A gennaio 2025 sono trascorsi quattro anni dall’inaugurazione di Salus. Un taglio del nastro in pieno Covid, con gli abitanti selezionati dal primo bando che si erano conosciuti solo via schermo.
Da allora abbiamo fatto esperienza insieme su tutto e le persone sono state protagoniste di un processo di sperimentazione che non si è mai fermato. Protagoniste nel senso pieno, cioè hanno riflettuto, costruito, dialogato, discusso, fatto, provato, immaginato, qualche volta rischiato. Ognuna nel suo ruolo, ridefinito nel tempo e nell’azione: gli abitanti, i gestori, chi per il Quartiere e per il Comune ha reso concreta l’idea per poi seguirla nella sua realizzazione.
Abbiamo voluto fissare i frutti di ciò che abbiamo imparato, ci sembra un apporto prezioso per tutte le esperienze di Abitare condiviso che stanno nascendo in Italia e non solo, ognuna con la propria storia, i propri bisogni e la propria identità futura.
Così come siamo curiosi e interessati ad ogni altra esperienza, pensiamo che gli elementi costitutivi di Salus Space, che siamo riusciti a mettere a fuoco nel tempo, possano essere una sollecitazione e uno spunto positivo e stimolante.
Vi lasciamo alla sintesi del lavoro di quattro anni di gestione, messa a punto dall’Associazione Temporanea di Scopo che ha lavorato insieme tra il 2021 e il 2024:
Salus Space. Un laboratorio di condivisione e inclusione