Nasce il Partito del Buonsenso, pronto a stroncare il piano Kalergi a qualsiasi costo. Nel frattempo, una piccola compagnia di teatro è impegnata in una corsa contro il tempo per la sua salvezza.

In un mondo in cui tutto è possibile, cosa si nasconde davvero dietro l’apparenza di questa surreale vicenda?

Si deve credere a ciò che esiste o esiste ciò in cui si crede?

Drammaturgia di Luca D’Arrigo
Regia di Adele Di Bella
In scena Giulia TriveroMartina TinnirelloLuca D’ArrigoCarmelo Crisafulli
Un ringraziamento speciale al Teatro PimOff, Angelo Campolo ed Emanuela Re.

Per prenotazioni:

https://www.eventbrite.it/e/biglietti-kalergi-il-complotto-dei-complotti-secondo-stud-673078324387


The Game, un gioco che nessuno dovrebbe giocare

Domenica 16 luglio, alle 21.30, a Salus Space sarà in scena The Game.

Uno spettacolo dei Cantieri Meticci nato sulla rotta balcanica.
Storie di “game”, il nome che i migranti danno al tentativo di attraversamento della frontiera. Lo chiamano così perché i “giocatori” in fuga che non “arrivano all’obiettivo” vengono riportati indietro e spogliati di abiti e diritti. Se riesci hai vinto, ma se perdi ci provi un’altra volta, due, dieci.
L’azzardo a cui sceglie di ‘giocare’ chi tenta di attraversare le frontiere per raggiungere l’Europa.
Intessendo quanto visto lungo i confini fra Bosnia e Polonia con i racconti raccolti da testimoni e operatori, a narrare sarà la voce di Pietro Floridia, accompagnato dai video disegni di Sara Pour.

Il link per la prenotazione dell’evento: https://bit.ly/thegame-salus


Giochi d’altri Mondi… si comincia!

Dal 10 al 19 luglio dieci ragazz* , tra i 18 e i 30 anni, verranno da tutta Europa a svolgere un campo di volontariato a Salus Space. L’obiettivo sarà rendere più accogliente per i cittadini e le cittadine, ma anche per la Comunità degli abitanti, lo spazio di via Malvezza.
Il campo è organizzato dalla Collettiva Chirikù, in coordinamento con Salus Space e l’Associazione Incontriamoci a Salus, grazie ad un finanziamento del Comune di Bologna, attraverso un patto di collaborazione, ad un co finanziamento della Fondazione Carisbo e dell’ATS. La Collettiva ha progettato, organizzato e condurrà il campo in maniera volontaria.
Lasciamo alla Collettiva la parola, per spiegarci cosa accadrà in questi 9 giorni.
In fondo troverete la lista di materiali di cui abbiamo bisogno per il campo, se potete darci una mano… sarebbe prezioso!!!
Grazie della collaborazione.
Contatti: Beatrice 3774248149, Giorgia 3482201279
“Il progetto Giochi d’altri mondi nasce a Bologna dal desiderio di un gruppo di ragazzi e ragazze di mettersi a disposizione di una realtà del territorio, quella di Salus Space, intercettandone i bisogni e facendo una proposta mirata, con la volontà di creare uno spazio in cui si potessero incontrare bambin*, adult*, anzian*, persone italiane e persone migranti, promuovendo il dialogo intergenerazionale e interculturale in un’ottica non speculativa né di profitto.
Abbiamo scelto Salus Space poiché i valori che ci muovono in questo progetto si sono incontrati con quelli alla base di questa realtà, che promuove l’inclusione sociale e la gestione collaborativa degli spazi. Il posto dispone di un’ampia area verde attorno, dalla “piazza” centrale fino al boschetto retrostante, su cui abbiamo immaginato un parco giochi diffuso, uno spazio di gioco e di incontro; da qui l’idea di creare una serie di strutture e giochi per tutt* che abbiano come criterio la sostenibilità e la sintonia con l’ambiente circostante.
La zona giochi verrà realizzata durante un campo di volontariato organizzato in collaborazione con l’associazione IBO Italia, che si terrà dal 10 al 19 luglio a Salus grazie al contributo di una decina di volontari europei, nell’idea di far vivere loro un’esperienza di comunità e di educazione outdoor.
Inoltre, abbiamo fatto una co-progettazione che ha coinvolto la comunità, con l’obiettivo di promuovere la cittadinanza attiva degli e delle abitanti e dando loro la possibilità di ideare insieme a noi uno spazio per la collettività. Durante due incontri aperti alla cittadinanza, il primo sabato 15/04 e il secondo sabato 06/05, in maniera laboratoriale e dialogica abbiamo raccolto idee e riflessioni per la realizzazione di alcune strutture.
Questo progetto si rende possibile grazie alla collaborazione e alla sinergia tra tante realtà: Salus Space e la sua scelta di investimento in questo percorso, il Comune di Bologna grazie a un patto di collaborazione che finanzia attrezzi e strutture, la Fondazione Carisbo, l’associazione Incontriamoci a Salus, la cooperativa sociale Eta Beta in quanto capofila del progetto Salus Space.
Per riuscire a rientrare nei costi economici e con l’idea di portare avanti pratiche di solidarietà e aiuto reciproco nella cittadinanza, chiediamo una mano per il reperimento di alcuni materiali e strumenti da lavoro che ci serviranno durante il campo di volontariato per la realizzazione delle strutture.
Se qualcun* è disponibile a prestarci degli attrezzi, o è disposto a donare del materiale che non usa più, o ha solo voglia di darci una mano, ci contatti al 3774248149 (Beatrice) o al 3482201279 (Giorgia).
Ci assumiamo la responsabilità di eventuali risarcimenti nel caso qualche oggetto venga accidentalmente danneggiato.
Per gestire in maniera adeguata l’arrivo e lo stoccaggio dei materiali chiediamo di venire a consegnarli nella giornata di lunedì 10 luglio direttamente a Salus Space e avvisando prima tramite contatto telefonico cosa si sta portando e in quali quantità.
Qui sotto l’elenco dei materiali che ci servono.
Grazie mille di cuore a tutti e tutte!”
Richiesta di donazione materiali:

– 15 canne di bambù (con diametro uguale o superiore a 3,5 cm nella parte più sottile)

– Legno in buono stato (assi di compensato/multistrato e/o lamellare meglio non truciolare)

– Pali e listelli di legno (varie dimensioni)

– Tronchi (diametro superiore ai 30 cm)

– Bancali pallet Epal (possibilmente 120x80cm)

– Materiali sonori di recupero (pentole, tubi, mestoli, teglie, xilofono per bambini, barattoli di latta, griglie)

– Vecchi lenzuoli o tovaglie

– Pietre

– Cordini e corde (serve a connessione di palo/telo)

– Badili

– Vasi e fioriere

– Seggioline per bambini e sedie

– Tavoli e tavolini

– Mensole di legno

– Terriccio universale

– Guanti da lavoro

– Colori per legno

– Chiodi e viti per legno

Richiesta di prestito strumenti:

– Martello

– Trapano

– Falcetto

– Cesoie

– Cesoie con manico estendibile

– Rastrello

– Zappa

– Carriola

– Rullo per pitturare

– Pala

– Seghetti per legno

– Levigatrice per legno

– Prolunghe elettriche

– Pirografo

Nella foto la Collettiva


Libertà di espressione in Iraq e altre storie

Che succede oggi in Iraq e quale è lo stato della libertà di espressione in un paese dilaniato per anni dalla guerra?
Domenica 9 luglio alle 19.30 ne parleremo con Fabrizio Sani, autore del libro Camminare rasente il muro.
Alle 19.30 a Salus Space.

Alla stessa ora, sabato 8 luglio, Fabrizio Sani presenterà un altro libro, che raccoglie delle poesie, di cui è autore: Il contrario di abitare.
Dalla prefazione di Marco Nardone:

Guccini diceva che “il peccato fu creder speciale una storia normale”. Ma l’amore è per forza idealizzazione, trasformazione dell’idea di una persona in un’idea di assoluto, eterno, immutabile. Poco importa se, agli occhi degli altri, il nostro sentimento sia indifferente. Tutte le storie sono “normali”, per chi non ne è coinvolto. Quello che fanno gli artisti è descrivere i propri sentimenti non in virtù della persona amata, ma come elevazione di se stessi; è meravigliarsi di essere capaci di provare qualcosa che si era letto nei libri; è riconoscere quello specifico paio di occhi che, in questo inferno, non è inferno.

Lo spettacolo previsto per sabato 8 luglio Lessico della mancanza è stato annullato.